2 LUGLIO
ADEODATO, Santo
Era nato nei pressi di Cantù, in provincia di Como nel IV secolo. Fu sacerdote e svolse il suo ministero fino all’età di 85 anni. Le sue reliquie furono ritrovate nel 1007.
"IL CROGIUOLO È PER L'ARGENTO E IL FORNO PER L'ORO, MA CHI PROVA I CUORI È IL SIGNORE”. (Pr. 17,3)
Ma anche Dio "tenta" cioè mette alla prova l'uomo per saggiare la forza, la consistenza della fede, la fedeltà del credente.
Un altro scopo è quello di manifestare, far emergere ciò che uno ha dentro. Questo aspetto della tentazione costituisce una sollecitazione a fare delle scelte precise, a prendere una decisione. Infine occorre sottolineare l'aspetto "purificazione" insito nella prova.
La tentazione—prova assume forme diverse: sofferenze, contrarietà, persecuzioni, assenza o "ritardi" di Dio, apparente trionfo delle forze del male, delusione per la mancata realizzazione dei nostri progetti, il dolore innocente, gli scandali anche all'interno del popolo di Dio...
Queste tentazioni sono la nostra occasione per rispondere al Signore. Giacomo sostiene addirittura che bisogna rallegrarsi quando si è tentati:
"Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza". (1,2—3)
2 luglio 1988
Pubblicata a Roma la scomunica per il vescovo dissidente francese Lefevre.
LE CASE DEI POVERI AI TEMPI DI GESU’
Ai tempi di Gesù, certi abitanti di Nazareth vivevano ancora da trogloditi, col loro bestiame, in nicchie scavate nei fianchi delle colline, mentre nelle grandi città palestinesi già si ammiravano le vie rettilinee, i porticati, i pavimenti di marmo. A Sefforis o a Samaria (chiamata poi Sebaste) c’erano splendidi templi, bagni pubblici e teatri.
In generale, le case dei poveri erano cubi o parallelepipedi di pietra o argilla, con una sola apertura, formate da un unico locale, diviso poi in due nel senso del livello: una parte più elevata del pavimento (pietra o terra battuta) serviva per dormire, e quella più bassa poteva essere stalla, o laboratorio. Case di poveri, e cioè di agricoltori e artigiani, numerosi in questa terra feconda e operosa.
A Nazareth, molte di queste case erano addossate alle colline: si risparmiava cosi una parete. Il tetto era piano, a terrazza, raggiungibile con una scala esterna o arrampicandosi sui fianchi della collina: vi si ponevano i frutti e i legumi a maturare. Vi si pregava pure, a volte, e vi si dormiva nelle notti afose.
Era anche piuttosto facile “levare il tetto”, fatto di rami e di terra quasi sempre (come accadde quando si voleva far scendere un infermo davanti a Gesù in una casa della vicina Cafarnao).
Dove trovare un cibo più gustoso fuori della testimonianza di una buona coscienza e di un cuore innocente?
La vita senza amore non ha sapore, senza dolore non ha valore.
PREGHIERE
Dialogo tra la mamma e sua figlia di cinque anni.
“Ti ricordi bene di dir le preghiere tutte le sere?”.
“Sì, mamma”.
“E anche al mattino?”.
“Ah, no. Al mattino non ho mica paura...”.