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26 AGOSTO

 

 

TRA I SANTI DI OGGI

AMATORE O AMADOUR, Santo, Eremita.

Una antica leggenda pensa fosse l’antico Zaccheo del Vangelo venuto in Francia e ritiratosi a vita solitaria sui monti del Quercy dove in una cappella da lui costruita avrebbe scolpito una piccola statua della Madonna divenuta famosa per i miracoli ottenuti. Probabilmente era un eremita cristiano.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“TU RIMANI SALDO IN QUELLO CHE HAI IMPARATO”. (2 Tim. 3,14)

Una virtù importante, quella della fermezza, suggerita da san Paolo al suo vescovo Timoteo! Infatti non basta lasciarsi portare come foglie nel vento. Quante persone sono arrivate alla fede con entusiasmo, gioiosità, determinazione, ma poi si sono lasciate andare nella tradizione o nell’abitudine, oppure dopo poco tempo si sono lasciate portare via dalle “ultime novità” in fatto di religiosità! Gesù è unico, è la Parola definitiva di Dio. Non si può andare da Lui e poi allontanarsi al primo sentore di novità. La fede in Cristo non è un optional. Lui è la nostra vita, è la verità, è la via che conduce al Padre. Per avere questa fermezza bisogna allora conoscerlo sempre più, approfondire la Scrittura, esercitare nel vivere quotidianamente i suoi insegnamenti. Se è vero che solo cominciando e continuando ad amare che si impara ad amare, con Gesù è esattamente la stessa cosa: è solo incontrandolo quotidianamente che puoi immergerti nel suo mistero di misericordia e di salvezza.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

26 agosto 1978

Viene eletto papa, con il nome di Giovanni Paolo I, il cardinale Albino Lucani.

 

UN ANEDDOTO

IL BATTESIMO DI S. GENESIO

Tra i buffoni di Roma, Genesio era quello che divertiva la corte mettendo in ridicolo i misteri cristiani. Una sera Diocleziano venne ad assistere alle sue pagliacciate sacrileghe. Genesio, coi suoi compagni, per far piacere all’imperatore, quella sera avrebbe rappresentato un battesimo cristiano. Apparve perciò sul palco vestito di bianco e si mise a gridare: Amici, aiuto, voglio farmi cristiano! Sbuca fuori in quel momento un altro buffone vestito da prete e un terzo con l’acqua lustrale. Ebbene, Genesio, cosa vuoi tu da noi? Domando e voglio il battes... balbettò Genesio. Ma non finì di pronunciare la parola, giacché in quel punto sentì una forza irresistibile che gli strappò di bocca queste precise parole: Domando il battesimo per ricevere la grazia di Gesù Cristo. Il finto prete, di nulla sospettando, gli versò l’acqua sul capo, pronunciando le parole del sacramento. E già tutti si preparavano a batter le mani su quella cattiva farsa, quando la scena mutò. Genesio s’alzò in piedi e disse: Ascolta, imperatore, e voi tutti ascoltate. Siamo venuti qui per deridere i cristiani con giuochi sacrileghi; ma sappiate che l’acqua versatami sul capo mi ha fatto appunto cristiano. Sì, io sono cristiano e credo in Gesù Cristo figliuolo di Dio. A queste parole pronunciate da Genesio seguì un tumulto indescrivibile. L’imperatore furioso si alzò e comandò che Genesio fosse legato, battuto e scarnificato. Genesio, anche sotto quei tormenti, non cessava di ripetere: Sono cristiano, credo in Gesù Cristo unico Signore nostro. E Diocleziano, per farlo tacere, dovette comandare che gli tagliassero la testa. (E. SANTUCCI, Le Storie del regno, E.P.)

 

PENSIERI DI SAN BERNARDO

Mio Signore e mio Dio, la mia salvezza è di essere unito a te e di porre tutta la mia speranza in te. Senza di te non posso fare nulla di buono, né amarti, né piacerti, né evitare ciò che ti dispiace. Perciò mi rifugio in te, mi abbandono a te, affinché tu mi sorregga con la tua forza.  

     
     
 

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