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28 APRILE

 

TRA I SANTI DI OGGI

PIETRO CHANEL, Santo, Martire  

Nato in Francia a Cuet di Belly nel 1803, fu uno dei primi sacerdoti maristi. Fu inviato in missione in Polinesia. Con fatica predicò per tre anni. Finalmente cominciarono le prime conversioni tra le quali anche quella del figlio del re il quale per rabbia condannò a morte sia il figlio che il missionario. Vengono martirizzati il 28 Aprile 1841.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“IL SIGNORE DIO SCACCIO’ L’UOMO DAL GIARDINO DI EDEN”.  (Gen.3,23)

Chissà quale deve essere stato lo sguardo del primo uomo quando, sentendosi scacciato dal paradiso terrestre, si sarà voltato a guardare quel cherubino con la fiamma sfolgorante della sua spada, posto a guardia della porta dell’Eden. L’uomo ha chiuso con quella realtà gioiosa fino a quando Dio, fedele alla sua promessa, non gli riaprirà con Cristo la porta, l’accesso all’eternità.

Però dobbiamo fare attenzione: quello che abbiamo commentato è un racconto biblico simbolico. Quella che è la realtà del cielo è una realtà, invece, quotidiana. Il mondo terreno ha accesso al mondo celeste ogni volta che vi è amore, dono, comunione per cui anche per noi cristiani, “guadagnarci il cielo”, diventa un’espressione non soltanto falsa ma assurda. Il cielo non lo si guadagna, ci si familiarizza, ci si abitua, ci si acclimata al cielo, ci si allena, lo si fa tutti insieme. Forse la più formidabile sorpresa che ci attende in cielo, dopo la nostra morte, è che non ci troveremo nulla di particolarmente nuovo. C’è un altro sguardo nella Bibbia che può sembrare a quello che Adamo volge al paradiso perduto. Nel momento dell’ascensione, vedendo che Cristo risorto si solleva sotto i loro sguardi, gli apostoli  prendono definitivamente coscienza della vera identità di quel loro misterioso compagno. Ora, dopo la tomba vuota, vedendolo andarsene, cominciano a capire chi era Gesù, che cosa aveva fatto per loro e come essi lo avevano accolto. Per tre anni Dio era vissuto con loro, Dio aveva mangiato alla loro mensa, Dio aveva dormito nelle loro case, Dio aveva confidato loro tutto quello che Egli era… e forse non gli avevano mai detto grazie. In quel momento, forse, capirono la propria piccolezza, grossolanità, capirono le loro negligenze, tutto ciò che avrebbero potuto fare per Lui, ciò che avrebbero potuto dirgli, la gioia che avrebbero potuto dargli: “E rimasero lì a guardare il cielo”. Il cielo era cominciato da trentatré anni, ed essi non se ne erano accorti. Ma gli Angeli vennero a scuoterli, a svegliarli dalla loro nostalgia, per lanciarli nel mondo dove il Maestro li attendeva. Nulla era finito, avrebbero potuto fare agli uomini ciò che rimpiangevano di non aver fatto per Lui. Avrebbero ricominciato insieme l’Avventura che non sarebbe finita mai: vivere il cielo  sulla terra. Anche per noi è così: la nostra eternità è già cominciata. Forse non ce ne rendiamo conto e, nostalgici, guardiamo o al passato di felicità o al futuro di speranza di paradiso, ma è nel nostro presente che comincia il Regno. Noi vi siamo già dentro. Cristo è già morto e risorto per noi. Noi non siamo ancora nella pienezza, ma con Lui vi camminiamo incontro.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

28 aprile 1976

Muore don Cesare Bisognin, ordinato sacerdote a soli 19 anni dal Cardinale di Torino Michele Pellegrino il 4 aprile. Era malato di osteosarcoma.

 

UN ANEDDOTO

S. Luigi Maria Grignion de Montfort, una sera, per le strade di Dinan, incontrò un povero mendicante sfinito dall’inedia e tutto una piaga. Senza farsi pregare, gli si avvicina, lo consola, lo abbraccia, se lo carica delicatamente sulle spalle e si dirige verso la casa della missione. Poiché era un po’ tardi e la porta era già chiusa, bussa sollecitamente, gridando:

Aprite le porte a Gesù... Aprite le porte a Gesù! Entrato, lo rifocilla delicatamente e lo mette con ogni riguardo a letto, nel suo letto.

 

PENSIERI DI SAN GIOVANNI DELLA CROCE

Per acquisire rapidamente le virtù volgetevi a ciò che è difficile, non a ciò che è facile; a ciò che è aspro, non a ciò che è soave.

 

SAGGEZZA POPOLARE

Conosci i tuoi vicini prima di costruirti la casa.

 

 

 

 

 

 

 

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