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17 OTTOBRE

 

 

TRA I SANTI DI OGGI

ANIANO D’ASTI Santo.             

Non abbiamo notizie dirette su di lui. Siamo certi, però, del culto che gli veniva reso ad Asti già nel primi anni del millennio scorso. Sappiamo anche delle sue reliquie che nel 1567 vennero trasferite dal Castello di Asti alla chiesa di San Sisto. Una tradizione lo indica come martire dei primi secoli.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“E SI MISERO A LAPIDARE STEFANO. E I TESTIMONI DEPOSERO IL LORO MANTELLO AI PIEDI DI UN GIOVANE CHIAMATO SAULO”.

(At. 7,58)

Nel libro degli Atti degli Apostoli il nome Saulo (il futuro S. Paolo) appare per la prima volta in questa occasione. Saulo è troppo giovane per partecipare direttamente alla lapidazione di Stefano, ma manifesta la sua approvazione facendo la guardia ai mantelli di coloro che erano andati a tirare le pietre.

Ci vorrà ancora tempo e altro sangue di altri cristiani prima che Saulo si converta, ma già qui possiamo intuire che il martirio non è mai inutile. La Chiesa di oggi si fonda non tanto sulle chiacchiere dei preti, dei teologi e neppure sulle cattedrali o sulle cerimonie fastose, si fonda sul sangue dei martiri, sulle tante preziose testimonianze di ieri e di oggi. Anche in questo caso non c’è bisogno di andare lontano per vedere cristiani perseguitati per la loro fede, gente che sta bruciando la propria vita per gli altri nel nome dell’amore gratuito di Cristo.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

17 ottobre 1979

Madre Teresa di Calcutta viene insignita del premio Nobel per la pace.

 

UN ANEDDOTO

L'AMORE Dl DIO IN S. FRANCESCO E S. CHIARA

Quando S. Francesco era ad Assisi, visitava molte volte S. Chiara dandole santi consigli. Lei aveva un grandissimo desiderio di pranzare una volta con lui, ma il Santo mai aveva acconsentito. Un giorno i frati dissero a Francesco: Padre, a noi non sembra che questa tua rigidità sia secondo la carità divina. Potresti proprio accontentare le richieste di Chiara, sorella così santa e tanto cara a Dio che ha abbandonato il mondo dopo aver ascoltato le tue parole". S. Francesco allora rispose: "Poiché vi sembra bene, allora chiederemo a sorella Chiara di uscire da S. Damiano, dove è rinchiusa da tanto tempo, per venire a mangiare con noi davanti a S. Maria degli Angeli dove le furono tagliati i capelli e divenne sposa di Gesù Cristo". Quando giunse il giorno stabilito, S. Chiara, accompagnata da una sorella e da alcuni frati, arrivò a S. Maria degli Angeli. Il pranzo era molto povero e apparecchiato per terra, come era solito fare il Santo. Quando furono pronte le vivande, Francesco cominciò a parlare così soavemente di Dio, che scese su di loro l'abbondanza della grazia divina e furono subito rapiti in Dio. Rimasero fermi, con gli occhi al cielo e le mani alzate. Nel frattempo gli uomini di Assisi guardando verso la pianura, videro come un grande fuoco sulla chiesa di S. Maria degli Angeli, sulla pianura intorno e sul bosco. Accorsero in fretta per spegnere l'incendio, ma quando giunsero nel luogo, videro che nulla bruciava. Trovarono S. Francesco con S. Chiara e tutti i loro compagni rapiti in contemplazione di Dio, seduti intorno a quella povera mensa e compresero che quello era fuoco divino, non materiale, che Dio aveva fatto apparire miracolosamente e che simboleggiava il fuoco del divino amore del quale ardevano le anime di quei Santi, frati e monache. Gli uomini allora tornarono ad Assisi con il cuore traboccante di gioia. Dopo molto tempo, quando Francesco, Chiara e i loro compagni si risvegliarono dall'estasi, sentendosi ristorati dal cibo spirituale, si preoccuparono ben poco di quello materiale, comunque mangiarono insieme benedicendo il Signore!

 

PENSIERI DI SAN GIOVANNI BOSCO

Dio non guarda la qualità dell'impiego, ma guarda il fine di chi lo copre. Quindi tutti gli uffici sono ugualmente nobili, perché egualmente meritori agli occhi di Dio.

 

SAGGEZZA POPOLARE

A chi possiede tutto manca una cosa: qualcuno che gli dica la verità.

     
     
 

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