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ciao Marco, il titolo del libro non lo so. perche' me ne hanno
accennato degli antonesi, credo sia uno di seravezza o pietrasanta,
organizzato da bertilorenzi so che ce la Cordoni e altri spero sia
interessante...... per quanto riguarda l Armaninini un buco nell
acqua non si ricorda nulla dei tornantini e nemmeno di che cosa avesse
scritto a riguardo, non ha piu' nemmeno la relazione (anzi mi ha
esortato per cosi dire se magari riuscissi ha trovarla )capiiii..!!!!...
x BERGAME per quanto riguarda l episodio di Marchini e
la bomba ,sembra da testimonianze di, Giuseppini di Antona e Mario
Canti di resceto era uno dei seccorritori che sono andati a
prenderlo,loro dicono che e' successo una una cinquantina di metri
appena dopo il passo dove ce la lapide scendendo verso campiglia poi
sulla cartina lo vedremo fatemi sapere
luogo e ora di domenica ciao Fabbrì
Enzo mi spiace , spero ci sarà un'altra occasione per conoscerci.
Come
luogo di ritrovo nel pomeriggio preferisco evitare l'albergo perché
ogni cinque minuti ci sarebbe qualcuno a chiedermi qualcosa. Poi la
domenica pomeriggio è impossibile trovare un parcheggio perché ci sono i
pendolari della spiaggia che vengono a parcheggiare lì perché è gratis.
Che ne direste di trovarsi all'Esselunga di Lido di Camaiore
(via Aurelia angolo viale Kennedy). Lì vicino c'è anche l'ospedale
della Versilia … potrebbe far comodo caso mai il dibattito si facesse
animato e i medici presenti non fossero più in grado di intervenire
Il
punto di ritrovo potrebbe essere nei pressi del chiosco dei giornali su
viale Kennedy. Lì intorno ci sono sempre posti auto liberi non a
pagamento. Poi lì in base al numero effettivo dei presenti decidiamo la
location per la … merenda. Che potrebbe essere il parco lì vicino o
uno dei bar nella zona, es. quello della Misericordia di Lido di
Camaiore che è a 500mt.
In alternativa, per me va bene anche qualcosa a Marina di Pietrasanta nei pressi della pizzeria dove si andrebbe a cena.
Come orario le 17 per me vanno bene .
x
Fabri: il tuo contributo è utilissimo, le testimonianze che mettono
dei punti fermi e tolgono ambiguità son sempre oro che cola, anche se
cozzano con le nostre convinzioni. Nella ricostruzione della via della
libertà veramente pochi sono i punti fermi e cominciare a porne qualcuno
aiuta a mettere le altre tessere al loro posto. Le testimonianze
comunque devono esser raccolte, vagliate e confrontate, Bisogna sempre
chiedersi se le cose che uno racconta le sa di prima mano o per sentito
dire. In questo caso si tratta di persone che hanno vissuto i fatti, ma
quel "sembra" non ho capito a cosa si riferisce: hai parlato
direttamente con loro o con qualcuno che riporta cose sentite dire da
loro ? in generale i "si dice" e i "sembra" sarebbe preferibile
lasciarli a bordo campo o utilizzarli solo in casi estremi
Per
quanto riguarda la Armanini , più che chiarimenti sui "tornantini"
sarebbe interessante chiederle notizie sulle sue fonti: da chi e da cosa
ha ricavato la descrizione del passaggio organizzato del fronte ? Lei
probabilmente dei tornantini non sa nulla. Ma da chi ha avuto queste
notizie dovrebbe ricordarlo.
il ritrovo che dice Bergame esselunga di lido per me va bene
.pure l orario ....per quanto riguarda le testimonianze che ho raccolto,
provengono da personaggi che l hanno vissuta in prima persona,
Giuseppini di antona faceva il portatore di zaini, il Mario Conti di
resceto era nella compagnia di Vinci quando scoppio' la mina e portarono
i feriti ad antona per poi riorganizzare nel giorno dopo il recupero
del Marchini, quindi e' un personaggio chiave ....non riesco a postare
le foto se vai nel tuo profilo fb Bergame ti ho inviato una foto di una
vecchia cartina ritrovata dentro la postazione partigiana di porneta,
dagli un occhiata, e' tracciato, non so da chi ,un sentiero
significativo.... ciao a domenica..Fabbrì
Per quanto riguarda il costone, Luca, non
credo che quello che ho risalito coincida con il tuo. In quel punto non
ho notato scope né tracce di fornaci; io però l'ho salito dal lato che
mi è parso più abbordabile (quello verso sud). Però anche per questo, se
ci confrontiamo sulla carta penso che capiamo subito ciò di cui stiamo
parlando. Marco o
Marco, stamani prestissimo, ero già a Tecchia alle cinque, ho rifatto
un giro da quelle parti, per chiarirmi e per chiarire cose che ho
buttato lì a suo tempo sul <se non ricordo male, mi sembra che...> eppure
mi sembrava che la traccia che avevo indicato in qualche modo era
un'alternativa più che valida al 188bis, provenendo dalle case basse di
Campiglia e traversando sotto il costone di quello che mi convinco
sempre più sia il Fondone. a proposito prima sono andato a cercare
ancora più in fondo, scendendo sotto le <case dei pastori> nella
sottostante selve di castagni secolari fino alle falesie: interessante
un'ampia grotta con perimetro murato a secco, purtroppo le foto sono da
buttare perché era ancora troppo buio. tornato su e sceso il costone
del probabile Fondone, non ho trovato la fornace della calce, che chissà
forse era invece in Porneta all'ingresso della selve di Campiglia, ma
in compenso nonostante l'abbondanza stagionale della vegetazione ho
ritrovato con facilità, risalendo il Fosso del Pozzone, l'accesso al
viottolo di cui parlavo: occorre risalire il fosso tra muretti per
castagni fino a che si trova l'acqua e la risalita pare finita lì,
senonché una traccia ben visibile risale ancora un po' sull'altro fianco
del canale e a un grosso frasso sbilenco risale la costa, solo per
pochi metri apparentemente imboscata di felci e sciepalone strisciante,
ma ben definita e addirittura scalinata sembrerebbe nel primo tratto.
dopodiché prosegue sempre ben definita ma imboscata di scope e paleo e
piante più grandi, con andamento zigzagante tra i due canaletti sui
lati, fino a uscire sul 188bis dove questo finisce il traverso e fa un
paio di tornanti, in prossimità di un castagno e dei segni rossi e
nastri ormai sbiaditi di Pisanino, e con tanta naturalità che pare il
188bis una derivazione. e infatti scendendo su quello mi sono
confermato nell'idea che quel tratto in prossimità dell'attraversamento
del Pozzone è davvero problematico per franosità, passaggi problematici
su roccia in caso di bagnato/ghiaccio e vegetazione persistente che
richiede una manutenzione costante: mentre la traccia nella costa di cui
parlo taglia fuori proprio quella parte problematica del 188bis e senza
alcuna manutenzione, a parte quella delle capre, è ancora percorribile
dopo chissà quanti anni, ovviamente un colpetto alle scope gli va dato. e
intanto la vegetazione di scope offre una ottima sicurezza e un aiuto
costante, come poteva essere in tempi di guerra per la salita e la
discesa anche in presenza di neve e ghiaccio. praticamente quando la
risalii nel 2009, che dovetti rigirarmi per ragioni di tempo, mancavano
solo pochi metri all'innesto nel 188bis, che credevo essere in realtà
più alto e un pelino più avanzato, innesto che Pisanino a spregio ha
imbrattato coi cadaveri delle scope che ha levato di torno dal suo
188bis...nelle foto l'accesso al viottolo di costa dal <Fondone>,
per il castagneto, l'attarversamento del canale nel punto in cui compare
l'acqua, il frasso sbilenco, un tratto del viottolo e l'innesto nel
188bis in corrispondenza di un castagno coi segni di Pisanino, poi
ripreso con vista verso il Fondone. vediamo se domani ad Antona salta fuori qualcosa di questo Fondone, occhei Fabri? ciao Luca