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27 MARZO

 

TRA I SANTI DI OGGI

GABRIELE DELL’ADDOLORATA Santo

Nato ad Assisi nel 1838 è attratto in gioventù  dai  piaceri  e dal  successo mondano.  Ma  riflettendo  durante una malattia decide di votarsi a Dio. A 18 anni  chiede  di  essere ammesso tra i passionisti. Il suo carattere amabile, la gioia che emana dalla sua persona, la sua fedeltà e tutte le osservanze della  regola,  il  suo amore generoso per il Signore e il suo affetto illimitato per la Madre di Dio ne fanno in breve  tempo  un  religioso  esemplare. Muore giovanissimo, a 24 anni.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“SE SIETE RISORTI CON CRISTO CERCATE LE COSE DI LASSU'”. (Col. 3,1)

E’ veramente difficile incontrare il Risorto nella corsa della vita. Nell’affannoso rincorrersi delle nostre vicende quotidiane ci troviamo spesso soli con le nostre paure. Nel voler stare al passo frenetico del mondo che ci circonda, prima o poi avvertiamo il vuoto e l’inutilità del nostro correre; e nella sconfortante sensazione d’esserci allontanati da Dio improvvisamente tentiamo di reagire incolpando gli altri: “Hanno portato via il mio Signore”. Ma in realtà siamo noi ad esserci allontanati dal sepolcro per la paura di restare coinvolti in un fatto nuovo e sconvolgente: la Risurrezione di Cristo. Basterebbe un momento di sosta per considerare la parola di speranza che Dio ha seminato in noi; basterebbe un momento di attenzione ai segni della presenza viva del Signore: nella nostra vita, nella comunità cristiana, basterebbe un po’ di fiducia nei fratelli che, nella fede, oggi continuano l‘annuncio pasquale: “Cristo è risorto”, noi siamo testimoni. Allora comprenderemmo la novità e l’invito di questo giorno: “Facciamo festa nel Signore”. Dio, Padre nostro, fa’ che in questa festa delle feste scopriamo la nostra vita legata a quella del Cristo. Se moriamo con lui, con lui anche vivremo.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

27 Marzo 1972

Muore Padre Mariano al secolo Paolo Roasenda, padre cappuccino famoso per la sua rubrica religiosa televisiva.

 

CURIOSITA’ BIBLICHE

ASIA

Quando nel Nuovo Testamento sentiamo parlare di Asia, facciamo attenzione a non intendere per essa il continente asiatico. Ai tempi di Gesù l’Asia era la provincia romana con capoluogo Efeso comprendente la parte occidentale della odierna Turchia. Le sette Chiese dell’apocalisse sono le sette principali città di questa provincia. (Ap.1,4)

 

UN ANEDDOTO

Un uomo, venuto di lontano a visitare una grande città, notò con dolore che i volti dei suoi abitanti erano grigi e i loro occhi senza luce. Alcuni uomini lo avvicinarono, attratti dalla luminosità del suo sguardo e dal suo aspetto rubizzo. “Di dove vieni, straniero?, gli chiesero. “Vengo dal deserto di Dio” rispose l’uomo. “E che cosa è mai?”,  lo interrogarono. “E’ un luogo in cui si prega, si ringrazia e si adora Dio”. Gli uomini divennero di colpo ancora più grigi nel volto e nello sguardo. “Dio, noi l’abbiamo abbandonato  disse uno di loro. Ci era di peso, di fatica e d’ingombro”. “Forse è per questo che i vostri volti hanno perso ogni luce”, osservò l’uomo. Poi azzardò: “Vogliamo provare a richiamarlo?”. “Ma è difficilissimo!”,esclamarono in coro gli uomini. “Figurarsi se si ricorda di noi...”. “Al contrario”, rispose l’uomo del deserto di Dio. “Non aspetta che questo” Sulle mura della città l’uomo pronunciò una preghiera, e gli altri si unirono a lui. Fu allora che un raggio di sole spazzò via un po’ di grigiore dai loro visi e la nebbia dai loro occhi. “Che meraviglia!” esclamarono guardandosi gli uni gli altri. “Andiamo a far pregare tutta la città!” Ma l’uomo del deserto li fermò: “Non è così facile come pensate. Voi siete venuti da me perché, vedendomi, avete ricordato l’aspetto che avevate prima. Ma gli altri? E’ necessario che i vostri volti emanino una tale luce che colpisca anche i più indifferenti. Per questo è necessario che veniate con me nel deserto di Dio”. Gli uomini lo seguirono e per parecchi anni, vivendo in semplicità nella mano di Dio, Lo pregarono, ringraziarono e adorarono. Quando ritornarono in città, i loro occhi erano splendenti come gemme, e il loro viso luminoso come brace. Non avevano bisogno di parlare, non avevano bisogno di spiegare, non avevano bisogno di discutere, perché gli uomini s’interessassero a loro. Era sufficiente che mostrassero il loro volto.

 

 

 

 

 

 

 

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