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15 GIUGNO
BERNARDO DI AOSTA O DI MENTONE
Era nato all’inizio del secolo XI divenne sacerdote, ottimo predicatore, fu arcidiacono d'Aosta e restauratore dell'ospizio del Gran San Bernardo e probabilmente di quello del Piccolo San Bernardo. Morì a Novara di ritorno da un viaggio a Pavia dove si era recato per incontrarsi con Enrico IV. nel 1081. Pio XI nel 1923 lo proclamò patrono degli alpinisti, degli abitanti e dei viaggiatori delle Alpi.
“L'ATTACCAMENTO AL DENARO E' LA RADICE DI TUTTI I MALI.” (1Tim.6,10)
Nella Bibbia e anche nel Nuovo Testamento, i beni della terra non sono visti come un male in sé ma il vero male sta nel fidarsi unicamente di essi e quindi nel perdere la fiducia in Dio e nel rendere il rapporto con gli altri non più guidato dall'amore ma condizionato dal dare ed avere: faccio alcuni esempi: "Non voglio altri figli perché costano: se avessi un altro figlio dovrei rinunciare all'accantonare i soldi per la macchina nuova e per le vacanze all'estero" "Stai dietro a tuo zio, non durerà più molto, fagli un po' di moine e vedrai che bella eredità..." Quante forme di schiavitù intorno al denaro e intorno alle cose! Invece è così bello usare del denaro (tanto o poco che ne hai) per le necessità proprie e altrui con libertà sapendo che Dio è gratuità e potendo guardare il tuo prossimo in faccia, per quello che è e non per gli zeri del suo conto in banca.
15 giugno 1601
Muore santa Germana Cousin, orfana, pastora, donna di preghiera e di carità: una santità fatta di nulla.
GESU’ L’AGNELLO PASQUALE
Alla vista di Gesù, Giovanni Battista esclama: “Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo” (Gv. 1, 29). Scegliendo di morire nel preciso istante in cui si sacrifica l’agnello pasquale, Gesù diventa il nuovo agnello pasquale che sottoscrive con il proprio sangue la nuova alleanza fra Dio e gli uomini. Sulla croce, nessuna delle sue ossa verrà spezzata (Gv. 19, 33-36): “Come una pecora (Gesù) fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca” (At. 8, 32; attinto da Is. 53, 7). L’agnello sacrificato diventerà l’agnello glorioso, vittorioso sulla morte e sulle forze del male, onnipotente, il giudice evocato nell’Apocalisse. In questo senso l’iconografia cristiana rappresenta spesso Gesù come un agnello celeste che regge una croce e intercede per gli uomini.
Il cuore nello scrigno
Nella predicazione Sant’Antonio raccomandava molto il distacco dalle cose di questo mondo e l'amore alla povertà. Il Signore volle dare maggiore autorità alle parole del Santo con un prodigio strepitoso. Mentre egli predicava a Firenze, morì un uomo molto ricco che non aveva voluto ascoltare le esortazioni del Santo. I parenti del defunto vollero che i funerali fossero splendidi e invitarono frate Antonio a tenere l'elogio funebre. Grande fu la loro indignazione quando udirono il santo frate commentare le parole del vangelo: «Dove è il tuo tesoro, ivi è Il tuo cuore», dicendo che il morto era stato un avaro ed un usuraio. Per rispondere all'ira dei parenti ed amici il Santo disse: "Andate a vedere nel suo scrigno e vi troverete il cuore". Essi andarono e, con grande stupore, lo trovarono palpitante in mezzo al denaro e ai gioielli. Chiamarono pure un chirurgo perché aprisse il petto al cadavere. Questi venne, fece l'operazione e lo trovò senza cuore. Dinanzi a tale prodigio parecchi avari e usurai si convertirono e cercarono di riparare al male compiuto.
Sperare in Dio significa tendere verso di lui con opere buone.
Solo crescendo i propri figli si può capire quanto è stato grande l'amore dei propri genitori.
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