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25 FEBBRAIO

 

TRA I SANTI DI OGGI

TORIBIO ROMO GONZALES, Santo, Sacerdote 

Nacque a Santa Ana de Guadalupe in Messico il 16 aprile 1900. Diventato sacerdote fu un parroco dal cuore sensibile. Durante la persecuzione rivoluzionaria continuò ad operare da buon pastore in clandestinità. Tradito da un contadino venne arrestato e fucilato sul posto il 25 febbraio 1928.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

"LA BILANCIA FALSA È IN ABOMINIO AL SIGNORE MA DEL PESO ESATTO EGLI SI COMPIACE". (Pr. 11,1)

Siamo talmente abituati dai giornali agli scandali economici, alle truffe di miliardi a "mangerie" da parte di potenti e di politici che di fronte a queste enormità il senso morale delle piccole cose svanisce o è molto diminuito. Mi raccontava un amico che tornato a casa dal supermercato, confrontando il conto con gli oggetti comprati, si accorgeva che la cassiera aveva dimenticato di battere due piccoli oggetti, probabilmente finiti in mezzo al grosso della spesa. Il mio amico ripartì da casa, andò dalla cassiera che guardandolo come se fosse un extraterrestre gli disse che lei non poteva a questo punto far nulla e che "se proprio voleva" doveva rivolgersi al direttore. Dopo aver trovato il direttore questi, quasi allibito ritirò l’euro e 75 centesimi, ma guardandolo in modo strano. Troppe volte  abbiamo riferito il "non rubare" solo ai ladri professionisti, ma una buona coscienza dovrebbe farci pensare che rubare ad esempio è non dare il giusto tempo alla propria famiglia, è trattare male le cose di uso comune, è approfittare del proprio ruolo per ottenere qualcosa di individuale... Certo, tutte queste cose le capiremo ma solo in misura della crescita dell'amore per Dio e per la sua giustizia.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

25 febbraio 1570

Papa Pio V scomunica la regina Elisabetta I di Inghilterra.

 

UN ANEDDOTO

Un giorno Domenico Savio viene a sapere che due ragazzi hanno avuto una furiosa discussione e sono arrivati a offendere le loro rispettive famiglie; impossibile perdonare tali parole, dal momento che intaccavano il loro onore! Perciò i due decidono di regolare la cosa a colpi di pietra su un prato incolto. Domenico sente parlare della sfida. Li supplica di dimenticare, di perdonare. Fatica sprecata. Si è deciso di battersi: ci si batterà! “Almeno — supplica Domenico accettatemi come testimone”. “Per nulla al mondo! Ci denunceresti. E arriverebbe qualcuno per impedire di batterci e noi vogliamo batterci!” — rispondono quelli con ira feroce. “Io dirò niente a nessuno” — insiste il ragazzo. “No! Tu vuoi impedircelo”. “Io non impedirò niente!”afferma il piccolo. Vi chiederò soltanto una cosa prima dello scontro. “Lo prometti?” “Lo prometto!”

Nel giorno e nell’ora stabiliti per il duello i due ragazzotti arrivano sul terreno. Il piccolo Domenico è già lì. Guardandosi con odio, i due prendono le munizioni: cinque grosse pietre. Si mettono in posizione. Ma ecco che Domenico si avvicina a uno dei due: “Tu ti batterai, d’accordo. Prima però mi hai promesso di concedermi una cosa! Ecco...” E subito si inginocchia fra i due avversari. Prende un piccolo Crocifisso di legno che portava al collo e lo solleva in alto:”Ecco: voglio che la prima pietra sia lanciata contro di me. E lanciandola tu gridi: Gesù innocente è morto per i miei peccati, perdonando i suoi carnefici. E io, peccatore, voglio offenderlo vendicandomi. Dai! Tira il sasso!” L’interpellato è sconvolto. Non può fare una simile vigliaccheria. “Ma tu sogni! Io non ho niente contro di te! Non voglio farti del male! Anzi, se qualcuno ti offende, sono pronto a difenderti.”. Stesse parole rivolte all’altro avversario: stesso risultato. “Bene esclama allora Domenico Voi sareste pronti a battervi per difendermi e non siete capaci di perdonare un insulto per salvare la vostra anima che è costata il sangue di Gesù?”. Uno dei due ragazzotti, che più in avanti in età ricordava il fatto disse: “In quel momento mi sentii commosso e pieno di vergogna per aver costretto un amico così buono, come era Savio, a usare misure estreme per impedire il nostro stupido scontro. Volendo dimostrargli quanto aveva saputo convincermi, perdonai di cuore a colui che mi aveva offeso e pregai Domenico di indicarmi un sacerdote per confessarmi. Quell’episodio mi fece diventare suo amico e mi riconciliò con Dio, che certamente era stato molto offeso dal mio odio e dal mio desiderio di vendetta”.

 

 

 

 

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