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5 OTTOBRE

 

TRA I SANTI DI OGGI

GALLO VESCOVO DI AOSTA, Santo  

Gallo fu un discepolio di Sant’ Orso chiamato a diventare vescovo alla morte di Ploceno, Il suo episcopato durò 17 anni e si impegnò particolarmente a convertire gli ariani e a riordinare il clero. Dal suo epitaffio funebre che si trova nella chiesa di Sant’Orso veniamo a sapere che morì il 5 ottobre del 546. Una tradizione attribuisce a lui la diffusione del culto di San Giovanni Battista.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“QUANDO EBBERO LETTO LA LETTERA DEGLI APOSTOLI SI RALLEGRARONO PER L'INCORAGGIAMENTO CHE INFONDEVA”.

(At 15,31)

"Non so più come fare: mio figlio è impossibile, non ne ha mai fatta una giusta in vita sua. lo gliele rimprovero, non gliene lascio sfuggire una, ma niente... E' proprio un buono a nulla!" Mi è capitato di sentire anche il figlio: "E' vero, ne combino tante ma ho anche provato a cambiare, ma sempre quegli urli, quei rimproveri... sono scoraggiato: che non valga più niente?" E nella vita della Chiesa? "I papi hanno sbagliato, la Chiesa è potere, se il prete si arrabbia sbaglia: non mette in pratica il Vangelo! se perdona: ecco sta zitto e avalla il male!" Se tu rimproveri il bambino che con tanta fatica si è alzato per la prima volta per camminare ed è caduto, il colpo che ha preso al naso e il tuo rimprovero a lungo gli impediranno di riprovarci, ma se tu con amore gli tendi le braccia probabilmente molto presto ti correrà incontro. Tante volte vale di più un incoraggiamento dopo un tentativo fallito che dei rimproveri, magari anche giusti, ma che ti tarpano le ali e non ti permettono più di volare.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

5 Ottobre 1576

Nell’antica chiesa di San Guglielmo (sec. XII) a Chieri, si costituisce la Confraternita dello Spirito Santo con il fine di aiutare i giudei convertiti.

 

UN ANEDDOTO

LA FONTE SOTTO L’ALBERO

Frate Francesco era pellegrino con frate Masseo.

Affaticati dal sole e dalla lunga strada, si sedettero pres­so una fresca fontana, che zampillava limpida sotto un albero ombroso. Trassero dalla bisaccia alcuni pezzi di pane e incomin­ciarono gioiosamente a mangiarli, inzuppandoli nell’acqua chiara. Tutto era semplice e bello; ma ad un tratto, ecco frate Francesco sospirare e piangere. Chiese frate Masseo:

—  Padre mio, perché piangi?

—  Ah! Frate Masseo, piango di consolazione — esclamò il santo. E continuò:

— Quanto bene il Signore ci vuole! Ha preparato per noi quest’albero ombroso. Per noi ha fatto scaturire questa limpida fonte. Dall’eternità il Buon Signore ha previsto la nostra sosta qui e l’ha riempita di delicata bontà! Non ti sembra quindi giusto, frate Masseo, piangere di gioia e d’amore?

 

PENSIERI DI SAN GIOVANNI BOSCO

Non chiamate allegria una giornata che vi lascia rimorsi nell'anima.

 

SAGGEZZA POPOLARE

Che il gallo canti o no, l'alba spunta ugualmente.

 

RISATE IN CANONICA

In tribunale.

-  Imputato, sapete dove andate a finire se non dite la verità?

-  All’inferno, signor giudice.

-  E se invece la dite?

-  In galera.

     
     
 

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