ORDINANZA PER LA CAMPAGNA ANTIEBRAICA

ORDINANZA PER LA CAMPAGNA ANTIEBRAICA

DEL PARTITO NAZISTA (28 MARZO 1933)

 

1. In ogni sezione ed in ogni branca dell’organizzazione del Partito debbono essere costituiti dei comitati d’azione per l’esecuzione pratica e pianificata del boicottaggio contro i negozi ebrei, le merci ebree, i medici e gli avvocati ebrei. I comitati d’azione si assumono la responsabilità che il boicottaggio non colpisca alcun innocente, ma con tanto maggior durezza i colpevoli.

2. I comitati d’azione sono responsabili affinché non venga arrecato danno alcuno agli stranieri, di qualsiasi confessione, origine o razza che siano. Il boicottaggio è una misura puramente difensiva rivolta esclusivamente contro gli ebrei tedeschi.

3. I comitati d’azione debbono immediatamente far sì che il boicottaggio, attraverso un’educativa propaganda, diventi un fatto popolare. Principio fondamentale: nessun tedesco farà più le sue compere in un negozio ebreo né farà più stimare le sue merci da un ebreo o dai suoi agenti. Il boicottaggio deve essere generale, deve essere fatto da tutto il popolo e deve colpire gli ebrei nel punto più sensibile.

4. Nei casi dubbi occorre sospendere il boicottaggio contro certi negozi finché il Comitato Centrale di Monaco non emanerà un ordine in senso contrario. Presidente del Comitato Centrale è il camerata Streicher.

5. I comitati d’azione provvederanno ad una rigorosa vigilanza affinché i giornali partecipino a questa campagna intesa a smascherare la propaganda di odio che gli ebrei stanno conducendo all’estero. Quei giornali che non parteciperanno a questa azione o vi parteciperanno solo limitatamente non dovranno per il momento più entrare nelle case dei veri tedeschi. Nessun tedesco e nessun negozio tedesco deve servirsi di questi giornali per la propria pubblicità. Essi debbono subire apertamente il disprezzo poiché scrivono per gli uomini di razza ebraica ma non per il popolo tedesco.

6. I comitati d’azione, assieme alle organizzazioni di cellula del Partito nelle fabbriche, dovranno diffondere nella fabbrica la propaganda atta a svelare le conseguenze della campagna di odio ebraica per il lavoro tedesco e per il lavoratore tedesco ed in particolare dovranno spiegare ai lavoratori la necessità del boicottaggio su scala nazionale come misura di difesa per proteggere il lavoro tedesco.

7. I comitati d’azione dovranno spingersi anche nel più piccolo villaggio di contadini per colpire i commercianti ebrei soprattutto nelle campagne. Occorre sempre insistere sul principio che si tratta di una misura di difesa che siamo stati costretti a prendere.

8. Il boicottaggio non dovrà frazionarsi in azioni dispersivi, ma essere massiccio e frontale; in tal senso occorre immediatamente fare i necessari preparativi. Le S.A. e le S.S. riceveranno l’ordine di appostarsi dinanzi ai negozi ebrei dal momento in cui l’azione di boicottaggio avrà inizio per avvertire la popolazione di non entrare in quei negozi. L’inizio dei boicottaggio dovrà essere comunicato attraverso dei manifesti murali, attraverso la stampa, volantini ecc. Il boicottaggio avrà inizio con la massima efficacia sabato 1° aprile alle ore dieci antimeridiane e verrà proseguito sino all’ordine di sospensione che verrà emanato dalla direzione del Partito.

9. I comitati d’azione organizzeranno immediatamente in decine di migliaia di comizi, anche nel più piccolo villaggio, un’azione per richiedere l’introduzione di un numerus clausus di ebrei occupati per tutte le professioni, corrispondente alla percentuale che gli ebrei occupano nel numero complessivo del popolo tedesco. Per accrescere la forza d’urto di questa azione, questa richiesta deve per ora essere limitata a tre campi: a) la frequenza delle scuole medie e superiori, b) la professione medica, c) la professione di avvocato.

10. I comitati d’azione avranno inoltre il compito di far sì che tutti i tedeschi che in qualche modo sono a contatto con l’estero diffondano a scopo informativo con lettere, telegrammi e telefonate, la verità secondo cui in Germania regna l’ordine e la tranquillità, che il popolo tedesco

desidera soprattutto attendere al proprio lavoro nella pace e vivere in pace con il resto del mondo e che conduce questa battaglia contro la campagna di odio scatenata dagli ebrei soltanto come una misura di difesa.

11. I comitati d’azione sono responsabili affinché tutta questa battaglia si svolga con la massima calma e disciplina. A nessun ebreo dev’essere torto neppure un capello! Avremo ragione di questa campagna di odio soltanto mediante l’impeto decisivo con cui condurremo questa azione punitiva. Più che mai è necessario che tutto il Partito, come un sol uomo, segua con cieca obbedienza i suoi capi.

Nazionalsocialisti, voi avete operato il miracolo di far crollare con un solo assalto lo stato sorto dalla rivoluzione di novembre. Voi condurrete a termine anche questa seconda missione nello stesso modo. Gli ebrei di tutto il mondo sappiano: il governo della rivoluzione nazionale non è sospeso nel vuoto ma è il rappresentante del popolo tedesco creatore. Chi lo attacca, attacca la Germania! Chi l’offende, offende la nazione! Chi lo combatte, ha lanciato una sfida a 65 milioni di uomini! Noi abbiamo avuto ragione degli agitatori marxisti in Germania; essi non riusciranno a piegarci anche se proseguono all’estero le loro delittuose manovre ai danni dei popoli. Nazionalsocialisti! Sabato, alle dieci in punto, gli ebrei sapranno con chi hanno a che fare.