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5 GIUGNO
San BONIFACIO
L’apostolo della Germania era un monaco benedettino inglese di nome Vinfrido (673—754), venuto nel continente per evangelizzare i Sassoni. Dapprima con san Villibrordo, poi da solo, percorse, la Germania, dove fondò alcuni monasteri, fra cui quello di Fulda. Divenuto Arcivescovo di Magonza, continuò a dedicarsi con lo stesso impegno all’annuncio del Vangelo. A 80 anni partì per la Frisia dove il giorno di Pentecoste fu ucciso.
“IO STESSO CONDURRO’ LE MIE PECORE AL PASCOLO, E IO LE FARO’ RIPOSARE”. (Ez. 34,15)
Nessuno di noi fa fatica a riconoscere il titolo di re a Gesù, anzi, siamo ben felici di avere per re il Figlio di Dio che è venuto apposta ad intercedere per noi. Forse però, proprio per capire, onorare, ringraziare meglio Lui e per comprendere quale tipo di sudditi Egli desidererebbe da noi, è bene vedere come Egli esercita il suo potere regale.
“Preso un grembiule se lo mise ai fianchi e si mise a lavare loro i piedi”.
“Non vi chiamo più servi, ma amici”.
“Non c’è amore più grande che dare la propria vita per l’amico”.
“Sono il buon pastore. Il buon Pastore dà la vita per le sue pecore”.
Gesù prova commozione davanti alle sofferenze, piange per la morte di un amico, prende le parti dei più deboli, non è a caccia di onori e di primi posti, anzi prende in torta coloro che sono così, non è venuto ad esigere da noi tasse e gabelle ma ci ha fatti ricchi di se stesso, non è venuto a prendere i nostri figli per farli soldati per il suo regno, ma è venuto a ridare la libertà di figli a chi era schiavo.
E’ un re coronato di spine, arrossato dal suo sangue sgorgato abbondante dalla flagellazione, sua Madre, la Regina piange ai piedi della croce, il primo ad entrare nel suo Regno definitivo è un ladro.
Come dovranno essere i sudditi di un tale re?
Lui ci ha fatto popolo regale, profetico, sacerdotale, quindi anche noi siamo chiamati a reggere, a sostenere il suo Regno e con i suoi stessi metodi: il servizio, l’umiltà, la condivisione, il perdono, l’amore.
Quando la Chiesa ha avuto per modello il suo re, il suo Regno ha accolto ogni uomo, ha superato barriere, ha servito il Vangelo. Quando ha scimmiottato i regni della terra divenendo potere, giuridismo, affari, ha crocifisso di nuovo Colui che era venuto a salvarla.
5 Giugno 1841
Giovanni Bosco, nato ai Becchi di Castelnuovo, viene ordinato prete.
Il cibo avvelenato
Il grande numero di ascoltatori che accorrevano alle prediche di San Antonio e le conversioni ch'egli otteneva, riempivano sempre più di odio gli eretici di Rimini, che pensarono di farlo morire avvelenato Un giorno finsero di voler discutere con lui su alcuni punti del catechismo e lo invitarono ad un pranzo. Il nostro fraticello, che non voleva perdere l'occasione per fare del bene, accettò l'invito. Ad un certo momento gli fecero mettere dinanzi una pietanza avvelenata. Frate Antonio, ispirato da Dio, se ne accorse e li rimproverò dicendo: "Perché avete fatto questo?". "Per vedere - risposero - se sono vere le parole che Gesù disse agli Apostoli: “Berrete il veleno e non vi farà male". Frate Antonio si raccolse in preghiera, tracciò un segno di croce sul cibo e poi mangiò serenamente, senza riportarne danno alcuno. Confusi e pentiti della loro cattiva azione, gli eretici domandarono perdono, promettendo di convertirsi.
La carità è grande quando uno fa del bene dando del proprio; più grande quando consacra se stesso al bene altrui; grandissima quando muore per utilità del prossimo.
RISPOSTE EVANGELICHE
Ma come, sei fidanzata col fornaio ed esci col salumiere?
Eh sì, non si vive di solo pane!
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