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15 APRILE

 

TRA I SANTI DI OGGI

PATERNO Vescovo                                                  

Nato in Francia a Poitiers, sentiva due esigenze: quella della vita solitaria e l’urgenza della evangelizzazione. Le mise in pratica alternativamente: giunse nel Galles, in Irlanda e poi in Palestina dove fu fatto Vescovo. Venne poi richiamato a Vannes dove rimase vescovo Paterno di nome e di fatto per 13 anni. Sembra sia morto nel 511.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“CONVERTITEVI E VIVRETE”.(Ez. 18,32)

Se gli altri la pensassero e agissero come me!... Il mondo andrebbe meglio!” E’ una frase che spesso diciamo o perlomeno pensiamo. Ma la conversione vera comincia dagli altri, o da me stesso? A un discepolo che si lamentava continuamente degli altri, il maestro disse:

“Se è la pace che vuoi, cerca di cambiare te stesso, non gli altri. E’ più facile proteggersi i piedi con delle pantofole che ricoprire di tappeti tutta la terra”.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

15 Aprile 1579

A Torino l’Ostia del miracolo del 1453 conservata nella sua cappelletta viene consumata “per non forzare Nostro Signore a fare un continuo miracolo col mantenere sempre sane quelle sue eucaristiche specie”.

 

CURIOSITA’ BIBLICHE

CARESTIA      

La carestia può essere dovuta a motivi diversi (siccità, aridità del suolo, invasione delle cavallette, guerre), ma è sempre considerata come castigo del cielo (Sal. 104,16). Nel libro dell’Apocalisse è uno dei flagelli che preludono la fine dell’impero romano (Ap. 6).

 

UN ANEDDOTO

TEODULO E IL SUO ASINO

Molte leggende si raggruppano intorno a San Teodulo come protettore contro i serpenti e gli scorpioni. Ad esempio una volta a Breuil trovò una bambino morso da una vipera. Dopo aver guarito il bambino ordinò a serpenti, bisce, rospi e scorpioni di allontanarsi dal posto e così successe. Teodulo, poi, aveva un asino sul quale si spostava nei suoi viaggi di predicazione e aveva dato a questo asino il compito di schiacciare con le sue zampe tutte le vipere e i serpenti incontrati e questo ne fece strage. In Valpelline si mostra ancora una roccia con su un impronta. Si dice sia quella dell’asino di Teodulo che schiacciando un serpente lasciò la sua traccia nella roccia.

 

PENSIERI DI SAN GIOVANNI DELLA CROCE

La montagna non dice a tutti i suoi segreti .

 

SAGGEZZA POPOLARE

La fede, come l'amore, è cieca. Perché, come l'amore, vede soltanto con gli occhi del cuore.    

 

I CONSIGLI DI PERPETUA

Per stirare le camicie

Il trucco consiste nello stirare prima le spalle, il colletto e i polsini, poi le maniche e quindi le metà anteriori e il retro. Per una piega da cassetto che resista anche in valigia, passate più volte il ferro sul tessuto vicino alla piega, ma non direttamente sulla piega.

 

RISATE IN CANONICA

Un prete cattolico e un rabbino, cultori della scienza dei sogni, hanno l’abitudine di raccontarseli. “Ieri notte” dice il prete ”ho fatto un sogno assai strano: ho sognato di essere nel paradiso degli Ebrei dove c’era una folla immensa ma dove c’era anche una tale puzza che sono dovuto uscire di gran forza” “Che strano,” fa il rabbino “proprio stanotte ho sognato di essere nel paradiso dei cristiani. I profumi nell’aria erano inebrianti, però non c’era nessuno e m’è venuta una tale malinconia che me ne sono andato”.

 

 

 

 

 

 

 

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