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31 MARZO

 

TRA I SANTI DI OGGI

BENIAMINO, Santo, Martire 

Beniamino era un diacono della chiesa persiana nel IV secolo. Durante il regno di Isdergo venne arrestato e messo in prigione per due anni durante i quali continuamente veniva invitato ad abiurare alla propria fede, ma non cedette e fu martirizzato il 31 Marzo del 304

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“FORSE CHE IO HO PIACERE DELLA MORTE DEL MALVAGIO — DICE IL SIGNORE — O NON PIUTTOSTO CHE DESISTA DALLA SUA CONDOTTA E VIVA?”. (Ez. 18,23)

Una mentalità che anche certa predicazione ci ha propinato, ci porta a vedere Dio come un giudice: siccome è giusto giudicherà intransigentemente il bene e il male e assolverà o condannerà secondo i rigidi canoni dei nostri codici. E’ più che vero che Dio è giusto, ma Dio è anche Padre di ogni uomo. Un padre terreno, certamente non condivide il male che il figlio commette, ma continua ad aver speranza per lui, continua ad offrirgli una possibilità, spera in un cambiamento... Non gli chiude mai definitivamente la porta in faccia. La giustizia e il giudizio di Dio nei nostri confronti è così. Il suo amore viscerale fa sì che ci sia sempre una possibilità per noi. E’ bello sentirci amati così. Certamente non dobbiamo approfittarne, vanificando il suo amore e la sua misericordia, ma mentre sentiamo il suo rimprovero per il male commesso, scopriamo anche la sua mano sempre tesa per la nostra salvezza.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

30 marzo 1472

Muore a Vercelli Amedeo IX, duca di Savoia, Beato. Le sue ultime parole sono: “Siate giusti, amate i poveri e il Signore darà pace ai vostri paesi”

 

CURIOSITA’ BIBLICHE

AZZIMO      

E’ il pane nel quale la pasta non ha fermentato perché non vi è stato messo il lievito. Questo pane ricordava agli Ebrei la Pasqua quando nell’imminenza della liberazione dall’Egitto non avevano avuto tempo di fare il pane. La lievitazione era considerata come se fosse stata un fenomeno di corruzione del puro (Gesù stesso parla del lievito dei Farisei come di qualcosa che corrompe). Gesù ha certamente usato questo pane nell’ultima cena. Gli ebrei festeggiavano gli Azzimi cominciando dalla Pasqua per sette giorni successivi.

 

UN ANEDDOTO

LA PRIMA LACRIMA

Il Signore aveva letto nel cuore di Adamo ed Eva che si erano pentiti del male fatto, ebbe pietà e disse loro:

“Infelici figlioli! Vi ho giudicato ed ora dovrete portare le conseguenze di quanto avete fatto. Vi dovrò cacciare da questo splendido luogo, il Giardino di Eden dove siete stati così felici ed andrete in un altro luogo che non conoscete ancora, ma dove vi aspetta una vita ben diversa da quella di prima. Infatti sventure e mali vi colpiranno, grandi difficoltà vi attendono e il vostro animo sarà molto amareggiato. Sappiate però che ho letto nel vostro cuore ciò che sentite in questo momento e vi assicuro perciò che il mio amore verso di voi non cesserà mai. Vi regalo inoltre una pietra preziosa, che traggo dal mio forziere, la lacrima. Quando le sventure si abbatteranno su di voi, le lacrime che scenderanno dai vostri occhi conforteranno i vostri cuori e vi saranno di grande aiuto per superare le gravi difficoltà della nuova vita che vi attende.” Adamo ed Eva, mentre ascoltavano le parole del Signore, incominciarono a piangere e le lacrime cadevano sulla terra. Furono quelle le prime lacrime umane che bagnarono la terra. E come le lacrime aumentavano e manifestavano in questo modo il loro sincero pentimento, e sempre più scendeva nel loro cuore la consolazione divina. Adamo ed Eva sentivano ora che rinasceva in loro la speranza. Queste lacrime del pentimento e della consolazione, le prime del genere umano, Adamo ed Eva le hanno lasciate in eredità a tutti i loro discendenti. (Da una antologia midnascica del 13° Secolo)

 

PENSIERI DI ELISABETTA DELLA TRINITA’

Il segreto della pace e della felicità è dimenticare se stessi, smettere di occuparsi di sé.

 

 

 

 

 

 

 

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