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12 OTTOBRE

 

 

TRA I SANTI DI OGGI

AMELIO e AMICO, santi, martiri.

Le figure di questi santi, rimaste celebri nei racconti del tempo carolingio per la loro amicizia che cominciò dall’aver ricevuto insieme il Battesimo a Roma, dal Papa fino alla morte comune in battaglia, sono ricordati particolarmente a Mortara (Pavia ) dove morirono e i loro corpi furono sepolti.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“SIATE SANTI PERCHE' IO, IL SIGNORE, DIO VOSTRO, SONO SANTO”.(Lv. 19,2)

Spesso noi guardiamo ai comandamenti di Dio e alle leggi di Gesù, come ad una serie di pesanti imposizioni e allora tutto diventa difficile. La motivazione che oggi ci dà il Libro del Levitico, è un’altra: non si tratta di osservare delle leggi di un Dio-padrone, si tratta di far risplendere, nella nostra vita, la santità del Padre! Non si tratta di non rubare, di non uccidere, di man­tenersi puri, di essere giusti, perché qualcuno ce lo ha imposto o per la paura di un’eventuale punizione; si tratta di entrare invece nel cuore di Dio, nella sua equità, nella sua misericordia, nella sua giustizia, nel suo amore, nella sua santità, per non violarla, non nasconderla ma farla brillare. Se siamo davvero figli di Dio, se siamo stati creati a sua immagine e somiglianza, perché lasciare che il male deturpi il volto della sua santità che è in noi?

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

12 ottobre 1749

A 18 anni dall’apertura al culto e a 32 dalla posa della prima pietra, viene consacrata la Basilica di Superga a Torino.

 

UN ANEDDOTO

I TRE DONI D’AMORE

O Signore, mio tutto, come mai in questa notte hai tu voluto visitare me, povero tuo servo? Così esclamò S. Francesco in estasi, di fronte a Gesù che gli parlava. Sono venuto da te, disse allora Gesù a Francesco, per chiederti tre doni, a me graditissimi! Sono tutto tuo, Signore, possiedo solo questa misera tunica: cosa posso darti di più?

Allora Gesù gli disse: Per tre volte metti la tua mano vicino al tuo cuore: troverai tre gemme preziose da regalarmi.

Francesco ubbidì.

La prima volta Francesco si trovò in mano una splendida gemma: era il suo desiderio di possedere qualcosa di bello quaggiù. Ne fece voto al Signore, sposando Madonna Povertà.

La seconda volta nella sua mano splendeva una perla ancora più bella: era la sua volontà d’essere qualcuno nel mondo: l’offrì al Signore, promettendo obbedienza alla Chiesa.

La terza volta Francesco estrasse dal cuore la moneta più preziosa: il suo desiderio d’amore e con gioia lo sacrificò al Signore, con il voto di castità.

Francesco quindi propose: Con questa triplice offerta, mio Gesù, ti prometto povertà umile, obbedienza gioiosa e la mia castità per sempre. E’ un’offerta che ti deve esser gradita, perché tu me l’hai donata e con essa ti dono tutta la mia vita. Allora il Signore gli disse: Ed io offro a te per sempre tutto il mio amore!

 

PENSIERI DI SAN GIOVANNI BOSCO

Invoca il tuo Angelo nelle tentazioni: egli ha più desiderio di aiutarti che tu di essere da lui aiutato.

 

SAGGEZZA POPOLARE

Non si è mai puniti per aver fatto morire dal ridere.

 

RISATE IN CANONICA

Un prete anziano viene avvicinato da una povera donna con un bimbo in braccio, tutto infagottato. Intenerito, cava un biglietto di tasca e lo dà alla donna; poi fa per dare una carezza al piccolo ma s’accorge, esterrefatto, che è di plastica. «Ma non si vergogna? il suo è un pupattolo di plastica!».

«E con questo? fa la donna col tempaccio che c’è, quello vero l’ho lasciato a casa...».

     
     
 

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