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9 LUGLIO

 

TRA I SANTI DI OGGI

PAUL DENN, Santo, Gesuita martire in Cina 

Nacque a Lille, Francia, nel 1847. Per provvedere a sua madre rimasta vedova, ritardò il suo ingresso nella Compagnia di Gesù fino all'età di 25 anni. Poco dopo fu destinato alla Cina dove fu ordinato sacerdote nel 1880. Fu martirizzato nel 1900.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“SIATE SANTI PERCHE’ IO, IL SIGNORE, DIO VOSTRO, SONO SANTO”. (Lev.19,2)

“In medio stat virtus” recitava un vecchio detto latino: “la virtù sta nel mezzo, la virtù è equilibrata, non ci sono eccessi nella virtù”. E se la saggezza popolare può avere la sua parte di ragione in quanto l’equilibrio evita gli eccessi e le esagerazioni sia nel male che nel bene, con Dio le cose non funzionano così. Egli è l’eccesso: Egli è. Egli è la Verità, la Giustizia, la Vita… Egli è Tutto, e Tutto al massimo grado. E fin qui ci può star bene, ma quando Lui, innamorato al massimo di noi, ci dice: “Siccome sei mio figlio, siccome sei fatto a mia immagine e somiglianza, sii santo perché io lo sono”, ecco che noi perdiamo l’equilibrio.

Non c’è nessuno che sia giusto come lo è Dio (non possediamo neppure in modo pieno la verità e la giustizia), nessuno è onesto totalmente, nessuno sa vivere fino in fondo la realtà della sofferenza e del dolore, del perdonare totalmente, della preghiera più profonda… Perdiamo l’equilibrio e se caschiamo dalla parte di Dio, finiamo tra le sue braccia, ma se caschiamo dall’altra parte, la santità scimmiottata rischia di farci sfracellare e di farci perdere anche la nostra identità umana… E sì, perché un certo modo moralistico, mellifluo di intendere santità e virtù, rischia di presentarcele poco appetibili, senza nerbo, un insieme di occhi bassi e di umiltà pelose, di gesti schivi e monacali, insomma, una santità che puzza di acido e di vecchie sacrestie. Ho dei forti dubbi quando (cosa già difficile in sé, se non assurda) si vuole stabilire la santità di qualcuno in base a ”virtù provate” (quasi ci fosse il termometro per misurare la virtù) o peggio ancora a colpi di miracoli. Se penso alla vita dei santi (da leggersi ognuno nella realtà concreta dell’epoca in cui è vissuto), vedo sempre persone concretissime, innamorate di Dio e degli uomini, piene di eccessi, con dei limiti e soprattutto persone che non sapevano di essere santi.

Vi stupite se vi dico che di santi negli anni della mia vita ne ho incontrati tanti? E non erano tutti preti o monache, e qualcuno di questi non andava neanche a Messa, e qualcun altro aveva le mani piene di calli; con qualcuno ci ho pure litigato, qualcun altro era scorbutico e angoloso, qualcuno era anziano e qualcuno bambino… perché?

Perché santità non è adempimento stretto di norme morali, reliquiario ammuffito di cose vecchie, santità è lasciar trapelare qualcosa di Dio, e allora ho visto la paternità e la maternità di Dio in quei genitori che hanno fatto tutto quello che potevano, magari anche sbagliando, pur di “salvare” il figlio drogato; ho visto la misericordia di Dio quando al posto del giustificato odio è stato dato il perdono, ho visto un po’ di Verità di Dio quando qualcuno ha pagato di persona, cantando fuori del coro, perché i vari poteri non l’avessero ancora una volta vinta; ho visto la Carità di Dio quando quella suora non ha detto il suo breviario per stare vicina ad un malato; ho visto un po’ di Amore, di Affetto di Dio quando, pur con certe occhiatacce rivelatrici del suo carattere, quell’uomo non ha risposto, per amore, alle ire della moglie; ho visto Semplicità e Donazione di Dio quando quel bambino, con un po’ di fatica, ma anche con semplicità ha condiviso il suo giocattolo con un altro…

Così posso essere santo anch’io. Non perfetto, non lo sarò mai e non me ne importa granché (di Dio ce n’è uno solo), ma un po’ santo, un po’ squilibrato (dalla parte di Dio per evitare tonfi), e sarei contento se alla fine della vita qualcuno potesse dire: “era uno con un caratteraccio terribile, non troppo equilibrato, un po’ orso, ma qualche volta, in mezzo ai suoi mille difetti, lasciava scappare qualche lampo di Dio”.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

9 luglio 1727

Muore santa Veronica Giuliani, clarissa a Città di Castello e mistica stimmatizzata.

 

PENSIERI DI SANT’AMBROGIO

Frena la tua lingua perché non esageri. Il fiume che dilaga porta con sé molta melma.

 

SAGGEZZA POPOLARE

Il gallo sveglia se stesso prima di chiamare gli altri.

     
     
 

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