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6 MARZO

 

TRA I SANTI DI OGGI

EZIO, Santo, Martire

Ezio era un patrizio di Amorio di Frigia (attuale Turchia). Un giorno la città fu conquistata e occupata dai Saraceni che si accanirono con ferocia sulla popolazione non risparmiando né donne, né bambini. Quarantadue capi militari e funzionari, tra cui Ezio, vennero presi e condotti prigionieri in Mesopotamia dove per ben sette anni furono angariati e torturati affinché rinunciassero alla fede. Nessuno di loro tradì ed Ezio, insieme ai suoi compagni, venne decapitato nell’anno 845.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“CIASCUNO SI PROCURI UN AGNELLO PER FAMIGLIA... PRESO UN PO’ DEL SUO SANGUE LO PORRANNO SUGLI STIPITI DELLE CA­SE IN CUI LO POTRANNO MANGIARE”. (Es. 11,10—12)

Ricordo che molti anni fa mi aveva impressionato una signora che poi seppi essere malata che, mentre il sacerdote diceva: “Ecco l’Agnello di Dio” si alzò dal banco gridando: “E’ ora di smetterla, Gesù non è né un agnello né una pecora!”.

Sotto un certo punto di vista è vero: Gesù è vero Dio e vero uomo e basta. Come mai allora si dice che è l’agnello immolato per noi?

Il sangue dell’agnello ucciso dagli Ebrei nella loro prima Pasqua era stato il segno di salvezza sugli stipiti delle porte per evitare la morte dei loro primogeniti; la carne dell’agnello era stato il primo sostentamento del lungo viaggio verso la libertà, il sangue di Gesù è versato al posto del nostro e ci salva; il corpo di Gesù ci è dato come “viatico” (pane lungo la via) per sostenerci nel nostro cammino. Gesù è dunque, stando al simbolo l’Agnello, colui che Dio ha precostituito per la nostra Pasqua. Non stanchiamoci dunque di lodarlo e invocarlo: “Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi”.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

6 Marzo 1674

Su istanza di dodici parroci il duca di Savoia prescrive una multa di 50 scudi d’oro per chi seguita l’uso di sparare con gli archibugi in chiesa, al momento della elevazione nel giorno della festa di San Giorgio a Valperga.

 

CURIOSITA’ BIBLICHE

AMULETI

Erano o tavolette di terracotta o di metallo con iscrizioni, o statuette di divinità o demoni, geni, scarabei a cui venivano attribuiti poteri per allontanare sia il male che gli influssi malefici. Erano assolutamente proibiti in quanto considerati forme di idolatria.

 

UN ANEDDOTO

Il parroco di una delle sterminate periferie di Parigi, incaricò un giorno la scrittrice Madeleine Delbrel, sua buona parrocchiana, di portare un pacco di vestiti ad una poverissima famiglia di non credenti. Madeleine prese il pacchetto e si recò all’indirizzo che le aveva dato il parroco. Salì i cinque piani del freddo casermone di cemento e consegnò il pacco alla donna dall’aria sciupata con un bambino accanto, che era venuta ad aprire la porta. La donna ringraziò e Madeleine riprese le scale. Era appena giunta a pianterreno che si sentì richiamare. Era la donna del quinto piano che urlava: “Vieni a riprenderti il tuo pacchetto! Sono degli stracci schifosi! Siamo poveri, ma non viviamo di rifiuti!”. Madeleine risalì. Vide che la donna aveva ragione: il pacco conteneva biancheria sporca. C’era stato qualche errore. Si scusò e ridiscese, addolorata. Non sapeva che cosa fare. Passò davanti ad un negozio di fiori e vide un cesto di magnifiche rose rosse. Le comperò, ritornò sui suoi passi, incontrò il bambino della donna e gli diede i fiori, dicendogli: “Portali alla tua mamma”. Quel bambino fu il primo battezzato del quartiere.

 

PENSIERI DI ELISABETTA DELLA TRINITA’

La pietà deve essere guidata dall'amore e non dal timore. Si lavora sempre con ardore per colui che si ama. la pietà dev'essere: illuminata, umile, costante.

 

SAGGEZZA POPOLARE

L'uomo consuma la propria vita in vani progetti. Spera, lavora, si agita per il domani, finché non resta più un domani per lui.

     
     
 

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