BILANCIO IDRO-ELETTROLITICO

 

 

NOTE DI FISIOPATOLOGIA

 

Nel corpo umano di un adulto, l’acqua rappresenta il 65-70% del peso corporeo, in essa sono disciolti sali minerali, zuccheri e altre sostanze nutritive.  L’acqua presente nell’organismo umano si divide in intracellulare (70%) ed extracellulare (30%), a sua volta ripartita nello spazio tessutale (24%) e nello spazio vascolare (6%).

Per equilibrio idroelettrolitico si intende  la situazione fisiologica  in cui acqua ed elettroliti si mantengono in proporzione costante (omeostasi), quando si ha quindi regolarmente l’eliminazione degli eccessi e la reintegrazione delle  perdite.

L’acqua è il mezzo fondamentale per il metabolismo cellulare e per il trasporto,  dalle altre cellule, di sostanze nutritive, ossigeno e prodotti del metabolismo cellulare e per regolare la temperatura corporea.

L’equilibrio idroelettrolitico viene compromesso quando le perdite superano le assunzioni di liquidi (disidratazione) o viceversa (iperidratazione).

L’acqua viene introdotta nell’organismo attraverso l’assunzione di bevande e di cibi con  l’alimentazione per bocca, a cui si aggiunge l’acqua prodotta per ossidazione attraverso il metabolismo.

L’eliminazione avviene principalmente per via renale attraverso le urine, ma anche per via cutanea (sudorazione), e polmonare, nonché in proporzioni modeste attraverso il tratto gastrointestinale con le feci.

Gli elettroliti sono dei composti che si scindono nell’acqua in particelle, o ioni, dotati di carica elettrica.

Tale carica può essere positiva, quindi si hanno i cationi, o negativa, e si parla di anioni.

Sono cationi il sodio (Na+), il potassio (K+), il calcio (Ca++), il magnesio (Mg++).

Sono invece anioni il cloro (Cl-), il bicarbonato (HCO3-), i fosfati (HPO4--).

La loro concentrazione è indicata in meq/l (milliequivalenti/litro; il milliequivalente è la millesima parte del peso atomico di uno ione, espresso in grammi, diviso per il numero di cariche elettriche presenti nello ione stesso. In tal modo 1 meq contiene sempre lo stesso numero di ioni, indipendentemente dalla sostanza.

Anche gli elettroliti, come l’acqua, hanno un bilancio, che in condizioni fisiologiche normali si chiude in pareggio.

Vengono qui dettagliati gli elettroliti di prevalente interesse clinico:

 

 

 

 

1.      SODIO (Na+)

Il sodio è il catione extracellulare più importante. La sua concentrazione plasmatica  va dai 135 a 145 meq/l, ha notevole importanza per l’equilibrio acido-base. Il sodio non si presenta mai isolato nell’organismo: lo si trova sotto forma di cloruro di sodio più conosciuto come sale da tavola o di bicarbonato.

  

 

2.      POTASSIO (K+)

Il potassio è invece il più importante catione intracellulare. Nelle cellule la sua concentrazione è in media di 150 meq/l, mentre nei liquidi extracellulari la sua concentrazione è di 4-5 meq/l. E’ particolarmente importante per l’efficienza del lavoro del miocardio e nella conduzione degli impulsi nervosi.

 

 

3.      CALCIO (Ca++)

            Il calcio è uno dei minerali più abbondante nel corpo umano, essenziale alla crescita e allo sviluppo. La        

                sua  concentrazione plasmatica va da 8.50 a 10.50 mg/dl di sangue,   circa il 99% del calcio presente  

                nell’organismo è concentrato nei denti e nelle ossa; il resto circola nel sangue, dove ha un ruolo 

                indispensabile   in importanti processi quali la contrazione del cuore e dei muscoli.      

                                                                                                                                                                                                                                             

4.      CLORO (Cl-)

            La sua concentrazione plasmatica va da 96 a110 meq/l,  è una sostanza estremamente   diffusa in natura  

                sotto forma di anioni, cioè di atomi dotati di carica elettrica negativa. Quindi esso è sempre legato a un

                atomo di carica positiva, per esempio di sodio o di potassio, con cui forma dei sali; o di idrogeno, con cui  

                forma l’acido cloridrico. Il cloro costituisce i due terzi degli anioni presenti nel plasma sanguigno, e

                figura in tutti i tessuti del corpo in misura non meno rilevante del sodio. Ne sono ricche anche le cellule

                dello stomaco che fabbricano l’acido cloridrico gastrico.

 

 

PRINCIPALI  PATOLOGIE DELL’EQUILIBRIO ELETTROLITICO,  IDRICO ED ACIDO-BASE 

 

 

·        DISIDRATAZIONE

            E’ la patologia più importante e più frequente. La disidratazione si verifica quando avviene  una perdita di  

                acqua superiore al 6% dei valori normali. 

                I sintomi più importanti sono:                                                                                                        

                la presenza di sete intensa, di cute secca e poco elastica, di labbra screpolate, di oliguria con    

                urine scarse e concentrate ed anche rapida perdita di peso. Generalmente la perdita di acqua

                avviene con perdita di elettroliti.  

 

 

            Si distinguono tre tipi di disidratazione:

 

 

Disidratazione grave: perdita di liquidi  superiore all’8-10% del peso corporeo. I sintomi sono molto gravi. La possibilità di sopravvivenza è intorno al 50%. La reidratazione per via infusionale  è indispensabile.

 

Disidratazione media: perdita di liquidi dal 5% all’8% del peso corporeo. I sintomi non sono  allarmanti come nel primo caso.

 

Disidratazione lieve: perdita di liquidi inferiore al 5% del peso corporeo.

 

 

 

·         IPOPOTASSIEMIA O IPOKALIEMIA

            Il potassio è, come abbiamo precedentemente accennato il più importante catione 

                intracellulare ed è particolarmente importante per l’efficienza del lavoro del miocardio e 

                delle cellule del sistema nervoso. 

                L’ipokaliemia o deficienza di potassio , cioè con valori al di sotto dei 2 meq/l, provoca 

                astenia, aritmie cardiache, depressione; le cause principali sono: effetto di diuretici, squilibri     

                ormonali, vomito e diarrea, traumi , ustioni ed interventi di chirurgia addominale.

            Si  riscontra inoltre in caso di: assunzione di insulina per iniezioni,  

                avvelenamento da bario-leucemia.          

                Comporta inoltre disturbi del ritmo cardiaco, debolezza muscolare,    insufficienza

                Renale e, in casi estremi, persino la morte.

      L’ipopotassiemia può essere corretta con la somministrazione di soluzioni di Potassio

        Cloruro, opportunamente diluite e per infusione lenta.

 

 

 

 

 

·         IPERPOTASSIEMIA O IPERKALIEMIA

                Si ha iperpotassiemia quando la concentrazione sierica di potassio supera i 6 meq/l., l’aumento si riscontra in  

                seguito all’assunzione di preparati sostitutivi del comune sale da cucina, oppure può essere in relazione con una

                cura prolungata a base di penicillina.

Può anche essere conseguenza di una trasfusione di sangue o di una chemioterapia; ma si riscontra inoltre in caso di insufficienza renale acuta e cronica-pielonefrite-leucocitosi-trombocitosi,disidratazione, emorragie del tubo digerente.

            L’iperkaliemia può essere altrettanto grave.

Se i reni sono in buono stato possono filtrare moderate quantità eccessive di potassio, eliminando il sovrappiù attraverso le urine. Ma un eccessivo apporto di potassio può compromettere la funzionalità renale e provocare un’insufficienza a livello delle ghiandole surrenali, sfociando in un arresto cardiaco. Le iperkaliemie non gravi si traducono in alterazioni del ritmo cardiaco, spasmi muscolari e pseudo-paralisi. La terapia consiste nella somministrazione di soluzioni glucosate ipertoniche.

 

 

 

·         IPONATRIEMIA

                L’ iponatriemia o carenza di sodio si ha quando i livelli sierici dello stesso scendono sotto i 125 meq/l, si  

                manifesta con astenia, crampi muscolari, ipotensione.

                Può essere provocata da un eccesso di acqua (iperidratazione).In tal caso non è una perdita di sodio in quanto  

                tutti gli elettroliti sono diluiti.

                L’iponatriemia può invece essere provocata con reale perdita di sodio durante il vomito, nelle diarree

                imponenti, nelle nefropatie e dopo interventi chirurgici di una certa rilevanza.

 

 

 

·        IPOCALCEMIA

                Alterazioni del metabolismo e della fissazione del calcio danno luogo a osteoporosi, e rachitismo, il suo deficit 

                o ipocalcemia provoca inoltre alterazioni della emocoagulazione, dell’eccitabilità del tessuto nervoso e

                muscolare, sino alle convulsioni. Può essere trattato con la somministrazione endovenosa di soluzioni di calcio

                cloruro al 10% molto lentamente.

 

 

 

 

·        IPERCALCEMIA

                Un elevato tasso di calcio nel sangue (ipercalcemia) produce costipazione, inappetenza, nausea, dolori

                addominali e insufficienza renale.

                E’ spesso dovuto a tumori, affezioni renali, sovradosaggio di vitamina D o disturbi ormonali.

 

 

 

 

 

·        ACIDOSI RESPIRATORIA

                Questa sindrome è dovuta ad una riduzione della ventilazione polmonare da insufficiente eliminazione di CO2, 

                che aumenta nella sua concentrazione ematica con conseguente diminuzione del pH (valori normali 7,35-7,45).

                E’ in genere causata da enfisemi, polmoniti e broncopolmoniti, pleuriti o insufficienza cardiaca. La terapia

                consiste nella somministrazione di soluzione di lattato di sodio.

 

 

 

·        ALCALOSI RESPIRATORIA

                E’ la soluzione opposta alla precedente e si verifica per aumentata ventilazione polmonare.La terapia consiste 

                nella somministrazione endovenosa di soluzione fisiologica.

                                                                                                                    

 

 

 

 

 

 

·        ACIDOSI METABOLICA

                Per acidosi metabolica si intende un accumulo nel sangue di corpi che tonici. Essa è provocata da scompensi 

                cardiaci, diabete, digiuno e febbre. Lo stato di acidosi va corretto rapidamente, perché il ritardo può portare    

                all’impossibilità di ovviarvi. La terapia consiste nella somministrazione endovenosa di soluzioni di sodio 

                bicarbonato e di sodio lattato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

·        EDEMA POLMONARE

 

                 L’edema polmonare è la conseguenza di un aumento della pressione venosa polmonare e della infiltrazione di 

                 plasma negli alveoli e nei bronchioli, che provoca insufficienza respiratoria.

                 L’accumulo di liquido produce una sensazione di oppressione al petto e difficoltà respiratoria. L’edema 

                 polmonare presenta diversi gradi di gravità: da una leggera insufficienza respiratoria fino all’arresto  

                 respiratorio.

                 Un forte accumulo di liquidi è particolarmente pericoloso perché provoca mancanza di ossigeno. Pertanto, se la

                 terapia non è tempestiva, l’edema può portare al soffocamento. La causa più frequente dell’edema polmonare è    

                 l’insufficienza cardiaca. Il cuore non riesce più a pompare il sangue, pregiudicando la circolazione generale. Il 

                 paziente colto dall’edema polmonare acuto ha una intensa dispnea inspiratoria ed espiratoria,presenta cianosi   

                 intensa con sudore freddo e respiro rumoroso. L’accesso di edema polmonare ha durata varia, da pochi minuti 

                 ad un’ora, può portare a morte rapida, ma talvolta  regredisce spontaneamente anche senza cura alcuna.

 

 

 

 

 

 

                                                                                               

 

 

                                                                                                   Infermiere Professionale

                                                                                                          Domenico Spanò