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1 FEBBRAIO
ORSO DI AOSTA Sacerdote, Santo
Era un sacerdote di Aosta incaricato della chiesa cimiteriale di San Pietro, uomo semplice che trascorreva gran parte del suo tempo nella preghiera, nel lavoro manuale e nell’essere attento alle necessità degli altri. Visse in un periodo non ben definito tra il V e l’VIII secolo. Non avendo altre notizie, a parte la descrizione di alcuni miracoli, Orso diventa così un modello di santità a cui tutti possono aspirare, incarna le beatitudini del Vangelo, mette in pratica le opere di misericordia preannunciando la misericordia e la giustizia di Dio. Fu considerato un protettore del mondo rurale, contro i pericoli delle inondazioni e delle malattie del bestiame. Le sue reliquie sono conservate nella collegiata di Aosta.
“NON COVERAI ODIO NEL TUO CUORE CONTRO IL TUO FRATELLO”.(Lv. 19,17)
L’amore si trova nei pasticci in certi momenti. Come si fa ad amare ancora il torturatore, il capitalista che affama, il razzista orgoglioso, il mercante di cannoni? Eppure, questo povero amore è invincibile e se riguarda l’uomo, questo povero uomo che pecca in modo così spaventoso, ma che può ancora salvarsi, deve pur trovare qualche scappatoia. E se l’amore è l’amore stesso di un Dio, non la troverà? Ecco come la troverà. Nel silenzio proverà lui a diventare vittima di tutte le violenze, di tutte le calunnie, di tutti i poteri di questo mondo. Proverà lui ad essere imprigionato, torturato, schernito, venduto, condannato. E quando avrà provato tutto questo dalla croce stessa del suo patire, darà la più straordinaria risposta dell’amore e invocherà sull’uomo l’attenuante dell’infermità mentale: “Padre, perdona loro, perché non sanno quel che fanno”. Spero anch’io che in quel momento l’amore del Padre mi salvi.
1 febbraio 1435
Nasce a Thonon colui che sarà il santo duca Amedeo IX di Savoia. Morirà a Vercelli il 30 marzo 1472.
“Quando ero bambino di otto anni, un giorno commisi una mancanza che non mi sembrava grave, e tale la giudico ancora oggi. Mia sorella mi rimproverò, e poi mi condusse dal parroco perché mi correggesse e mi castigasse. Io confessai al parroco la mia colpa ed egli, dopo avermi aspramente rimproverato, mi mise in ginocchio in mezzo alla chiesa. Io rimasi profondamente addolorato e dicevo tra me stesso: “Ma perché si deve trattare tanto aspramente un bambino per una mancanza così leggera? Quando sarò grande, voglio farmi frate, diventare confessore e usare tanta misericordia e bontà con le anime dei peccatori”.
Tutto ciò che non ti conduce a Dio è un intralcio. Sradicalo e gettalo lontano.
Un uccello non canta perché ha una risposta. Canta perché ha una melodia.
IMBURRARE LE TARTINE
Può spesso risultare difficile imburrare le tartine, ma se ne avete molte da imburrare un metodo può farlo risultare più semplice: fate sciogliere il burro a bagnomaria fino a renderlo liquido. Poi con un pennello da cucina passate tutte le tartine che riporrete subito in frigo. Dopo circa dieci minuti le vostre tartine saranno tutte perfettamente imburrate.
BENEFICENZA
Si stava organizzando una raccolta di beneficenza in oratorio e una ragazzina andava di casa in casa a vendere i biscotti. Giunta a una porta la padrona di casa le dice: Cara bambina, mi dispiace, ma non posso assolutamente prenderne: sono a dieta! Non si preoccupi, signora: lei comperi una scatola, poi ci penso io a mangiare i biscotti!
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