LE ULTIME NEWS ( 7 News) Edizione 9 - 12 - 2002 News 1 La Costituente Nazionale Partito Socialista Riformista Pse si è posta un obbiettivo politico di estrema importanza e di enorme valore culturale nel voler rendere protagonista del futuro dell'Italia una grande forza Socialista. Questo impegno è dovere di tutti i Socialisti ed in particolare delle nuove generazioni. La Costituente ha organizzato e sta organizzando decine di iniziative e anche attraverso " Domani Socialista ", ma per poter continuare a contribuire al raggiungimento del fine sopra indicato ha bisogno di un aiuto da parte di tutti. Sicuramente questo aiuto arriverà, come nella nostra storia è sempre arrivato dai veri Socialisti. Non conta la quantità ma il gesto e di questo ve ne siamo già da ora riconoscenti. Nelle prossime edizioni indicheremo i nominativi di tutti coloro che avranno sottoscritto un loro contributo. Conto Corrente Postale : 20 06 33 35 Causale : Sottoscrizione per un futuro Socialista News 2 La Costituente sta organizzando un grandissimo seminario Nazionale, nelle prossime edizione verranno comunicate notizie più dettagliate. News 3 Un nuovo quotidiano " La Gazzetta Politica " E' stato presentato Giovedì 28 novembre, presso Circolo della Stampa a Milano. Un giornale per un' intera civiltà Socialista, queste le parole di Signorile. In una sala stracolma, dove molti erano i visi noti ( Tognoli, Aniasi, Artali, Biscardini ) e centinaia i socialisti, ha presentato il nuovo quotidiano Claudio Signorile che ne è il Direttore e a seguito si sono susseguiti gli interventi di Chiara Beria d'Argentine, Paolo Mieli e Renato Mannheimer. Per la Costituente era presente Daniele Delbene. Segue la premessa pubblicata sulla prima edizione : " Per un nuovo giornale è difficile non fare promesse. È più realistico parlare di intenzioni per La Gazzetta Politica, e spiegare le sue motivazioni. La Gazzetta Politica vuole essere un giornale da leggere, costruito intorno ai testi, con una grafica che sollecita ed accompagna la lettura. Un giornale dove la notizia, principio essenziale di ogni percorso giornalistico, è il chiodo al quale appendere l'abito dell'informazione e della critica. Vuole essere un giornale laico: cioè non segnato dall'obbligo della appartenenza, né politica né religiosa, ed apertamente antagonista nei confronti di ogni tipo di fondamentalismo, vecchio e nuovo. Vuole essere un giornale legato ai contenuti ed ai programmi; se il riformismo non è una corrente politica ma una cultura di governo della società e delle istituzioni, questa cultura forte è l'aria che questo giornale respira. In conseguenza, nella dialettica costante in democrazia fra maggioranza ed opposizione, La Gazzetta Politica porterà la sua attenzione su tutto quanto sia concreto: proposte di programma espresse dall'opposizione ed azioni di riforma avanzate dal governo. Non un giornale politico quindi, ma un giornale che scrive di politica e sulla politica, nella piena consapevolezza di andare contro tendenza. L'ondata di antipolitica che ha attraversato le società europee, ed in particolare quella italiana, negli ultimi anni, ha favorito sia la destra che la sinistra sul piano elettorale, a scapito del centro; ma anche ha modificato strutture concettuali, ordine di valori, intensità programmatica, metodi di lotta politica. È cresciuta, nella destra e nella sinistra, l'idea infantile che gli interessi primari possano produrre soluzioni per i complessi problemi del vivere sociale; che la democrazia diretta fosse un rapporto primitivo fra le pulsioni particolari e gli egoismi di settore con la capacità di poterli rappresentare e realizzare; che il filtro della ragione, capace di esprimere un progetto complesso, nel tempo e nei protagonisti, fosse in realtà la mascheratura intellettuale della mediazione e del compromesso. Dopo anni sufficienti a degradare un patrimonio di cultura e di programmi, che nella democrazia italiana aveva costituito, pur con i suoi limiti ed errori, una base formidabile di stabilità e di maturità (in condizioni internazionali ed interne difficilissime), torna con forza crescente la domanda di "politica". Cioè di una lettura dei fatti storici ispirata agli interessi civili, al pubblico bene; nella capacità di raccogliere, nei progetti di comune interesse, la umana ricerca di maggiore benessere. L'uomo "economico" sembrava aver prevalso definitivamente sull'uomo "politico". La chiave di lettura della storia, era nel "privato" come scelta risolutiva e determinante; il pubblico veniva di fatto emarginato. L'idea di poter gestire i pubblici interessi con la logica ed i metodi propri della vita domestica, era diventata una parola d'ordine alla quale era facile assai rispondere con la banale semplicità dell'imitazione del capo. Oggi, sta tornando il primato della politica, come fattore che determina il corso degli avvenimenti, e nel quale si misurano prospettive diverse e contrastanti, destinate a orientare grandi e piccoli problemi del nostro tempo. La Gazzetta Politica nasce anche per questo". Per ulteriori informazioni www.gazzettapolitica.it
News 6 DAL
"GIORNALE DI SICILIA" LE ELEZIONI
ALL'UNIVERSITÀ LE SCELTE DEI RIFORMISTI News 7 "Un futuro socialista anche per Crema e la Lombardia" "Dopo la manifestazione di Siena a Crema e nel territorio cremasco, numerose sono state le adesioni di giovani di tutti i ceti sociali al Comitato per la Costituente del Partito Socialista Riformista-P.S.E.. I tempi sembrano ormai maturi affinché si crei un grande movimento politico che si ispiri ai valori del socialismo liberale e riformista anche nel territorio cremasco. Nei prossimi mesi organizzeremo un serie di iniziative in tutta la Lombardia. Anche il "Progetto Formica" è stato accolto con vivo interesse anche dai militanti socialisti cremaschi di vecchia data, non solo dai compagni dello S.D.I., ma anche dal Nuovo P.S.I. cittadino. Come responsabile locale per la Costituente, ritengo assolutamente necessario che si prenda in considerazione il modello socialdemocratico danese e svedese, ma anche il neolaburismo britannico come punti forti di riferimento per far sì che non solo a livello nazionale, ma anche in Lombardia, nasca la sinistra gradualista del futuro che tutti ardentemente desideriamo". Nicola Fontanella - Responsabile Costituente Crema -Lombardia I CONTRIBUTI DEI LETTORI ( 6 ) Riceviamo & Pubblichiamo Contributo 1 In Puglia la Costituene contribuisce a un grande progetto . Il giorno 25 novembre in Lecce e' nata l'associazione politica laica socialista hanno partecipato il consigliere regionale Vittorio poti' il presidente del consiglio della provincia di Lecce Antonio marra ex l'on. Biagio marzo ex on. Damiano poti' e tanti amministratori locali e tanti socialisti che dopo tanto hanno partecipato con un entusiasmo più ricco. Ilmessaggio, e' stato chiaro e cioè quello di ricompattare tutto il popolo socialista come del resto ha promosso formica.Ho voluto puntualizzare quello che e' stato il nostro sacrificio fin dal luglio 2001 le idee i progetti che abbiamo portato in giro per il nostro paese e che sposati con quelli di formica stanno producendo di giorno in giorno quell'entusiasmo di cui il socialismo ed i socialisti rappresentano. Dopo dieci anni e più, di pausa riflessiva come formica la definisce, noi siamo ritornati per dare al nostro paese quello di cui ha bisogno "una guida" per un futuro migliore. Carmine Conte - Responsabile Reg. Cost.Part. Socialista Riormista Puglia
Contributo 2 Ci vogliono i Giovani Ripartire dalla base, Boselli, De Michelis ecc.. non riusciranno mai.... PROVOCAZIONE O REALTA' ? Cari compagni, sono un giovane socialista che da molti anni, figlio di socialisti,cerco di contribuire al fine di costruire una forza Socialista. Non sono un nostalgico e tantomeno un sognatore, sono un giovane che finita la scuola si trova davanti a un mondo del lavoro sempre più difficile e precario che deve costruirsi piano piano una famiglia e una vita in una società sempre più veloce nella quale il più debole e chi non ha grandi fortune resta veramene indietro. I sindacati non hanno più sindacalisti e restano associzioni di semplici funzionari o burocrati ( non perchè vogliono esserlo, ma perchè non ne sono più capaci ), i politici si perdono nei meandri dei convegni, delle sale romane convinti che la politica sia solamente il desiderio del potere, e la ricerca di nuove formule per vincere ( si crede che vincere sia sommare il piu sommabile ). Tutti però sono bravi, guai a chi osa bisbigliare e quando le persone attorno fanno per dire la loro o quantaltro si vedono gli occhi di chi dice poveretto questo io ho altro a cui pensare, come fa a non rendersi conto che dice cose scontate... E intanto la società cammina, l'economia e gli interessi diventano il non solo il motore, ma anche il volante del mondo. Forse si è un po tutti troppo modesti per non dire mai che non è la politica la causa dei mali ( anzi... ), ma la mancanza di politici. Negli anni passati il politico si formava come il sindacalista nelle fabbriche, nei paesi o nelle associazioni cittadine a contatto con la realtà, forse il problema è che questa classe dirigente si è formata nei salotti o negli uffici dei partiti. Il mondo è fuori , la politica è furi , nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle stazioni, nelle piazze ..... Io sono convinto che solamente un forza politica ricca di contenuti e valori socialisti e laici può prendere in mano il volante dell'Italia e del mondo per rispondere agli interessi della popolazione creando un giusto equilibrio sociale. Per poter gurdare al mondo bisogna guardare prima in casa nostra e purtroppo una forza socialista in Italia non esiste, esistono solo alcuni movimenti che rivendicando ( giustamente ) una storia mantengono dei micro cosmi che gli garantiscono di potersi definere segretari ( segretari di cosa ? ) e gli consentono di mantenere un posto in parlmento ( per cosa fae ? ). Nessuno di tutti questi ha mai in questi anni dopo la fine del Psi provato a fare politica e lo dimostrano i risultati elettorali. Li vediamo in tv parlare agli Italiani del passato, di tattiche e cose aldifuori dei bisogni comuni. Ho cercato in questi anni di sperare, di dare il mio piccolo contributo ma purtroppo sono giunto alla conclusione che il socialismo non sarà mai rilanciato fino a quando a rapresentarlo ci saranno queste persone e mi sono invece convinto che lo vedremo, se continuiamo così, MORIRE magari regalandolo per qualche squallida operazione elettorale o venduto in cambio di qualche rappresentatività in più ! Non volevo essere deprimente ma penso che questo mio pensiero anche se esposto sicuramente male ( non come le belle relazioni dei grandi collonelli ) sia comune a migliaia di socialisti. Lascio a voi commentare il mio titolo ..... PROVOCAZIONE O REALTA' ..... Roberspierre B. Contributo 3 Caro Direttore, Per un progetto che ha come fine la realizzazione di un soggetto socialista riformista vediamo impegnati veterani della Politica come lOn. Rino Formica, ieri sera (30 u.s.) a Bari si è svolto un incontro dove le numerosissime presenze testimoniavano voglia di cambiamento, necessità di vero Riformismo e dove si è costituita una "Associazione per una politica laica e socialista". Si è assistito, dopo molto tempo, ad un serio ed appassionato dibattito, soprattutto ad una analisi realistica dei tempi che vede la politica di sinistra in crisi, incapace di ritrovare quella forza riformista che un tempo consentì il raggiungimento di importanti conquiste sociali. Sono tempi che vedono il termine Riformismo, da tante parti, usato come una marca di dentifricio o di una saponetta, ma cosa è il Socialismo Riformista? In una mia opinione, pubblicata il 5 luglio u.s., dal titolo " Socialismo Riformista Cercasi" ho scritto: " a mio parere il Socialismo è ogni qual volta un uomo, una donna o un giovane sente la responsabilità e la solidarietà verso un altro essere e il suo ambiente e spende tutto se stesso per garantire nei fatti una vita degna di essere vissuta" . E, questo, un concetto allapparenza molto semplice ma noi tutti sappiamo bene e siamo consapevoli della drammaticità in cui tutto il mondo vive loggi, un oggi dove ognuno di noi è spettatore impotente dinanzi, credo, alla peggiore delle mattanze umane, sia fisiche, sia morali. E un concetto, il mio, da un lato sbandierato da molti, da una società, però, ipocrita e bugiarda, dallaltro definito con termini tanto di moda: demagogia, idealista, utopia. E vero, anche, che tutta la storia delluomo è stata caratterizzata dalla violenza, dalle ingiustizie, dai soprusi, per motivi etnici, territoriali, religiosi e quantaltro, in ogni modo alla base cè sempre stata, come causa, la soprafazione, la prevaricazione di un essere verso un altro essere o di un popolo verso un altro popolo. La differenza oggi, però, è sostanziale, a mio parere, iniziamo con il dire che, prima, non esistevano i mezzi e gli strumenti sia conoscitivi sia offensivi del presente, non cera un mondo rimpicciolito dalle sempre più facilitate vie di comunicazione, comunicazione, però, che se da un lato ha o appare che abbia realizzato comodità e progresso, almeno per una parte del pianeta, dallaltra è una comunicazione, paradossalmente, senza dialogo o almeno di dialogo sicuramente incentrato più in senso distruttivo che creativo, e poi, prima, non cera stato ancora il Socialismo Riformista.Quel Socialismo Riformista che non è stato solo portatore dinnovazione tecnologica, di benessere, ma aveva tracciato una strada, ponendo luomo al centro dellazione politica quale soggetto principale, con una politica per la difesa dei diritti umani, una strada per la solidarietà e la giustizia. Ecco la necessità di ricordare la storia, che certamente non può appagare le nuove generazioni e nemmeno le vecchie, ma che serve a far riflettere, perché è la mancanza di memoria, le grandi lacune che generano i mostri, gli orrori del presente e rendono oscuro il futuro. Un Riformismo correttore democratico, proteso a ridimensionare sempre più una mentalità vecchia, arcaica, intrisa dingiusta egemonia politica, economica, sociale. Un Riformismo dove la tolleranza diveniva rispetto verso le diversità, che è ben altra cosa della tolleranza, un socialismo pluralista e soprattutto un socialismo proteso a cambiare un mondo ingiusto in un mondo migliore, considerando, anche, la possibilità della realizzazione delle utopie. E dutopie quel Socialismo ne realizzò parecchie, si pensi a cosa era la vita di tanti uomini, di donne e di giovani prima del suo avvento.Quel socialismo Riformista aveva tracciato una strada, se non per giungere ad un mondo perfetto, poiché la perfezione non sarà mai, ma almeno per avvicinarsi il più possibile, per bandire gli orrori. Quindi un riformismo la cui strada tracciata portava sempre più verso la difesa, una difesa massiccia dei diritti umani, alla difesa del suo ambiente, alla difesa del rispetto per la vita, alla difesa responsabile della dignità umana. Quella strada, però, forse per eventi ingestibili e perversi o per scelte sicuramente sbagliate, indotte sicuramente da vecchie mentalità fino allora combattute, di quelle mentalità che io definisco burqa mentali, fu perduta e ritornò legemonia politica, economica, sociale, in forme diverse, ma ritornò, parandosi dietro false democrazie, false libertà, per interesse di pochi, facendo precipitare lumanità nellattuale dramma di una mattanza senza precedenti. Terreno fertile per far fiorire i fanatismi, figli della disperazione e dellingiustizia, per favorire le manipolazioni mentali figlie del consumismo sfrenato, divoratore di cervelli imbevuti sempre più di valori effimeri, causa dellattuale disumanizzazione, di un mondo sempre più falso e di una vita sempre meno degna dessere vissuta. Quella strada perduta è la causa fondamentale dellumanità al cappio di quel filo gestito sempre più, comè mia consuetudine definire, da "quattro ometti" a scapito della maggior parte della popolazione mondiale e che ha ridotto lo stesso personale politico in uno sterile appiattimento, ecco, è per questo che ha senso quando scrivo che oggi non si può più parlare di lotta fra classi ma di lotta nella unitarietà del pensiero socialista riformista, che è quello che sposta laccento dai bisogni ai diritti. Per dire no alle guerre di mercato, per dire no ai falsi aiuti umanitari o ai falsi umanitari, colossale affare internazionale, come evidenziato dalla trasmissione reporter in onda su Rai tre il 22 ottobre u.s. alle 21,00, per dire no ai falsi "solidali" sostenitori di questue-elemosine ipocrite, che non rende onore a chi le fa ed umilia chi le riceve, e non, invece, sostenitori della difesa e rivendicazione dei diritti sacrosanti e democratici. Una lotta, quindi, verso ciò che io definisco catena di santantonio dellaffare faccendiero e arruffone, e come scrissi nella mia opinione del 5 luglio u.s."..una lotta verso la classe del potere capitalistico che non si rappresenta più in un padrone o in tanti piccoli padroni ma è rappresentato dalle multinazionali in mano ai quattro ometti che decidono sul destino di interi popoli e del mondo intero". Un filo spinato in mano al trionfo del mercato che sta strozzando il mondo, di un mercato globalizzato senza regole, senza i diritti globalizzati, e senza remore ma soprattutto senza speranze e senza orizzonti per milioni di italiani e miliardi di esseri umani e forse, dopo l11 settembre, anzi senza forse, anche per chi gestisce il filo di questa matassa ingarbugliata allapparenza senza bandolo. Qualcuno ha detto: " finché ci sarà sempre un uomo che avrà compassione di un altro uomo esisterà il Socialismo, il vero socialismo. Ieri sera, allincontro che si è tenuto a Bari, chi era presente lo era, con la consapevolezza, con una responsabile consapevolezza che non è più tempo di esserlo per ricerca di un "posto al sole", non lo consentono i fatti , tremendi fatti testardi che ci pongono dinanzi ad un'intera umanità drammaticamente sofferente, non lo consente la nostra coscienza di uomini nella responsabile consapevolezza che è dobbligo, è dovere ritrovare quella strada perduta, poiché il pericolo non è per i nostri nipoti o pronipoti, ma è in un presente impossibile e in un futuro prossimo oscuro, molto prossimo che appartiene a noi stessi , ai nostri figli e soprattutto non lo consente la dignità di definirci uomini. E mia convinzione e di tutti i veri riformisti, quindi, che il bandolo di questa intrigata matassa lo si può ritrovare solo attraverso una politica di vero socialismo e di vero riformismo che non sia e che sicuramente non è quando si blocca la Camera o il Senato per cambiare una legge per il falso in bilancio o una Cirami, tralasciando fatti prioritari, ma lo si attua dando " dignità, moralità e onore alla "professione" della Politica,troppo spesso ridotta a mera occupazione del potere " mettendosi sempre al servizio di valori, tanto sbandierati ma nei risultati dei fatti tanto calpestati, che hanno il nome di libertà, giustizia solidarietà e tutto ciò lo si può, lo si deve fare realizzando un forte soggetto politico organizzato in Italia, in Europa, nel mondo e che non sia la somma di piccole o grandi percentuali numeriche ma, ribadisco, lunione di coscienze socialiste, di vere coscienze socialiste riformista per far sì che quellidea che non vuol morire, quella bella idea Socialista, non sia più solo un astratto ma la realtà dei socialisti, dei veri riformisti, nella consapevolezza che gli orizzonti futuri sono in unattenta lettura del presente, in un giusto giudizio del passato nonché in una forte e saggia volontà, determinata, necessaria, immediata, responsabile. Questo è il pensiero di chi, come me piccolissimo frammento della società civile socialista, ha partecipato il 30 u.s. a Bari dove ha visto costituita unassociazione federativa ed altre si costituiranno nel resto del Paese per poi convergere in una nazionale per la costituzione di un grande soggetto riformista proteso alla difesa della dignità umana, sostenendo chiunque voglia lavorare per dare certezze, giustizia, solidarietà e forme nuove di convivenza civile, ma, per cortesia, diffidiamo dalle imitazioni. Anna Prato - Responsabile per Lecce Contributo 4 Medioriente/psi/italia: coerenza e dignità La rovina del
p.s.i. (per intenderci quello fondato da costa nel 1892 e
scioltosi come neve al sole nel 1992) non sono state le
note vicende di tangentopoli....il tumore maligno che si
è sviluppato al suo interno ed ha ucciso il psi è dato
dalla "moltitudine" di "cortigiani"
alla corte di bettino che hanno via via sostituito le
cellule sane rappresentate dai veri militanti socialisti. Contributo 5 Cari compagni, vi porgo un mio contributo per guardare avanti : moderni megatrends. Sarlo Ignazio ( Portici ) - Responsabile Campania Contributo 6 Cari compagni, vivo all'estero da 47 anni, sono
sempre stato un socialista dall'inizio 1960, ultimamente
abbiamo dato vita ad un sito chiamato AVANTI EUROPA. In
questo modesto sito si possono leggere articoli in varie
lingue ed in particolare in Francese. Gli argomenti
trattati riguardano soprattutto l'Europa e il suo
avvenire.
AIUTO ! - UNO SPAZIO PER CHI HA BISOGNO Mi
chiamo Daniele Brandani e ho una figlia di 2
Nella prossima edizione saranno pubblicati i nuovi contributi dei lettori. Chiunque volesse inviare un proprio contributo potrà farlo scrivendo a : domanisocialista@libero.it CAUSALE : CONTRIBUTO ALLA DISCUSSIONE Ricordiamo a chiunque volesse che è possibile stampare questa edizione di Domani Socialista per distribuirla nel proprio ambito territoriale. Domani Socialista : L'informazione della Sinistra Laico Socialista Riformista a cura della Costituente Nazionale Partito Socialista Riformista PSE www.domanisocialista.ion.it
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A cura della Costituente Nazionale Pse : www.socialisti.info