PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA
INDOLE E AUTORE
DEL LIBRO DI
ISAIA
Ai seguenti dubbi presentati, la Pontificia Commissione
biblica ha risposto come segue:
Dubbio I. Si può insegnare che le profezie che si leggono nel
libro di Isaia - e in diversi passi della Scrittura - non sono delle profezie
propriamente dette ma o sono narrazioni composte dopo l'evento o, se bisogna
riconoscere che l'annuncio ha preceduto il fatto, il profeta non prevede
l'avvenire per una rivelazione soprannaturale di Dio ma è per una certa felice
sagacità e per un naturale acume d'ingegno che il profeta ha preannunciato il
futuro per congettura dalle cose passate?
Risposta:
No.
Dubbio II. L'opinione che pretende che Isaia e gli altri
profeti non hanno pronunciato profezie che su fatti imminenti o che sarebbero
dovuti accadere entro un breve lasso di tempo è conciliabile con le profezie,
principalmente le profezie messianiche ed escatologiche, pronunciate da quegli
stessi profeti certamente molto tempo prima degli eventi; ed è conciliabile
inoltre con l'opinione comune dei Santi Padri, concordi nell'affermare che i
profeti hanno anche predetto fatti che dovevano compiersi solo dopo molti
secoli?
Risposta:
No.
Dubbio III. Si può ammettere che i profeti non soltanto come
censori della depravazione umana e come araldi della parola divina per il
miglioramento dei loro uditori, ma anche mentre annunciavano l'avvenire, hanno
costantemente dovuto rivolgersi non ad uditori futuri, ma ad uditori presenti,
a loro contemporanei, in modo da poter essere chiaramente compresi da essi;
così, di conseguenza, la seconda parte del profeta Isaia (cap. 40-66), in cui
il profeta si rivolge non ai Giudei contemporanei di Isaia, ma ai Giudei che
gemono nell'esilio babilonese come se vivesse tra essi e li consolasse, non può
avere per autore Isaia stesso, morto da lungo tempo, ma bisogna attribuirla a
qualche ignoto profeta che viveva tra gli esiliati?
Risposta:
No.
Dubbio IV. L'argomento filologico, dedotto dalla lingua e dallo
stile, che si utilizza per criticare l'identità dell'autore del libro di Isaia,
deve essere giudicato di una forza tale che un uomo autorevole, esperto di
scienza critica e di ebraico, non possa non riconoscere la pluralità degli
autori di tale libro?
Risposta:
No.
Dubbio V. Gli argomenti presentati, anche presi in blocco sono
abbastanza probanti per dimostrare che il libro di Isaia deve essere attribuito
non al solo Isaia stesso, ma a due o anche a più autori?
Risposta:
No.
Il 28 giugno 1908, nell'udienza
benignamente concessa ai due Reverendissimi Consultori segretari, il Santo
Padre ha ratificato queste risposte e ne ha ordinato la pubblicazione.
Fulcrano
VIGOUROUX, P.S.S.
Lorenzo JANSSENS, O.S. B.
Segretari consultori