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6 GIUGNO
FILIPPO DIACONO, Santo
E’ il secondo dei sette diaconi ordinati dagli Apostoli (Atti 6, 5). Evangelizzò la Samaria, dove battezzò Simon Mago (Atti 8,4-13) . Sulla via da Gerusalemme a Gaza, istruì e battezzò l'eunuco di Candace, regina d'Etiopia (Atti 8,26-40). Secondo Atti 21,8 aveva 4 figlie che rimasero vergini e profetesse Secondo un'antica tradizione, sarebbe morto a Tralle di cui era divenuto vescovo.
“COME UN LADRO DI NOTTE, COSI' VERRA' IL GIORNO DEL SIGNORE”. (1Tess. 5,1—6)
San Paolo presenta la venuta del Signore come quella di un ladro. Ma è un ladro speciale che viene a prendere qualcosa di suo. Anzi non solo ciò che è suo (i doni che ha affidato a ciascuno di noi) ma anche i frutti che ciascuno di noi avrebbe dovuto far fruttificare attraverso i suoi doni. Di fronte a questo ladro, dovremmo preoccuparci di quello che, purtroppo, non c’é in casa, di quello che non diamo. Dobbiamo preoccuparci specialmente di ciò che non può prenderci perché l’abbiamo nascosto. Il Signore non viene a cercare “cose”, viene a cercare noi stessi e la nostra operosità.
6 Giugno 1453
A Torino, verso sera, nella piazza del grano un mulo che portava un sacco stramazza per terra. Il sacco si apre e ne rotolano fuori alcuni oggetti preziosi rubati tra cui un ostensorio con Ostia che si solleva e risplende di una luce speciale. Solo quando giungerà il Vescovo l’ostensorio tornerà a terra.
EBREI DELLA DIASPORA
A partire dal IV secolo avanti Cristo gli Ebrei, soprattutto per motivi di commercio avevano cominciato ad andare in Medio Oriente e lungo il Mediterraneo orientale. Erano chiamati Ebrei della Diaspora o dispersione. Non avevano cessato la loro religione ma spesso erano aperti anche al pensiero greco.
Mentre san Antonio si trovava a Padova, nella città di Lisbona un giovane uccise di notte un suo nemico e lo seppellì nel giardino del padre di Antonio. Trovato il cadavere, venne accusato il padrone del giardino. Costui cercò di dimostrare la sua innocenza, ma non riuscì. Il figlio, saputo ciò, andò a Lisbona e si presentò al giudice dichiarando l'innocenza del genitore ma questi non volle credergli. Il Santo allora fece portare in tribunale il cadavere dell'ucciso e, tra lo spavento del presenti, lo richiamò in vita e gli domandò: "È stato mio padre ad ucciderti?". Il risuscitato, mettendosi a sedere sul lettino, rispose: "No, non è stato tuo padre" e ricadde supino, ritornando cadavere. Allora il giudice, convinto dell'innocenza di quell'uomo, lo lasciò andare.
In Gesù Cristo abbiamo tutto: la comunione del suo corpo, l'espiazione dei nostri peccati nel suo sangue, il prezzo della nostra redenzione nella sua anima, la vita nel suo Spirito, la riparazione completa dei danni subiti per le colpe commesse, la perfezione di tutte le grazie e di tutte le virtù nella sua divinità.
La più importante e la più trascurata delle conversazioni è l'intrattenersi con se stessi.
QUI PRO QUO
Marito e moglie entrano in una trattoria e prendono posto ad un tavolo vicino a due suore, anch’esse in attesa di essere servite. Cercano invano di capire l’ordine cui appartengono; infine il marito si alza e chiede gentilmente alle suore:
- Scusate, sorelle, qual è il vostro ordine?
- Minestrone di fagioli!
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