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16 MARZO

 

TRA I SANTI DI OGGI

AGIBODO Santo,  monaco di Bobbio  

Agibodo era mugnaio al monastero di Bobbio al tempo di Sant’Attala (615-626). Di lui viene ricordato questo “fioretto”:Agibodo stava per morire ma, mentre i monaci si preparavano al canto dell’Ufficio, l’anima di Agibodo, uscì dal suo corpo e vide una luce luminosissima. Un Angelo gli disse: “Oggi verrai con noi, in questa luce, ma ora torna nel tuo corpo per salutare i tuoi compagni”. Agibodo obbediente fece così: ebbe dunque ancora tempo di ricevere l’Eucaristia, di salutare col bacio di pace i suoi confratelli, e poi morì.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“CHI SEMINA SCARSAMENTE, SCARSAMENTE RACCOGLIERA' E CHI SEMINA CON LARGHEZZA, CON LARGHEZZA RACCOGLIERA'”.

(2 Cor. 9,6)

Noi siamo seminatori: nella nostra vita siamo chiamati a seminare nelle nostre famiglie, nella società. Possiamo seminare buon seme: speranza, valori, carità... o anche semi cattivi: egoismo, odio e rancori, cattiveria... possiamo anche essere seminatori pigri, indifferenti. Anche il Regno che è come quel granellino di senapa ha bisogno di seminatori, non tanto di raccoglitori, a questo ci penserà Gesù alla fine dei tempi. Il buon seminatore deve fare tanti atti di fiducia: deve fidarsi del seme, del terreno, del tempo, deve avere il coraggio di separarsi dal seme e deve seminare con abbondanza. Noi possiamo davvero fidarci del seme perché è Gesù, possiamo aver speranza nel terreno perché è formato da uomini per i quali Gesù ha dato la vita e dobbiamo lasciar fare ai tempi di Dio che, pur diversi dai nostri, sono guidati dal suo Spirito di amore.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

16 Marzo 1362

A Rivoli il conte Amedeo IV di Savoia, chiamato il Conte Verde, fonda l’ordine onorifico del Collare che diventerà poi l’Ordine del Collare dell’Annunziata.

 

CURIOSITA’ BIBLICHE

APOCALISSE

Genere letterario nato dal profetismo  giudaico, (Is. 24-28; Ez. 37,39; Zc. 9-14), e utilizzato dai cristiani dalla fine del I sec.

D.C. (cf Mt. 24; Mc. 13; Ap.); suo scopo: incoraggiare i credenti a perseverare nella fede nella fase più acuta delle persecuzioni assicurandoli della vittoria finale e totale di Dio o di Cristo sulle potenze scatenate del mondo; le rivelazioni vi prendono la forma di visioni o di sogni simbolici.

 

UN ANEDDOTO

Nel suo libro: “Scritto sulla neve” don Carlo Chiavazza narrò il suo incontro con don Carlo Gnocchi durante la terribile ritirata in Russia dove morirono migliaia di soldati: “La notte del 27 gennaio 1943 le ore di sosta le passai in buona parte con don Gnocchi in un’ isba calda ed affollata. Dormimmo poco perché avevamo tante cose da dirci” Verso le quattro del mattino, don Chiavazza che si era addormentato fu svegliato da don Carlo: “Senti, vuoi fare la Comunione?” “Che cosa dici?” “Dico la Comunione!” Si svegliò di colpo: “Ma tu hai con te il Santissimo?” “L’ho sempre portato con me. Me ne rimane solo un piccolo frammento, ma per due basta. Oggi finalmente saremo fuori dal pericolo, vedi il Signore è sempre stato con noi, ha camminato con gli alpini. Non ti pare bello? Il calvario degli alpini è stato il suo calvario. Accoglieva i caduti, confortava i combattimenti, era la mia forza. I due cappellani pregarono in silenzio, poi si comunicarono. Il Redentore portava l’augurio vecchio e nuovo di una realtà sconvolgente: “lo vi ho amato e resterò con voi, sempre”.

 

PENSIERI DI ELISABETTA DELLA TRINITA’

Santifichiamoci per le anime: poiché siamo tutti membra d'un solo corpo, nella misura in cui possediamo la vita divina, potremo comunicarla e diffonderla nel grande organismo della Chiesa.

 

SAGGEZZA POPOLARE

Dove parlano i tamburi taccion le leggi.

 

 

 

 

 

 

 

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