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12 GIUGNO
NAZARIO e CELSO, Santi, Martiri
Nazario e Celso, giunti a Roma da Milano, divennero compagni di martirio nelle persecuzioni del I secolo: conobbero insieme la flagellazione e la decapitazione, irremovibili nella loro fedeltà a Cristo.
“CONSOLATE, CONSOLATE IL MIO POPOLO”.(Is. 40,1)
Mi diceva un signore: “Io rischio di non andare più in chiesa perché, pur sapendo di essere peccatore, di avere moltissime cose di cui convertirmi, in certe chiese mi sento solo e sempre puntare il dito contro dal predicatore: Siete tutti peccatori, l’inferno si apre sotto i vostri piedi..”. Gli rispondevo che anche Gesù non era molto dolce nei confronti del peccato e che quindi certe tirate di orecchi ci stanno proprio bene, ma dobbiamo anche ricordarci che “in cielo si fa festa anche per un solo peccatore che si converte”, che Gesù è venuto non per condannare, ma per salvare. Consolare, allora, non è batterci una pacca sulla schiena dicendoci ipocritamente che tutto va bene ma è sapere che nei nostri errori e peccati non siamo soli, c’è sempre Colui che è venuto con la sua misericordia per prenderci per mano, per rimanere con noi tutti i giorni della nostra vita, per condurci con pazienza alla casa del Padre.
12 giugno 1882
Muore santa Paola Frassineti, genovese di origine, fondatrice dell’Istituto di Santa Dorotea per l’insegnamento che ebbe sviluppo sia in Europa che in America.
FESTA DELLE CAPANNE
Era una festa autunnale che si celebrava dopo il raccolto e la vendemmia. Si costruivano delle capanne nelle campagne e per sette giorni si viveva in esse ricordando la peregrinazione del deserto. Era una festa di lode di ringraziamento, di gioia in cui si invocava l’acqua per il prossimo anno.
La celeste visione
Sant’Antonio da Padova era ancor giovane, ma per le troppe fatiche sostenute si sentiva sfinito ed ottenne dai Superiori un periodo di riposo.
Un benefattore dell'Ordine, il Conte Tiso di Camposampiero, lo volle presso di sé perché con il riposo gli potessero presto ritornare le forze. Qui avvenne la celestiale visione!
Una notte il Conte Tiso vide la stanzetta abitata dal santo, tutta illuminata. Si avvicinò pian piano e spiò dall'apertura. Vide frate Antonio che teneva in braccio Gesù Bambino. La soave visione di paradiso durò parecchio tempo; poi Gesù disparve e la stanzetta ritornò nel buio.
Con questo atto di tenerezza Gesù volle premiare anche su questa terra l'amore che gli aveva dimostrato il suo servo buono e fedele.
Quanto più la nostra fiducia in Dio è grande, tanto più ottiene dalla sua Provvidenza.
Chi ha paura incespica anche nella sua ombra.
BOTTA E RISPOSTA
Un monsignore sta visitando il Foro Romano; due giovanotti, di poco buon gusto, lo incontrano e gli chiedono in tono ironico:
“Scusi, monsignore, ha visto per caso il Papa tra questi ruderi?”
“Certamente! Anzi mi ha chiesto se avevo visto due cretini che domandavano di lui”.
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