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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/13 14:45 By: guido Status: Utente  
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Posts: 807
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plinio scritto:
guido scritto:
ammzza...e quanto avete scritto? mi prenderò un giorno di ferie per leggere sto topic...e dirò la mia....

cmq molto interessante, ma dove voglio andare io....a vedere un'ultima volta prima di chiudere tutto.....vedo che tutti quanti acqua...acqua... nessuno ci va vicino....
Attento a Cannare ....sennò ce nè anche per te!!! ....si risveglierebbe dal Torpore anche il Mitico EVARISTO


hai ragione....sto pensando troppo alle prese e a qualcos'altro.... mo' vi farò sapè....
Guido
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/13 17:39 By: dok Status: Utente  
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Posts: 6
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Re: Ciao Bergame, ti confermo che il tornantone è dove dici tu; noi abbandonammo lì il sentiero Fanfani che anzi ci sembrava finire e discendemmo nel fosso. Ti volevo chiedere a questo proposito dov'è che il sentiero Fanfani termina di preciso e dove sono (sulla carta) la costola rocciosa delle querce annerite e il crinale della grossa fania e delle conifere. Credo comunque di averlo capito, è solo per esserne sicuro. Il sentiero che scende dal passo della Focoraccia è ovviamente quello rosa, no? E il canale dove pisanino ha messo gli ometti è quello che scende verso la traccia verde e il tornantone, giusto?
Se è così, nonostante che il sentiero Fanfani sia senza dubbio più recente, si potrebbe proporre la risistemazione e segnalazione di entrambi i rami; comunque anche secondo me, a questo punto, il valico principale era quello del Piton di mezzo. Grazie, a proposito, per i documenti postati. Chiederei anche agli altri cosa ne pensano, Guido compreso (è un po' che non interviene) per vedere di definire un progetto e presentarlo magari contestualmente con quello che vogliamo mettere a punto con Angelo Nerli verso l'Altissimo.

o Marco, un zanese ti direbbe che la via Fanfani termina <A' Motori>. infatti, nel punto in cui questa intercetta la borra delle greppie, sono ancora ben visibili i resti delle lamiere arrugginite della baracca dei compressori e degli attrezzi utilizzati per la costruzione della via.
altro che sentiero, questa doveva essere una strada carrozzabile, che secondo alcune voci (parlo di voci, non ancora di documentazione) sarebbe dovuta proseguire, dall'ormai famoso tornante, in direzione di passo della Focoraccia Nord per poi scendere nel massese. per non dirne che una.
e tornando al tornante, più precisamente all'attacco del canaletto al tornante, permettimi di esprimere alcune considerazioni, visto che suggerisci di proporre anche quel percorso per una <risistemazione>.
io non mi sento di escludere del tutto il suo interesse in relazione alle vie del fronte, ma ci sono delle pesanti ipoteche in proposito:

1) lì non c'è nulla da ri-sistemare, perché probabilmente non c'è mai stato nulla, quello è un percorso utilizzato da capre e cinghiali per scendere (e in scivolata!) nel Canal dal Prado ed era (prima che divenisse parco) sulla linea delle poste al cinghiale, di cui si trova ancora qualche traccia sotto, nel canale (cordino fisso tra l'altro). ho l'impressione, potrei sbagliarmi, che si sia un po' assolutizzata la dritta di qualche cacciatore che spiegava le scorciatoie per la <Serra dei Pradetti> e l'<Aiola>, così come le hanno conosciute i cacciatori di questa generazione post-Fanfani. infatti:

2) la via Fanfani all'epoca della guerra non c'era ancora, quindi resta da spiegare che ci andasse a fare lì la gente, tantopiù che a due passi c'erano percorsi di gran lunga migliori, più diretti e altrettanto <protetti> (eppure si sa che qualcuno lì c'è finito, ma sono i casi che confermano la regola).

3) tu dirai: se non c'era la Fanfani c'era il <Viarello del Prato>. a parte che mi immagino la scena: tra gli sfollati un signore distinto e acculturato e semiscalzo che garbatamente interroga il partigiano di pattuglia incontrato sulla via: <mi scusi buon uomo, è cotesto lo antiquo Viarello del Prato? sa, facevo giustappunto du' Passi, e mi chiedevo se cotesta fosse la retta via!> e il partigiano che ni risponde: <o quell'omo, vivaddio, e sete fortunato che sono acculturato anch'io, per il Viarello che cercate, indietro ritornate e un altro Passo fate, quello de'Gaglini, ma attento agli alpini!>
a parte la sorprendente precisione per quanto riguarda non solo i rilievi principali, ma anche i dettagli di interesse, forse ci si può permettere di dubitare della precisione topografica delle mappe del catasto lorenese per quanto riguarda zone e dettagli che non fossero di diretto interesse catastale. i rilievi di interesse erano quelli delle proprietà e strade private e vicinali di cui sono disseminate le contrade dei zanesi solitamente fino a una certa quota, non pensi che nella fascia ulteriore di <terra di nessuno> anche l'accuratezza dei rilievi venisse meno e si ovviasse con uno schizzo più o meno fedele e per deduzioni? questo per dire che sovrapporre le mappe a livelli per confrontarle come permette di fare anche l'eccezionale progetto CaStoRe forse non è lo strumento più adeguato nello specifico.
detto questo ho piuttosto l'impressione (ma mi posso sbagliare) che il tracciato dell'antico Viarello del Prato coincidesse, nel tratto sopra la Fanfani, con quel tratto individuato anche da Ponticelli, con la differenza che questo poco sotto il secondo troncone della Fanfani, dove la traccia evidente sembra finire, probabilmente piegava a sinistra, mantenedosi parallelo sotto la Fanfani in direzione tornante. questo attualmente poco raccomandabile percorso, che va a risbucare sulla Fanfani subito dopo il tornante in prossimità di un curioso troncone di muro a secco sottostrada, giustificherebbe l'ampia curva del Viarello verso la Focoraccia e l'innesto del Viarello dell'Aiola, per poi tornare a puntare in direzione Greppia. ma questa direi che diventa archeologia perché finora non ho sentito parlare di vie praticate nel periodo bellico corrispondenti a queste ipotesi. inoltre per dirne una lo spezzone di Ponticelli, per intenderci, potrebbe anche essere semplicemente la via di servizio ad una teleferica che si trovava poco sopra l'innesto di questo nella via Fanfani, ci sono ancora i resti della puleggia, qualche ferro e il terrapieno murato a secco. quei fili elicoidali di cui si chiede Bergame, che ha trovato risalendo la borra delle greppie, ma che sono ovunque per quei boschi, sono proprio le tracce di quella che era una delle attività in cui eccelleva il talento ingegneristico dei zanesi, il trasporto di materiali da e per luoghi impervi tramite teleferiche.

4) anche ammesso che venisse utilizzato per intero quel viadotto naturale (il canaletto del tornante fino giù al canale), il problema si porrebbe a valle, e il discorso vale anche per il tuo percorso (e di Fiorenzo) nel ramo destro del Canal dal Prado (è stata anche una delle mie prime uscite, con la sola piccola differenza che arrivato al colletto di noccioli sotto l'Aiola mi ero tenuto sulla dx orografica riprendendo così l'altro sentiero sui fianchi del Focoraccia).
in entrambi i casi infatti ti vieni a trovare nel Canal Dal Prado sotto il tornante della Fanfani. di qui, scendere in invernale nel canale fino al Serra lasciamolo agli appassionati di torrentismo, l'unica alternativa valida per un passaggio di persone in condizioni e con equipaggiamento precari significava alzarsi sul Colle della Perlettaia, esponendosi eccessivamente alla vista e al tiro dall'Altissimo-Cervaiole e, come diceva Sciamino, <senza un sentiero visivo>. Sciamino nel suo diario imputa questi fatti alla presenza di guide non autorizzate dai partigiani di Antona, che per non farsi scoprire portavano la gente su percorsi e in orari differenti da quelli delle guide autorizzate e abbandonandoli anche troppo presto facevano sì che questi finissero in zone poco o per nulla praticabili, e comunque ad alto rischio. una di queste pare essere proprio quella in cui convergono la discesa diretta dal passo Focoraccia nel ramo destro e il canaletto al tornante della Fanfani, che, e concludo, secondo me (e non solo) sono più di interesse venatorio che storico.

sarebbe senz'altro più opportuno considerare, in vista di un progetto di segnalazione e ripristino, uno degli attacchi più avanzati per quanto riguarda il ramo della Focoraccia (cresta rocciosa o coppia di ontani, entrambi più legittimabili in quanto sulla linea di vie ancora piuttosto evidenti) e, accanto a quello del Pitone, il ramo delle Greppie, forse anche più importante.
ciao
Luca
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/13 20:37 By: pisanino Status: Utente  
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Scalatore

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Plinio...non svegliare il drago che dorme..........secondo me..Evaristo si sta chiedendo ??????ma quanto ci vuole per trovare un sentiero...eppure il luogo di ricerca non è poi cosi vasto come le dolomiti.......
Comunque ben........tornato GUIDO.....e non ci tenere sulle spine........mi sa che hai fatto come il gatto con i topolini.....li fai giocare e poi....gnam salti fuori all'ultimo.
Comunque il mio socio del caiFabrizio....sta organizzando x il 25 aprile trekking sul sentiero della liberta'(percorso attualmente esplorato Antona-tana del lupo-campiglia-passo del pitone massese-sentiero con i nastri.carrareccia-polla-marmifera-vecchia mulattiera x Azzano-Azzano...con un particolare il primo tratto in notturna...come gli sfollati e partigiani.(itinerario solo per trekker che non hanno paura del buio....ha!ha!ha!)
Vi saluto..ha!la pizza è sempre li che aspetta il primo scopritore del sentiero.............Pisanino
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/14 08:51 By: Marco di AS Status: Utente  
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Master

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Ciao Luca, mi sa proprio che mi ero spiegato male: proponendo il recupero "di entrambi i rami" intendevo sì quelli della Focoraccia e del Piton di mezzo, ma dopo aver sfruttato la Fanfani, quindi a partire dal crinale della grossa fania. Questo perché, assieme alla maggior correttezza storica possibile, dobbiamo anche tener conto della percorribilità per escursionisti che non abbiano esattamente le caratteristiche dei cinghiali, che invece tutti noi più o meno abbiamo.

Quanto al cordino nel canale, lo ricordo bene. E ricordo più che altro il ritorno dalla Focoraccia sotto un autentico diluvio (avevamo scelto proprio la giornata giusta!). Quando rimisi piede sulla Fanfani avrei quasi voluto baciare il terreno...

In merito alla catastale lorenese, so bene che puà lasciare a desiderare, basta guardare le inesattezze nell'andamento di alcuni canali, ma anche se approssimative si tratta in ogni caso di indicazioni utili. E comunque l'andamento dei due sentieri che contornano la base del Focoraccia è sostanzialmente corretto.

Tornerò presto anch'io a dare un'occhiata a tutta la zona, ma intanto posso dirvi che ho parlato con Angelo Nerli per organizzare, scopo progetto di ripristino, un incontro di tutti i protagonisti del topic, ma aperto a tutti gli interessati, presumiblimente "chez Bergame" (viste le sue difficoltà e la sua disponibilità) e possibilmente entro la fine del mese o i primi di maggio. Guido chiederebbe in ogni caso un fine settimana, penserei di sabato. Che ne dite? Bonatti, se vieni anche te così parli direttamente con Angelo...

Marco
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/14 10:32 By: bergame Status: Utente  
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Rocciatore

Posts: 171
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Per l’incontro “chez moi” io ovviamente ci sono , proporrei però una data dopo il primo maggio per due motivi, uno logistico e uno “esplorativo”:

Logistico . Sono in fase di apertura e trasloco (il 20) e tra 25 aprile e 1 maggio si accavallano festività e week.end dove ci potrebbe essere un po’ di movimento e quindi poca tranquillità per me e per i partecipanti (spero numerosi) mentre dai primi di maggio a fine maggio le acque dovrebbero molto più tranquille e anche la scenografia più accogliente (giardino curato e fiorito) sperando che il meteo non si accanisca

Esplorativo, A parte gli eventuali sopralluoghi che nel frattempo altri potrebbero fare in zona, lo spostamento in avanti della data permetterebbe (non credo a me ma a qualche altro ravanatore, magari del versante del frigido) di verificare un’ipotesi o meglio un dubbio: osservando il mio tracciato dal piton di mezzo verso il sentiero da Campiglia (linea blu sulla CTR5000, a pag. 17 e 18 di questa discussione) e osservando la traccia del sentiero da Campiglia al passo Focoraccia di Pisanino&co ho notato notevoli discrepanze di questi tracciati rispetto a quello della vecchia IGM del 1905 e soprattutto rispetto alla vecchia IGM a 25000 postata da Marco che è molto chiara (vedi pag. 13 del topic) : il tratteggio sulla IGM a 25000 è molto più in salita (taglia nettamente tutte le linee di livello) rispetto al sentiero di Pisanino &co ed inoltre è orientato molto più nord-sud rispetto alla mia traccia dal Piton di mezzo verso Campiglia.

Tanto per esser chiaro ho segnato sulla stessa CTR5000 in rosa tratteggiato il sentiero basso Campiglia-Focoraccia (quello di Pisanino & co) e sempre in rosa tratteggiato ho segnato l’ipotetico tracciato del sentiero Campiglia-Focoraccia secondo la IGM 25000 (la diramazione per il Piton di Mezzo coincide con la mia blu dal’intersezione in poi ). In questo modo la divergenza rispetto al mio tracciato e a quello di Pisanimno & co è lampante. (la linea gialla è da ignorare).



Quindi direi di lavorarci ancora un po’ con mappe e ... Machete

PS X Marco: se mi mandi un jpg più definito della mappa CTR5000 senza segni gialli e magari con quello viola della marmifera vi riporto al pulito tutti i segnacci che ho fatto e poi rimetto il tutto sul forum
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/14 12:02 By: ponticelli Status: Utente  
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Escursionista

Posts: 16
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Rispondo alla domanda di Marco della pag 18:
<< Non sapevo invece del percorso a sinistra che porta direttamente agli Uncini, almeno non in termini di sentiero: che caratteristiche ha?>>
Nella prima parte traversa con caratteristiche simili a quelle del tratto a destra verso la cava tela (c'è anche una corda fissa ad un certo punto, mi pare...), poi inizia a salire (quando l'ho fatto io poco tempo fa c'erano solo ometti, ora credo abbia segni rossi) ed è simile a quello con la corda fissa iniziale che parte dopo il tornante della "mini marmifera della galleria" che arriva tra la greppia e gli uncini.
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