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3 GIUGNO

TRA I SANTI DI OGGI

San CARLO LWANGA e compagni

I primi ventidue martiri dell’Africa nera, canonizzati nel 1964, furono uccisi in date diverse. Il gruppo più numeroso perì il 3 giugno 1886 a Namugongo, località che è diventata un luogo sacro per la chiesa ugandese. Vittime di un re depravato, furono sottoposti ad atroci supplizi per aver rifiutato di rinnegare la propria fede.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“GIUBILATE, O CIELI, RALLEGRATI, O TERRA; GRIDATE DI GIOIA, O MONTI, PERCHE' IL SIGNORE CONSOLA IL SUO POPOLO”.(Is. 49,13)

E’ questo l’annunzio per cui oggi siamo invitati a gioire. Dio non ci abbandona, non si dimentica di noi; questo è l’annuncio del profeta Isaia a un popolo sfiduciato, disperso, provato da mille calamità. Forse è una tentazione anche nostra quella di incolpare Dio per ogni fallimento che subiamo, per tutte le cose che non vanno secondo i nostri progetti. Dobbiamo imparare a non misurare la vicinanza di Dio secondo la prosperità dei nostri affari. Nemmeno la morte, il limite invalicabile, l’insuperabile ostacolo che relativizza ogni impresa umana, può in qualche modo allontanare l’uomo da Dio; secondo Gesù, anzi, chi ascolta la sua parola e crede in colui che l’ha mandato, può già fin d’ora superare l’ostacolo della morte. Ma occorre che ci interroghiamo seriamente: davvero per noi la vicinanza di Dio è più importante di qualunque altra cosa? Davvero noi ascoltiamo la parola di Gesù e lasciamo che guidi la nostra vita?

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

3 GIUGNO 1979

Per la prima volta un Papa può celebrare in pubblico in un paese comunista. Succede a Giovanni Paolo II durante la sua prima visita in Polonia.

 

CURIOSITA’ BIBLICHE

DIGIUNI

Le leggi veterotestamentanie prevedono un solo giorno di digiuno nazionale all’anno. Si tratta del giorno dell’espiazione “nel settimo mese, nel decimo giorno del mese (fine settembre / inizio ottobre). Durante l’esilio di Babilonia si praticarono digiuni speciali anche nel quinto e nel settimo mese per piangere la distruzione del tempio e l’assassinio di Godolìa, governatore della Giudeo. Dopo l’esilio furono introdotti due altri digiuni regolari: nel decimo mese per ricordare l’inizio dell’assedio di Gerusalemme, e nel quarto mese per ricordare la caduta della città. Nazione e individui digiunavano pure in occasione di particolari bisogni. Il digiuno andava spesso unito alla preghiera. Il popolo digiuna in segno di Vero pentimento. Durante il periodo del digiuno non si mangiava e non si beveva. Altre usanze erano quelle di lacerarsi i vestiti, vestire ruvide stoffe cospargersi il capo di polvere e cenere, non pettinarsi e non lavarsi, i profeti e Gesù dissero però chiaramente che questo digiuno esteriore non era sufficiente, se non era accompagnato da un reale cambiamento del cuore.

 

UN ANEDDOTO

Il 26 maggio 1886, il vizioso Mwanga, re dell’Uganda, venuto a conoscenza che ci sono cristiani nel suo palazzo e tra la sua gente, ordina: — Tutti quelli ‘che pregano’ siano imprigionati! Carlo Lwanga e decine d’altri cristiani ugandesi vengono processati.

— Siete proprio tutti cristiani? — Interroga il re.

— Sì, o re, siamo veramente tutti cristiani! — rispondono.

— Volete restare sempre cristiani?

— Sì, fino alla morte.

— Allora, torturateli e uccideteli tutti!

Furono condotti sulla collina di Nabucongo. Ognuno fu legato entro una fascina di canne. Katikiro, primo ministro, alla presenza del re, diede quindi ordine di riunire tutti insieme e di appiccare le fiamme. Tra il crepitio i martiri cantavano e pregavano, resi forte, nella loro semplicità, dallo Spirito del Signore.

Il papa Paolo VI, nel 1969, nel suo viaggio in Africa, celebrò l’Eucaristia sulle loro reliquie.

 

PENSIERI DI SAN ALBERTO MAGNO

Nel cielo l'anima avrà per parte di Dio quattro motivi di gaudio ineffabile. La visione chiara dell'essenza divina, il perfetto amore di Dio visto e posseduto, il godimento dello stesso Dio, che immergerà l'anima in un mare di dolcezze, la contemplazione di Cristo Dio e uomo.

 

 

 

 

 

 

 

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