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5 SETTEMBRE

 

TRA I SANTI DI OGGI

LORENZO GIUSTINIANI, Santo, Vescovo    

Lorenzo nacque a Venezia nel 1381 dalla nobile famiglia Giustiniani. Entrò nella Congregazione dei Canonici Secolari nell'isola di San Giorgio, dedicandosi alla preghiera, alla contemplazione e alla questua. Divenne successivamente Superiore della Congregazione. Eletto vescovo di Castello, riformò con zelo apostolico la diocesi. Fu nominato poi patriarca di Venezia dove grazie alla sua umiltà riuscì a sanare la frattura creatasi tra la Chiesa e il potere civile. Morì nel 1456.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“FRATELLI, SIATE SEMPRE LIETI”. (1 Tess. 5,16)

Normalmente si pensa all’Avvento e alla Quaresima come tempi di tristezza, di sacrificio... Per gioire ci sarà Natale o Pasqua. Pensando così facciamo coincidere quello che è serietà di impegno, momento di riflessione con tristezza. Niente di più sbagliato Posso vivere l’attesa di Colui che viene a liberarmi a muso lungo? Il cristiano, poi, non può mai essere triste. Sofferente, sì; provato, sì; con tanti interrogativi, sì; ma mai abbattuto, musone, pessimista. Cristo è venuto per me, per noi; Cristo mi fa vedere il senso profondo della vita; Cristo mi parla di perdono, di misericordia; Cristo mi introduce in un regno che dura per sempre dove “sarà asciugata ogni lacrima, dove non ci sarà più né lutto, né morte”: come posso essere triste? La gioia dovrebbe essere la manifestazione della nostra fede, l’ottimismo il segno della speranza, la donazione serena e attenta, la realizzazione della carità.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

5 settembre 1997

A Calcutta muore Madre Teresa.

 

CURIOSITA’ BIBLICHE

REGINA DEI CIELI      

Era il titolo che veniva attribuito alla divinità fenicia Astarte. Spesso anche nel popolo di Israele entravano rituali propri dei popoli vicini per cui, come ricorda Geremia 7,18 e 44,15-30 si offriva incenso a questa divinità contravvenendo alla fede nell’unico Signore.

 

UN ANEDDOTO

Una madre soffrì moltissimo a staccarsi dai suoi figli. Sapeva però che solo lasciandoli andare per le loro strade sarebbero stati felici. Così, nascose la sua sofferenza in una grande buca nel bosco e, quando l'ultimo figlio partì, chiuse la buca e vi piantò un virgulto di quercia. La quercia, come tutte le querce, crebbe molto lentamente. Quando la madre morì non era che un alberello adolescente. Oggi è una quercia immensa, la più grande e nobile di tutta la foresta. Gli altri alberi la guardano intimoriti e gli uomini vengono da ogni parte ad ammirarla. Ogni tanto la grande quercia ha un fremito: accade quando fra coloro che vengono a goderne la maestà e la frescura c'è qualche figlio del figlio del figlio di qualche figlio di colei che la piantò. Poiché la sofferenza di una madre che rende liberi i suoi figli si dilata all'infinito. E' fra i doni più ricchi che possa dare l'umanità.

 

PENSIERI DI DIETRICH BONHOEFER

Nei nostri cuore c'è posto per una sola devozione totale.

 

SAGGEZZA POPOLARE

Cerca di stare in buona compagnia anche quando sei solo.

 

I CONSIGLI DI PERPETUA

I cibi scongelati non si possono più congelare, devono essere consumati o cotti entro ventiquattro ore.

 

RISATE IN CANONICA

Per quanto tempo Adamo ed Eva rimasero nel Paradiso Terrestre? Fino al 15 settembre. Perché fino al 15 settembre? Perché prima le mele non erano mature!

     
     
 

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