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21 MAGGIO
BENVENUTO DA RECANATI, Beato
Benvenuto, nato a Recanati (Mc.) chiese ed ottenne di entrare nei francescani L'ubbidienza lo destinò all'umile ufficio di cuoco. Frequenti erano le sue estasi . La sua morte avvenne a Recanati il 6 maggio 1269.
“BETLEMME DI EFRATA, DA TE USCIRA' COLUI CHE DEVE DOMINARE ISRAELE”.(Mi. 5,1)
Che cosa era Betlemme? Un piccolo paesino di pastori. Aveva dato i natali a Re Davide, ma aveva continuato ad essere un piccolo agglomerato di casupole. Chi era Maria? Una delle migliaia di bambine che meravigliosamente ma nascostamente venivano alla vita ogni giorno. Betlemme non era la città turrita, regale, commerciale. Maria non era la figlia del re. Eppure Dio sceglie un paesino come Betlemme per nascere, una bambina come Maria per farla diventare Madre di Dio. Il Dio che per amore si fa bambino “ha guardato alla piccolezza della sua serva”, non è andato a nascere nei palazzi della Roma caput mundi ma in una grotta di pastore di Betlemme. Se oggi vuoi cercare Dio non pensare di trovarlo nei palazzi del potere o nei salotti della pseudo cultura, cercalo nelle cose piccole, nei piccoli, anzi fatti piccolo anche tu perché “dei piccoli è il Regno di Dio”.
21 Maggio 1515
Papa Leone X con un breve eleva la sede vescovile e il comune di Torino a sede “metropolitana”.
Santissima Vergine Immacolata e Madre mia Maria, io, il più miserabile di tutti i peccatori, ricorro oggi a Te, Madre del mio Signore, Regina del mondo, Avvocata, Speranza e Rifugio dei peccatori. Ti venero grande Regina, e Ti ringrazio di tutti i doni che mi hai concesso finora, specialmente di avermi liberato dall’inferno che tante volte ho meritato. Ti amo, Signora amabilissima, e per l’amore che ho per Te prometto di volerTi sempre servire e di fare quanto posso affinché anche gli altri Ti amino. Ripongo in Te tutte le mie speranze, la mia salvezza. O Madre di misericordia, accettami come Tuo servo, accoglimi sotto il Tuo mantello, e poiché sei tanto potente in Dio, liberami da tutte le tentazioni, oppure ottienimi la forza di vincerle fino alla morte. A Te chiedo il vero amore a Gesù Cristo e da Te spero di ottenere l’aiuto necessario per morire santamente. Madre mia, per il Tuo amore a Dio, Ti prego di aiutarmi sempre, ma particolarmente nell’ultimo momento della mia vita. Non lasciarmi finché non mi vedrai salvo in Cielo a benedirTi ed a cantare le Tue misericordie per l’eternità. Amen.
Maria santissima è nostra speranza e nostra consolazione sia perché essa può tutto presso Dio sia perché ci ama veramente da madre e non desidera che la nostra felicità. (Federico Albert)
L'orgoglio prende spesso a prestito il mantello dell'umiltà.
Se gocciola il rubinetto
Se succede di notte e lo sgocciolio non vi lascia dormire, avvolgere uno straccio intorno alla bocca del rubinetto. Oppure legate al rubinetto un pezzo di spago e infilate l'altra estremità nello scarico. L'acqua scivolerà lungo lo spago senza fare rumore finché non farete riparare il rubinetto.
IL CANTO DEL GALLO
“Il gallo canta ogni volta che si dice una bugia” – afferma la catechista rifacendosi al racconto del rinnegamento di Pietro.
“Ma perché canta alle tre del mattino quando tutti dormono?” “Perché a quell’ora si stampano i giornali!”
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