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24 SETTEMBRE

 

 

TRA I SANTI DI OGGI

GERARDO DI CASNAD, Santo, Vescovo, Martire

Era nato a Venezia, si fece monaco nell’isola di San Giorgio, recatosi poi in Ungheria fu fatto vescovo di Casnad dove diffuse la regola benedettina, il culto di Maria e si prestò anche come consigliere di re Stefano. Fu ucciso nel 1046, protomartire di Ungheria.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“LA SPERANZA NON DELUDE, PERCHE' L’AMORE DI DIO È STATO RIVERSATO NEI NOSTRI CUORI”.(Rom. 5,5)

Parecchi anni fa sentii un anziano predicatore dire: “Il diavolo è felice quando vi vede tristi, gioisce quando vede dei Cristiani pessimisti, ha raggiunto il suo scopo quando vede morire la speranza”. Si può smettere di sperare? E’ vero, a volte la vita non stimola all’ottimismo, non sempre si può inalberare un sorriso sul volto, ma smettere di sperare proprio no! Quando un cristiano non ha più speranza non è più cristiano; il fondamento della speranza cristiana è solido: noi resistiamo all’angoscia e all’incertezza della vita, perché Dio ci ama, perché Cristo è venuto per noi, perché si è seduto a tavola con i peccatori, perché è morto per noi ed è risorto, primizia del nostro destino eterno. Così la speranza diventa la nostra forza: Dio non mi abbandona mai; è più importante l’amore che il peccato; con Cristo risorgeremo.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

24 settembre 1888

A Piacenza, durante il Pontificato di Leone XIII si apre il Primo congresso nazionale dei catechisti.

 

UN ANEDDOTO

Un barbiere stava passando sotto un albero infestato dagli spiriti quando udì una voce dire: "Ti piacerebbe avere le sette giare d'oro?". Si guardò intorno e non vide nessuno. Ma la sua avidità era stata solleticata, così rispose ansiosamente: "Sì, certo". "Allora va' subito a casa", disse la voce. "Le troverai là". Il barbiere fece tutta la strada di corsa. Infatti c'erano le sette giare... tutte piene d'oro, tranne una che era piena solo a metà. Il barbiere non poteva tollerare il pensiero di avere una giara piena a metà. Si sentiva violentemente spinto a riempirla, altrimenti non avrebbe potuto essere felice. Fece fondere tutti i gioielli della famiglia in monete d'oro e le versò nella giara mezza piena. Ma la giara rimase piena a metà proprio com'era prima. Era esasperante! Comincio a risparmiare e a far economia e a fare la fame lui e la sua famiglia invano. Per quanto oro mettesse nella giara, quella rimaneva piena a metà. Così un giorno pregò il re di aumentargli lo stipendio. Lo stipendio gli fu raddoppiato. E riprese la lotta per riempire la giara. Iniziò persino a mendicare. La giara divorava ogni moneta d'oro che veniva gettata in essa e rimaneva cocciutamente piena a metà. Il re notò l'aspetto miserevole ed affamato del barbiere. "Che c'è che non va?", gli chiese.

"Eri così felice e contento quando il tuo stipendio era più basso. Ora ti è stato raddoppiato e tu sei lacero ed avvilito. Non sarà che hai con te le sette giare d'oro?". Il barbiere rimase sbalordito: "Chi ve l'ha detto, maestà?", domandò.

Il re rise. "Ma questi sono ovviamente i sintomi della persona a cui lo spirito offre le sette giare. Una volta le ha offerte a me. Io chiesi se il denaro si poteva spendere o se doveva sol essere accumulato. Egli svanì senza una parola. Quel denaro non si può spendere. Porta solo con sé l'obbligo di accumulare. Va' e restituiscilo immediatamente allo spirito e sarai di nuovo felice".

 

PENSIERI DI DIETRICH BONHOEFFER

In me tutto è buio, ma tu sei la luce. Io mi sento solo, ma tu non mi abbandoni. Io sono pusillanime, ma in te trovo sostegno. Io sono irrequieto, ma tu sei la mia pace. In me c'è amarezza, ma in te trovo conforto. Io non comprendo le tue vie, ma tu conosci la strada per me.

 

SAGGEZZA POPOLARE

Semplice è quel sorcio che narra al gatto come sfuggì all’altro gatto.

     
     
 

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