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14 LUGLIO

 

TRA I SANTI DI OGGI

CAMILLO DE LELLIS, Santo, Fondatore

Dopo essere passato attraverso la vita militare e la vita mondana, appassionato giocatore, Camillo (1550—1614) si convertì e cercò in un primo tempo di farsi francescano, ma la sua vera vocazione era quella di dedicarsi agli ammalati, spesso ridotti in condizioni pietose negli ospedali. A questo scopo fondò a Roma l’Ordine dei ministri degli infermi, che in seguito verranno chiamati Camilliani. E’ patrono degli ospedali, degli infermieri e degli ammalati.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“SE QUALCUNO DI VOI SI CREDE SAPIENTE IN QUESTO MONDO, SI FACCIA STOLTO PER DIVENTARE SAPIENTE”.(1 Cor. 3,18)

San Paolo, oggi, ci ricorda che se vogliamo essere cristiani dobbiamo dare le dimissioni dal club elitario dei sapienti di questo mondo e chiedere l’ammissione a quello degli stolti, dei piccoli, dei poveri. Perché Dio si fa gioco della sapienza arrogante, impiglia i grandi di questo mondo nelle loro stesse astuzie, li ingarbuglia nelle loro stesse parole e nelle sottigliezze dialettiche.

La sapienza mondana, per quanto progredisca, non ce la farà mai nemmeno a sfiorare la sapienza di Dio.

Basta guardare il nostro mondo e il nostro comportamento: la scienza è progredita, ed è un bene, ma se diventa fine a se stessa uccide l’uomo. La cultura è un bene ma se usata male diventa strumento di divisione degli uomini, di nuove forme di schiavitù  e di sopraffazione.

Compito del cristiano è fidarsi della stoltezza della croce.

Meditiamo queste parole di S. Francesco: “Cristo ha chiamato me, idiota e semplice, perché seguissi la stoltezza della croce e mi ha detto: lo voglio che tu sia un nuovo pazzo nel mondo, e con le opere e la parola tu predichi la stoltezza della croce”.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

14 luglio 1961

Papa Giovanni XXIII pubblica l'enciclica "Mater et Magistra".

 

CURIOSITA’ BIBLICHE

MIGLIO

Cereale che somiglia alla segala e che offre il pane peggiore di tutti. Ezechiele lo ricorda come alimento adatto in tempo di carestia. (Ez. 4,9)

 

UN ANEDDOTO

San Camillo de’ Lellis, celeste patrono, insieme a san Giovanni di Dio, degli ospedali, fu bruciato dall’amore per i malati.

La loro vista bastava da sola a fargli completamente dimenticare ogni altra attrattiva.

Volentieri avrebbe preso su di sé ogni male, pur di raddolcire il loro dolore.

Considerava tanto vivamente la persona di Cristo in loro, che spesso, quando dava loro da mangiare, li pregava così: — Signore, dammi la tua grazia; donami il perdono dei peccati!

Quando li incontrava diceva loro: — Comandate, perché voi siete i miei padroni.

Se qualcuno lo chiamava, mentre curava un ammalato, rispondeva:— Abbiate pazienza; sono occupato con nostro Signore! Aveva scolpite nel cuore le parole di Gesù: « Ero malato e avete avuto cura di me ».

 

PENSIERI DI SANT’AMBROGIO

Non ci appartiene ciò che non possiamo portare con noi. Solo la virtù è la compagna di viaggio dei defunti.

 

SAGGEZZA POPOLARE

Nella bocca della serpe e nel pungiglione della vespa non troverai veleno altrettanto micidiale di quello che può celarsi nel cuore dell'uomo.

 

RISATE IN CANONICA

“Padre; mi accuso d’aver mozzato la coda al mio cane”. “Eh? E perché mai lo hai fatto?”. “Mia suocera verrà a trovarci e non volevo che potesse credere che il cane fosse contento...”.

     
     
 

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