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21 GENNAIO
AGNESE, Santa, Martire
Questa ragazza di dodici anni seppe testimoniare il Cristo con il martirio. Racconta la storia della sua “Passione” che il figlio del prefetto di Roma s‘invaghì di lei, ma respinto con fermezza, si rivolse al padre Sinfronio che gli suggerì di denunciarla come cristiana. Dopo molti tormenti fu decapitata con la spada. Il nome Agnese, in greco, significa “la pura” ma richiama anche il termine “agnello” figura di Cristo immolato che trionfa sul male.
“TU SARAI UN POPOLO CONSACRATO AL SIGNORE TUO DIO COME EGLI HA PROMESSO”. (Deut. 16,19)
Il Signore ha fatto un patto con Israele, lo ha consacrato, cioè se lo è “messo da parte”. In Gesù questa alleanza si allarga ad ogni credente in Lui. La Chiesa (popolo di Dio) è consacrata a Lui in Cristo. Essere orgogliosi e riconoscenti di appartenere alla Chiesa è allora riconoscere la nostra consacrazione al Signore, confermata dal Battesimo e dai Sacramenti. Questo non vuoI dire che siamo migliori degli altri ma che Dio nel suo amore ci ha dato una grazia in più ed anche un impegno in più, in quanto il consacrato deve manifestare di appartenere al Signore. Se ci è facile, ed è anche giusto, vedere gli errori e la povertà di risposta della Chiesa a questa vocazione, ciò non deve togliere il nostro amore alla Chiesa. Se tutti i cristiani si sentissero popolo di Dio non per interessi temporali, ma per sentirsi legati tra di loro e con lui in questo cammino di consacrazione, quante meno preoccupazioni di organizzazione di Chiesa e quanto più amore ci sarebbe per la Chiesa popolo di Dio.
21 Gennaio 1998
Giovanni Paolo II si reca a Cuba dove incontra Fidel Castro.
AGORA’
Specialmente nel mondo greco questa parola che in sé significa assemblea veniva usata per indicare un area spesso alberata che era divisa in settori in cui si trovavano le varie corporazioni di mercanti. Era il luogo pubblico in cui si discuteva di tutto.
Un giorno S. Giovanni Bosco dice ai suoi ragazzi:
Oggi è il mio onomastico e voglio farvi un regalo. Ciascuno di voi scriva su un foglietto il regalo che desidera da me; metta nome e cognome e me lo consegni. Io farò il possibile per appagarlo. Indovinare la gioia di quei ragazzi, che conoscevano bene don Giovanni e sapevano che, oltre di parola, era anche di cuore. Pensano, scrivono e poi aspettano... Don Bosco legge. Uno domanda un cappello, uno un vestito, uno un libro, un altro un giocattolo, ecc. Finalmente legge un biglietto sul quale è scritto: « Voglio che lei mi aiuti a diventare un vero amico di Gesù! ».
Firmato: Savio Domenico. S. Giovanni Bosco appagò il suo desiderio: aiutò veramente Domenico, che diventò santo.
Non guardiamo la bocca di chi parla ma la mano di chi agisce.
Non dire: "E' impossibile". Di' piuttosto: "Non l'ho ancora fatto".
BAMBINI
La catechista, il primo giorno di incontro si informa dai bambini “Tu dove sei nata?” – domanda a Giovanna “In gran parte a Torino” “Ma che cosa vuol dire: In gran parte?” “Io sono nata a Torino, ma ad esempio i denti mi sono spuntati ad Asti”
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