D.Lgs. 14
marzo 1974, n. 225
Modifiche
al R.D. 2 maggio 1940, numero 1310 (2), sulle mansioni degli infermieri
professionali e
infermieri
generici (3).
(1)
Pubblicato nella Gazz. Uff. 18 giugno 1974, n. 157.
(2)
Riportato al n. D/III.
(3)
Si ritiene opportuno riportare anche la premessa del presente decreto.
IL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto
l'art. 87 della Costituzione;
Visti
gli articoli 99, 137 e 140 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con
regio decreto 27
luglio
1934, n. 1265;
Vista
la legge 19 luglio 1940, n. 1008;
Visto
l'art. 1 della legge 27 febbraio 1971, numero 124;
Visto
l'art. 6 del decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio 1972, n. 4;
Sentito
il Consiglio superiore di sanità;
Udito
il parere del Consiglio di Stato;
Sentito
il Consiglio dei Ministri;
Riconosciuta
l'opportunità di aggiornare l'elenco delle mansioni di rispettiva competenza
degli
infermieri
professionali e degli infermieri generici di cui al regio decreto 2 maggio 1940,
numero 1310;
Riconosciuta
l'opportunità di aggiungere a tale mansionario anche indicazioni relative alle
competenze degli infermieri professionali specializzati in anestesia e
rianimazione, delle vigilatrici di infanzia e degli assistenti sanitari;
Sulla
proposta del Ministro per la sanità di concerto con quello per la pubblica
istruzione;
Decreta:
E'
approvato l'unito regolamento riguardante le mansioni dell'infermiere
professionale, della
vigilatrice
d'infanzia, dell'infermiere professionale specializzato, dell'assistente
sanitario e
dell'infermiere
generico.
TITOLO
I
Mansioni
dell'infermiere professionale
1.
Le attribuzioni di carattere organizzativo ed amministrativo degli infermieri
professionali sono le seguenti:
a)
programmazione di propri piani di lavoro e di quelli del personale alle proprie
dipendenze, loro
presentazione
ai superiori e successiva attuazione;
b)
annotazione sulle schede cliniche degli abituali rilievi di competenza
(temperatura, polso,
respiro,
pressione, secreti, escreti) e conservazione di tutta la documentazione clinica
sino al momento della consegna agli archivi centrali; registrazione su apposito
diario delle prescrizioni mediche, delle consegne e delle osservazioni eseguite
durante il servizio);
c)
richiesta ordinaria e urgente di interventi medici e di altro personale a
seconda delle esigenze
sanitarie,
sociali e spirituali degli assistiti;
d)
compilazione dei dati sul movimento degli assistiti e collaborazione alla
raccolta ed elaborazione di dati statistici relativi al servizio;
e)
tenuta e compilazione dei registri e dei moduli di uso corrente;
f)
registrazione del carico e scarico dei medicinali, dei disinfettanti, dei veleni
e degli stupefacenti;
loro
custodia e sorveglianza sulla distruzione. Custodia delle apparecchiature e
delle dotazioni di
reparto;
g)
controllo della pulizia, ventilazione, illuminazione e riscaldamento di tutti i
locali del reparto;
h)
sorveglianza sulle attività dei malati affinché le stesse si attuino secondo
le norme di convivenza prescritte dai regolamenti interni.
Gli
infermieri professionali sono inoltre tenuti:
1)
a partecipare alle riunioni periodiche di gruppo ed alle ricerche sulle tecniche
e sui tempi
dell'assistenza;
2)
a promuovere tutte le iniziative di competenza per soddisfare le esigenze
psicologiche del
malato
e per mantenere un clima di buone relazioni umane con i pazienti e con le loro
famiglie;
3)
ad eseguire ogni altro compito inerente alle loro funzioni.
2.
Le attribuzioni assistenziali dirette ed indirette degli
infermieri professionali sono le seguenti;
1)
assistenza completa dell'infermo;
2)
somministrazione dei medicinali prescritti ed esecuzione dei trattamenti
speciali curativi ordinati
dal
medico;
3)
sorveglianza e somministrazione delle diete;
4)
assistenza al medico nelle varie attività di reparto e di sala operatoria;
5)
rilevamento delle condizioni generali del paziente, del polso, della
temperatura, della pressione
arteriosa
e della frequenza respiratoria;
6)
effettuazione degli esami di laboratorio più semplici;
7)
raccolta, conservazione ed invio in laboratorio del materiale per le ricerche
diagnostiche;
8)
disinfezione e sterilizzazione del materiale per l'assistenza diretta al malato;
9)
opera di educazione sanitaria del paziente e dei suoi familiari;
10)
opera di orientamento e di istruzione nei confronti del personale generico,
degli allievi e del
personale
esecutivo;
11)
interventi d'urgenza (respirazione artificiale, ossigenoterapia, massaggio
cardiaco esterno,
manovre
emostatiche) seguiti da immediata richiesta di intervento medico;
12)
somministrazione dei medicinali prescritti ed esecuzione dei seguenti
trattamenti diagnostici e
curativi
ordinati dal medico:
a)
prelievo capillare e venoso del sangue;
b)
iniezioni ipodermiche, intramuscolari e tests allergo-diagnostici;
c)
ipodermoclisi;
d)
vaccinazioni per via orale, per via intramuscolare e percutanee;
e)
rettoclisi;
f)
frizioni, impacchi, massaggi, ginnastica medica;
g)
applicazioni elettriche più semplici, esecuzione di E.C.G., E.E.G. e similari;
h)
medicazioni e bendaggi;
i)
clisteri evacuanti, medicamentosi e nutritivi;
l)
lavande vaginali;
m)
cateterismo nella donna;
n)
cateterismo nell'uomo con cateteri molli;
o)
sondaggio gastrico e duodenale a scopo diagnostico;
p)
lavanda gastrica;
q)
bagni terapeutici e medicati;
r)
prelevamento di secrezioni ed escrezioni a scopo diagnostico; prelevamento dei
tamponi.
Le
prestazioni di cui ai punti d), g),
n), o), p), debbono essere eseguite su prescrizione e sotto
controllo
medico.
E'
consentita agli infermieri professionali la pratica delle iniezioni endovenose.
Tale attività potrà
essere
svolta dagli infermieri professionali soltanto nell'ambito di organizzazioni
ospedaliere o cliniche universitarie e sotto indicazione specifica del medico
responsabile del reparto.
TITOLO
II
Mansioni
della vigilatrice d'infanzia
3.
La vigilatrice d'infanzia oltre alle mansioni previste per gli infermieri
professionali, limitatamente
all'infanzia,
è autorizzata a procedere alla somministrazione con sonda gastrica degli
alimenti ai
neonati;
ed ha la responsabilità della preparazione, conservazione e somministrazione
degli alimenti per i neonati, per i minori ad essa affidati, il tutto su
prescrizione medica.
TITOLO
III
Mansioni
dell'infermiere professionale specializzato
4.
L'infermiere professionale specializzato in anestesia o rianimazione o in
terapia intensiva, oltre
alle
mansioni indicate per gli infermieri professionali, ha le seguenti attribuzioni
assistenziali dirette o indirette dell'infermo, nell'ambito dell'ospedale:
-
assistenza al medico specialista nelle varie attività di reparto (visite
pre-operatorie, consulenze), di sala operatoria presso centri di rianimazione;
-
raccolta, conservazione ed archiviazione delle schede di anestesia e delle
cartelle di rianimazione;
-
somministrazione della medicazione preamestetica prescritta dallo specialista;
-
preparazione delle apparecchiature e del materiale necessario per l'anestesia
generale;
-
pulizia, disinfezione e sterilizzazione delle apparecchiature e del materiale
occorrente per l'anestesia;
-
assistenza allo specialista nel corso dell'anestesia limitatamente alla sola
sorveglianza ed al
trattamento
di supporto del paziente (richieste di sangue, sostituzioni di fleboclisi,
approvvigionamento di sostanze farmacologiche varie, controllo del polso e della
pressione, compilazione della scheda di anestesia);
-
sorveglianza del polso, della pressione e del respiro nell'immediato periodo
post-operatorio, nella
sala
di risveglio, ed esecuzione di pratiche terapeutiche inerenti alla sua qualifica
(iniezioni
intramuscolari,
rinnovo di fleboclisi, ossigenoterapia con maschera e tenda e su ordine e sotto
controllo dello specialista);
-
controllo, in reparto, della esecuzione di tutte le prescrizioni della cartella
di anestesia;
-
sorveglianza della regolarità del funzionamento degli apparecchi di
respirazione automatica, di
monitoraggio,
di emodialisi, dei materassi ipotermici ecc., per richiedere al primo segno di
anormale funzionamento l'immediato intervento medico;
-
alimentazione attraverso il sondino.
TITOLO
IV
Mansioni
dell'assistente sanitario
5.
L'assistente sanitario è un professionista che opera nel campo della medicina
pubblica.
Esso
collabora:
-
a fare acquisire alla popolazione il valore fondamentale della salute;
-
ad aiutare le persone a risolvere i loro problemi sanitari;
-
alla organizzazione ed al funzionamento dei servizi sanitario-sociali che lo
Stato offre ai cittadini.
Il
suo lavoro si svolge all'interno ed all'esterno dei servizi.
Le
tecniche e gli strumenti operativi dell'assistente sanitario sono:
-
il colloquio;
-
la visita domiciliare;
-
le inchieste;
-
l'educazione sanitaria individuale e di gruppo.
Le
sue mansioni nei diversi servizi sono le seguenti:
a)
accoglimento dei pazienti nei diversi servizi, raccolta dell'anamnesi familiare
e personale remota
e
prossima e di ogni altro dato utile per l'orientamento della diagnosi e per
l'impostazione del caso
assistenziale;
b)
raccolta ed invio di materiale ai relativi laboratori per esami diagnostici
(secondo quanto
previsto
dal mansionario infermieristico);
c)
esecuzione di vaccinazioni prescritte dal medico per via orale e parenterale;
controllo della
chemioprofilassi;
prove allergiche prescritte dal medico;
d)
esecuzione, in caso di necessità, di interventi e tecniche infermieristiche
nell'ambito del servizio
cui
è addetto ed a domicilio;
e)
controllo di individui e gruppi per accertare l'igiene personale, le
infestazioni parassitarie, le
forme
di irritazione cutanea, ecc.;
f)
assistenza al medico per visite di ammissione, di controllo e periodiche nelle
scuole, nelle
fabbriche
e nelle aziende;
g)
ispezione e vigilanza presso le collettività, controlli dell'igiene
dell'ambiente (case, scuole,
fabbriche,
ecc.) con particolare riguardo ai servizi igienici e alle cucine; controllo di
disinfestazioni e disinfezioni di case e comunità;
h)
inchieste epidemiologiche e indagini sullo stato della nutrizione;
i)
preparazione e organizzazione per le indagini di massa, preparazione ed
organizzazione di
interventi
di educazione sanitaria;
l)
controllo domiciliare dei dimessi dei vari istituti ospedalieri e di pazienti in
cura presso centri di
lotta
contro le malattie sociali e dispensari;
m)
controllo della tenuta e distribuzione dei medicinali e vaccini nei dispensari,
ambulatori e centri;
n)
raccolta, elaborazione ed esposizione dei dati statistici inerenti ai diversi
servizi;
o)
compilazione, controllo e raccolta dei documenti sanitari;
p)
contatti e pratiche con uffici, enti, istituzioni varie;
q)
relazioni e corrispondenza relativi ai casi di assistenza;
r)
nell'ambito del servizio a cui è addetto l'assistente sanitario deve curare i
rapporti con il
pubblico,
assicurare l'ordine degli ambienti, disciplinare il lavoro degli ausiliari.
TITOLO
V
Mansioni
dell'infermiere generico
6.
L'infermiere generico coadiuva l'infermiere professionale in tutte le sue
attività e su prescrizione
del
medico provvede direttamente alle seguenti operazioni:
1)
assistenza completa al malato, particolarmente in ordine alle operazioni di
pulizia e di
alimentazione,
di riassetto del letto e del comodino del paziente e della disinfezione
dell'ambiente e di altri eventuali compiti compatibili con la qualifica a
giudizio della direzione sanitaria;
2)
raccolta degli escreti;
3)
clisteri evacuanti, medicamentosi e nutritivi, rettoclisi;
4)
bagni terapeutici e medicati, frizioni;
5)
medicazioni semplici e bendaggi;
6)
pulizia, preparazione ed eventuale disinfezione del materiale sanitario;
7)
rilevamento ed annotazione della temperatura, del polso e del respiro;
8)
somministrazione dei medicinali prescritti;
9)
iniezioni ipodermiche ed intramuscolari;
10)
sorveglianza di fleboclisi;
11)
respirazione artificiale, massaggio cardiaco esterno; manovre emostatiche di
emergenza.
Gli
infermieri generici che operano presso istituzioni pubbliche e private sono
inoltre tenuti:
1)
a partecipare alle riunioni periodiche di gruppo per finalità di aggiornamento
professionale e di
organizzazione
del lavoro;
2)
a svolgere tutte le attività necessarie per soddisfare le esigenze psicologiche
del malato e per
mantenere
un clima di buone relazioni umane con i pazienti e con le loro famiglie.