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18 SETTEMBRE

 

 

TRA I SANTI DI OGGI

EUSTORGIO I, Santo, Vescovo

Sembra che Eustorgio sia stato inviato a Milano dall'Oriente come governatore della città, dove, alla morte di Protaso, fu acclamato vescovo e tale operò tra il 343 e il 350 Tenne due sinodi contro Fotino. E’ rimasto nella memoria per il suo zelo , lodato da San Atanasio e San Ambrogio, fu sepolto nella chiesa dei santi Re Magi dedicata in seguito a lui.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“SAULO, CADENDO A TERRA, UDI' UNA VOCE CHE DICEVA: SAULO, SAULO, PERCHE' MI PERSEGUITI?”.(Atti 9,4)

Saulo è uno che crede di vederci bene: il suo zelo per la fede giudaica gli fa vedere i cristiani come pericolosi eretici da estirpare e se ne va deciso e sicuro per la strada di Damasco per far fuori un po’ dei suoi nemici; ma al varco lo attende la potenza abbagliante del Risorto la cui passione rivive nei discepoli perseguitati, ed ecco l’incontro con il Dio che “atterra e che risuscita”, che acceca la sapienza umana per aprire alla sapienza del Vangelo. Anche se non per tutti c’è una strada di Damasco, una caduta da cavallo, una voce che giunge ai tuoi orecchi, per tutti noi c’è un Dio che aspetta negli avvenimenti. E non con il bastone in mano per fare i conti con noi, ma un Dio crocifisso che offre misericordia e perdono.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

18 settembre 705

Muore martire per la fede Lamberto che avendo rinunciato a ricchezze e nobiltà fu vescovo servitore dei poveri.

 

UN ANEDDOTO

UN RACCONTO DI SAN BERNARDINO DA SIENA

Come il leone fece il capitolo della colpa con tutti gli animali. Il leone udì una volta che i frati avevano fatto capitolo e in esso si accusavano peccatori delle colpe commesse. Dice il leone: Oh! Se i frati fanno tale capitolo davanti al superiore, questo devono fare anche tutti gli animali davanti a me. E subito fece venire tutti gli animali davanti a sé. Si sedette. Fece sedere e cominciò: Noi non dobbiamo essere peggiori dei frati; perciò voglio che ciascuno dica a me i suoi peccati. Fu detto all’asino d’andare per primo. L’asino andò davanti al leone, si inginocchiò e disse: Misericordia! Gli dice il leone: Che hai fatto di male? Dillo! Dice l’asino: Messere il mio padrone mi carica troppo ed è tirchio; perciò spesso, a sua insaputa, gli mangio il fieno, che mi fa portare. Sentenzia il leone: Male! Sei un ladro! Caricatelo di bastonate! E così fu fatto. Dietro l’asino andò la volpe. Lamenta: Io con furbizia entro nel pollaio e rubo galline. Sentenzia il leone: Oh! Quanti scrupoli che hai! è naturale per una volpe fare questo! Questo non è peccato! Partita costei, vi andò il lupo: Signor mio, leone, io sbrano le pecore!Gli dice il leone: E’ naturale! Non darti pena! Continua pure così! E così, partito il lupo, vi andò la pecora, col capo basso, piangendo: Beh! Beh! Dice il leone: Che hai fatto, ipocrita? Ella risponde: Messer leone, spesso passando per strada, ho brucato l’erba sui cigli dei campi altrui, soprattutto se tenera. Allora sentenzia il leone: O maledetta ladra! Sei stata capace di così grande peccato! Vai dicendo: Beh! Beh! e intanto rubi per strada! Bastonatela per bene e lasciatela tre giorni senza mangiare!

 

PENSIERI DI DIETRICH BONHOEFFER

Nella vita normale spesso non ci rendiamo affatto conto che generalmente l'uomo riceve infinitamente di più di quanto dia, e che soltanto la gratitudine rende davvero ricca la vita. Si sopravvaluta facilmente l'importanza del proprio agire e fare, rispetto a ciò che uno è diventato solo grazie agli altri.

     
     
 

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