24 LUGLIO
CRISTINA, santa, Martire
Moltissimi racconti leggendari nacquero intorno alla vita di questa giovane martire. Prima fu segregata dal padre in una torre affinché abiurasse alla sua fede. Visto che non otteneva alcun risultato la fece flagellare e poi la consegnò ai giudici che infierirono su di lei con ogni sorta di tortura. Vista la sua fede incrollabile fu uccisa con due colpi di lancia.
Una signora che mi diceva: "lo vorrei fare qualcosa per il Signore, ma ho in casa mio suocero, due figli, il marito malato e devo lavorare anche alcune ore al giorno per sbarcare il lunario... prego, ma poco, vado a messa, ma di corsa... Che cosa posso fare per il Signore?"
Risposi: "Tutto quello che già fai, ma fatto con amore sapendo che anche l'amore più nascosto serve a tutta la Chiesa”. Noi tante volte cerchiamo l'occasione per dire grazie di doni gratuiti di Dio, cerchiamo il gesto che ci faccia sentire importanti nella Chiesa e ci perdiamo le occasioni. Hai una famiglia? Comincia ad amarla. Hai dei figli? Non pensare a troppe altre cose e non far mancare loro la tua presenza discreta e amorosa. Sei nella gioia? gioisci e ringrazia. C'è sofferenza nella tua vita? Non sbuffare, ma cerca di viverla come un segno di amore, con pazienza e fortezza. Comincia di lì, se poi il Signore vorrà qualcos'altro, stai tranquillo, verrà a cercarti! Ma per lo meno tu sarai pronto perché già allenato ad amare.
24 luglio 1976
Viene sospeso a divinis dal Vaticano, per aver rifiutato le riforme del Concilio Ecumenico Vaticano II, monsignor Marcel Lefebvre vescovo di Econe (Svizzera).
Ero convinto di possedere una grande carità nel giudicare gli altri quando un giorno, camminando sulle rive di un fiume, vidi un uomo sdraiato accanto a una donna e, vicino a loro, un fiasco di vino.
Mi dissi: “Se solo potessi ricondurre quell’uomo sulla retta via…”
In quel momento vidi un battello che colava a picco e sette persone dibattersi disperatamente nell’acqua. L’uomo si gettò subito nel fiume e riuscì a condurre a riva sei dei sette passeggeri. Poi si rivolse a me:
“Hasan, se sei migliore di me, in nome di Dio salva almeno l’ultimo passeggero!”
Ma io ero come paralizzato. Allora, come se avesse intuito quel che mi passava nell’animo, quel tale gridò guardandomi negli occhi:
“Quella donna è mia sorella. E quel fiasco non contiene che acqua di sorgente. Ecco come tu giudichi! Ecco quello che sei!”
Mi gettai ai suoi piedi piangendo: “O tu che ne hai salvato sei su sette, salva anche me che sto piangendo nel mare dell’orgoglio camuffato da carità.” L’uomo rispose: “Dio ti aiuti!”.
Avidità e orgoglio formano un solo male, nel senso che è impossibile trovare un orgoglioso senza avidità e un avido senza orgoglio.
Le api lavorano nell'oscurità; il pensiero lavora nel silenzio; la virtù lavora nel nascondimento.
Attenzione alle
graffette
Quelle colorate ricoperte di plastica possono contenere cadmio, un metallo
pesante e tossico: non andrebbero mai messe in bocca.
RISATE IN CANONICA
UBRIACATURE
Un cappellano militare raccomanda a un soldato di non bere troppo. “Se sarai sobrio, figliolo — gli dice, — chissà che tu non riesca a diventare sergente!”. “Può essere — risponde l’altro — ma quando bevo, mi sento colonnello...”.