Si
può diventare santi anche facendo i calzolai! E la storia di Euseo vissuto tra
il XIII e il XIV secolo nel territorio di Serravalle Scrivia. Visse in una
capanna su una rupe tra cespugli facendo il ciabattino e pregando.Un giorno di carnevale alcune persone mascherate, passando davanti alla
sua capanna videro sul tetto tre gigli fioriti: era un fatto straordinario
essendo inverno. Andarono a vedere e trovano Euseo morto. Lo seppellirono lì e
lì sorsero nei secoli diverse chiese per ricordarlo e il ciabattino solitario
divenne patrono dei calzolai.
UNA
PAROLA AL GIORNO
“VENITE,
COSTRUIAMOCI UNA CITTÀ E UNA TORRE LA CUI CIMA TOCCHI IL CIELO”.
(Gn.
11,4—7)
Quante
volte si ripete nel mondo questo errore!“Venite,
costruiamoci una città...” E’ quel “ci” che rovina tutto perché
sottolinea che si vuol costruire solo fra noi, solo per noi, solo da noi. Si
esclude ogni ingerenza, ogni realtà extra umana.
Dio
è un intruso di cui non abbiamo bisogno e che, comunque, non deve introdursi
nelle nostre cose.
La
mentalità laicista pensa di poter benissimo far a meno di Lui.
Vogliamo
essere indipendenti, tenere stretta nelle nostre mani la consapevolezza dei
nostri valori, delle nostre capacità. Si
vuoi fare a meno dell’impronta religiosa presente nella creazione per
costruire un mondo che sia solo dell’uomo.
Dio
non è la controparte, è il nostro tutto!
Il
mondo, sempre più orgoglioso del progresso della scienza e della tecnica,
quasi inebriato dai traguardi sempre più arditi cui lo fa giungere l’umana
intelligenza, capace ora di manipolare la stessa natura delle cose, continuerà
a dire: “Venite, costruiamoci una città e una torre la cui cima tocchi il
cielo…”.
Ma
il cristiano continuerà a ripetere:
“Se
non è il Signore a costruire la città, faticano invano i costruttori. . .”
(Salmo 126), costruiranno sulla sabbia.
Soltanto
con Dio si edifica sulla roccia della sua Sapienza, della sua Alleanza, del
suo Amore.
Con
Lui non c’è bisogno di costruire una torre che tocchi il cielo, perché il
Cielo stesso sarà dentro di noi facendoci toccare il livello più alto
pensabile per una creatura: quello di figli di Dio!
OGGI
NELLA STORIA DEI CRISTIANI
15
febbraio 1534
Nasce
a Milano il futuro santo vescovo barnabita Alessandro Sauli.
UN
ANEDDOTO
Un
giorno a Roma andò a confessarsi da San Filippo Neri una donna molto pia, ma
facile alla maldicenza e perfino alla calunnia.
Il
santo ascoltò pazientemente la penitente, poi le disse:
"Come penitenza, prenderai una gallina, percorrerai le vie principali di Roma,
strappandole lentamente le piume, che getterai al vento. Poi ritorna da me"
La
donna ubbidì. Al suo ritorno il santo aggiunse:"La
penitenza non è ancora finita. Ora devi rifare le strade percorse e raccogliere
tutte le piume che hai seminato !""Ma
è impossibile!"
San
Filippo,allora, seriamente concluse:
"Così
e della maldicenza, dei pettegolezzi e delle calunnie. Facilmente si disperdono
ovunque e la riparazione troppo spesso è impossibile.
FEBBRAIO
CON ESCRIVA’ DE BALANGUER
Non
siano i tuoi propositi come quei fuochi di bengala che brillano un istante per
lasciare poi, come realtà amara, un tizzone nero e inutile che si getta via con
disprezzo.
SAGGEZZA
POPOLARE
Nessuno
può evitare che le scocciature entrino in casa, ma è un errore offrir loro una
sedia.