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14 MARZO

 

TRA I SANTI DI OGGI

MATILDE, Regina di Germania, Santa

Discendeva dalla nobiltà friso-danese ed era nata nell’ 895. Fu allevata dalla nonna, la badessa Matilde nel convento di Herfort. Nel 909 fu la seconda moglie di Enrico l’Uccellatore che nel 919 fu re di Germania. Gli diede cinque figli. Alla morte del marito Ottone, uno dei suoi figli eletto re la costrinse a ritirarsi in convento dove morì il 14 marzo 968.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“OGNI GIORNO TUTTI INSIEME FREQUENTAVANO IL TEMPIO E SPEZZAVANO IL PANE A CASA PRENDENDO I PASTI CON LETIZIA E SEMPLICITÀ DI CUORE”. (At. 2,46)

A sentire certi preti, certi teologi sembra che per essere cristiani bisogna essere sempre terribilmente seri, impegnati, sempre pronti a macinare idee una sull’altra. I primi cristiani non si comportavano così. Avevano fede in Gesù, nella sua parola e questa fede dava loro la forza della testimonianza fino al martirio, ma vivevano la loro realtà con semplicità. Sapevano benissimo che Dio non li estraniava dal loro vivere quotidiano, ma, anzi, era proprio nella realtà di ogni giorno che veniva loro incontro. Leggendo la semplicità del Vangelo, credo di aver imparato a diffidare da tutti coloro che lo hanno fatto diventare la spiritualità un qualcosa che allontana l’uomo dalla sua realtà. Dio non ha voluto estrarre l’uomo dai suoi problemi, anzi, Lui ci si è incarnato dentro.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

14 Marzo 996

Arduino, Marchese di Ivrea, e poi Re d’Italia, entra a Vercelli con l’aiuto dei suoi partigiani. La chiesa di S. Eusebio viene bruciata. In essa muoiono il Vescovo e tutti coloro che vi si erano ritirati.

 

CURIOSITA’ BIBLICHE

ANZIANI

Sono i capifamiglia di una tribù (Dt. 31, 28), saggi il cui giudizio è rispettato e a cui spetta amministrare la giustizia. Al tempo della marcia attraverso il deserto, Mosè radunò un’assemblea di 70 anziani (Nm. 11, 16). Questa istituzione diventerà il Sinedrio. Nel Nuovo Testamento, gli anziani prolungano l’azione degli Apostoli nel governo della comunità. Al termine del suo terzo viaggio, Paolo saluta gli anziani di Efeso, responsabili della comunità cristiana, incoraggiandoli a essere buoni guardiani di quella Chiesa locale (At. 20, 17-28).

 

UN ANEDDOTO

Un giorno un contadino si presentò alla porta di un convento con in mano un magnifico grappolo d’uva. Quando il frate portinaio aprì la porta, il contadino, sorridendo, gli disse:

— Tieni, ti voglio regalare il grappolo più bello della mia vigna.

— A me? — Il frate arrossì tutto per la gioia di quel dono. — Lo vuoi regalare proprio a me?

— Certo, perché mi hai sempre trattato con amicizia e mi hai sempre aiutato quando te lo chiedevo.

E la gioia semplice e schietta che vedeva sul volto del fraticello illuminava un po’ anche lui.

Il frate portinaio mise il grappolo d’uva bene in vista e lo rimirò per tutta la mattina. Ad un certo punto però gli venne un’idea: perché non portare il grappolo d’uva all’abate, per dare un po’ di gioia anche a lui? Prese così il grappolo e lo portò all’abate, il quale ne fu sinceramente felice. Ma si ricordò che c’era nel convento un vecchio frate ammalato e pensò:

— Porterò a lui il grappolo, così si sentirà un po’ sollevato.

Così il grappolo d’uva emigrò di nuovo. Ma non rimase a lungo nemmeno nella cella del frate ammalato. Costui pensò infatti che il grappolo avrebbe fatto la gioia del frate cuoco, che passava la giornata a sudare sui fornelli, e glielo mandò.

Ma il frate cuoco lo diede al frate sacrestano, questi lo portò al frate più giovane del convento, che pensò bene di darlo a un altro. Finché, di frate in frate, il grappolo d’uva tornò al frate portinaio...

La gioia che gli portò fu molto più grande di quella che aveva provato ricevendolo per la prima volta.

 

PENSIERI DI ELISABETTA DELLA TRINITA’

Non sono mai sola. Cristo è sempre lì, prega sempre dentro di me ed io con lui.

 

SAGGEZZA POPOLARE

A sangue caldo, nessun giudizio è saldo.

 

 

 

 

 

 

 

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