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Domani mattina (domenica) meteo permettendo,voglio andare a fare
il giro esplorativo alla ricerca del sentiero del pitone (non dico della
libertà perché rischio la lapidazione a pitonate Penso di essere sulla strada della Polla verso le 8. Se
qualcuno è interessato ed ha voglia di infrascarsi (ponticelli, pisanino
...) il mio mobile è 3388708478. nel caso un pennato o un macetino è
consigliabile
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/01 03:23
By: kuca
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Principiante
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ti sbagli, Bergame: la guida del 1979 dice appunto <sui ripidi
fianchi del Canale del Prato di Greppia (che discende dal Passo
Focoraccia)> indicando esplicitamente il ramo dx orografica del
Canale del Prato e non quello di sinistra che discende dal Passo della
Greppia, che chiami Fosso Griffaia (che è invece quello che discende
dalla Tela-Colonnoni confluendo nel Canal dal Prato). solo il ramo
destro presenta i ripidi fianchi attraversati dal 112c evidenziati nella
tavola 48 della guida e ci puoi notare il fatto che il sentiero
prosegue assai più in basso rispetto al torrione del Pitone che si vede
spuntare proprio dove l'immagine è tagliata, in direzione Passo
Focoraccia nord. il viottolo che scende dal Pitone passa invece obliquo
in corrispondenza della scritta 118c e scende diretto la dorsale in
direzione della scritta 112c. la costa boscosa che il sentiero risale
per 400 metri è proprio quella che parte dall'intersezione della via
Fanfani col Canal dal Prato, presso la Grotta di Celè, quel grottone col
blocco riquadrato all'interno (ci trovai il mazzolo) e i resti di una
piccola costruzione a fianco. siamo a circa 650 metri + 400 fa 1050 del
Passo Focoraccia, i conti tornano. il sentiero corrisponde alla
traccia segnalata da Ponticelli, che ho riaperto a partire dal 2006 e
segnalato alla Comunità Montana di Seravezza nell'aprile 2009 in un
aggiornamento alla relazione dell'ottobre 2008: segnalazione di vecchi
percorsi di valore escursionistico e storico in zona Polla (fiume Serra)
- Monte Focoraccia e proposta di ripristino, con mappe allegate. la
traccia prosegue oltre la Fanfani per il crinale che dici te e si
biforca a quel terrazzone sovrastato da una grossa fania in una traccia
più bassa (che costeggia la sommità di quel canaletto che risale dal
tornante della Fanfani) e in una più alta che prosegue lungo il crinale
da te seguito per deviare a sinistra a quota circa 950 in prossimità di
una guglia di forma curiosa, da cui procede poi parallela a quella
sottostante puntando al Passo Focoraccia. la via diretta lungocrinale
verso il Pitone è stata la prima che ho seguito dal 2006, proprio
perché era l'unica segnata sia nelle mappe IGM, CAI e Multigrafic degli
anni passati che nei tracciati di Danilo Silicani, di ConteGiò (ammesso
fosse lui che curò anche quell'illustrazione del libro di Emilio Palla) e
in quello a tutti noto di Mario Pegollo, negli atti del convegno
internazionale di Massa (sul Pitone anche la tavola XXVII mi sembra che
parli chiaro, quantomeno evidenzia un problema di nomi), ma dopo un vano
tentativo di sfondamento del muro di scope di alcune decine di metri ho
lasciato perdere. sbagliavo il punto di partenza, infatti partivo da
quel pianerottolo imboscato coi bozzi di cinghiale dove sembra che porti
più naturalmente il viottolo del crinale, deviando a destra, che mi
pare di capire hai inforcato anche te per poi rigirarti e insistere
dritto a monte della ceppaia di vecchi carpini. solo a febbraio di
quest'anno sono tornato su e dopo un primo faticoso tentativo
proseguendo dritto nel muro di scope sopra la ceppaia (si trova
comunque, ai piedi del poggio roccioso una traccia che prosegue
orizzontale verso il passo), ho puntato invece a sinistra lungo il
ciglio del canale alle due giovani betulle e poi al gruppo di piante al
di là del canale, il viottolo da quel punto ha una bella carreggiata
(una volta riaperto) e una pendenza moderata e costante fino al passo. non
tutti gli errori vengono però per nuocere, infatti l'avere inforcato la
prima volta la deviazione a destra alla ceppaia di carpini e l'avere
poi insistito in quella direzione e poi in quella opposta, mi ha portato
a riscoprire la vecchia alta via che collega, tenendosi fino lì a circa
quota 1000, i tre passi della Greppia, del Pitone e poi scendendo a
partire dalla ceppaia di carpini, della Focoraccia. questa era la
prosecuzione naturale della vecchia via che proveniva dalle cave
dell'Altissimo e che consentiva il transito dei cavatori provenienti dal
comune di Montignoso, in alternativa al pericoloso percorso di cresta. i
due rami che si dipartono da quella ceppaia di carpini hanno secondo me
una notevole rilevanza anche per il passaggio del fronte, specialmente
quello di collegamento col passo della Greppia, altro importantissimo
valico della linea gotica, su una linea che segue quella del
<Viarello del Prato> del catasto lorenese, molto evidente nella
parte alta che scende obliquamente sotto il pizzo della Greppia per
sparire in un mare di scope e scepaloni sotto la focetta rocciosa che
riporta sul 33. si può ovviare a questa interruzione scendendo poco
prima a vista lungo la crestina che riporta al viottolo orizzontale dei
cavatori, segnato fino lì (muro di scope) con segni rossi che provengono
dalle Greppie e dal tornante della marmifera. in questa zona ci sono
residui di postazioni e tutto il canalone delle Greppie è ricchissimo di
grotte naturali. il sentiero prosegue verso il Pitone attraversando
una serie di piccoli canali con boschetti di salici e betulle e bozzi di
cinghiali fino alla famosa ceppaia di carpini. qui bergame hai uno
dei punti di collegamento verso la Focoraccia. un altro scendendo ce
l'hai alla guglia dove finiscono i faggi e cominciano le conifere.
un'altro ce l'hai alla grossa fania sul terrazzone poco sopra la
Fanfani. cosa vuoi di più? ah già, il collegamento tra questo punto e
la via Fanfani, in prossimità della grotta di Celè: dalla fania scendi
in direzione Altissimo lungo la crestina che ti riporta sulla Fanfani
subito dopo lo smottamento recente, a una coppia di grossi ontani.
oltrepassi il canale e ne costeggi il fianco, superi un gruppo di
vecchie scope e qui trovi un breve tratto di viottolo, con una evidente
massicciata a secco, di qui a vista scendi nel Canal dal Prato,
all'altezza della seconda grotta dopo la grotta di Celè. questa è
secondo me la traccia della via più coerente col percorso delle vecchie
mappe, come quella CAI del 1922. e qui si torna al trivio di cui
parla Fabrizio Federigi in Versilia Linea Gotica: dalla grotta di Celè a
sinistra si va al Pitone, diritto ai Gaglini, a destra agli Ancini.
chiaro no? e per i Zanesi il passo della Focoraccia si chiama Foce
Capraia. per quanto riguarda il tratto fino ad Azzano, la lizza del
Canal dal Prado, quella del Serra e le vie per il paese, ne ho parlato
estesamente nell'incontro al Mediceo del 2010, con abbondante
documentazione fotografica, ma successivamente la mia ricerca ha avuto
notevoli sviluppi con esplorazioni nel ramo destro del Canal dal Prado,
canali di Palerosa, Finocchiaia, e Carchio e ricerche d'archivio. ma la
cosa più importante sono i racconti degli amici di Azzano. magari in
un'altra puntata saluti Luca
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/02 10:53
By: bergame
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Rocciatore
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Ieri sono sono andato alla ricerca delle parti mancanti per
completare il sentiero che partendo dalla polla arriva al passo del
pitone e scende sul versante massese in direzione di Campiglia. E' un
sentiero indicato chiaramente con una linea tratteggiata sulla carta
IGM del 1905 e con una linea rossa sulla guida del 1922 (le foto di
queste mappe le ho pubblicate nei post precedenti).
Intanto
qualche precisazione per i nomi.
Il sentiero-carrareccia
intagliato che parte dalla Polla: luca e guido (tempo fa) lo hanno
chiamamato “sentiero Fanfani”. Siccome “Fanfani “ mi ricorda le “case
fanfani” di epoca fascista nonché l'Amintore ministro della repubblica,
cui sono attribuite diverse opere pubbliche, mi chiedo se questo nome è
riferibile solo alla parte allargata (quindi presumibilmente più
moderna) o a tutto il sentiero fino alla sua fine. Siccome luca sembra
saperne parecchio e siccome altri nel
forum sarebbero desisderosi di saperne di più (pisanijno ) credo che luca o guido farebbero opera meritoria
se potessero chiarire almeno l’origne del nome, l’epoca della
costruzione (o ampliamento) , se il nome si riferisce a tutto il
sentiero fino alla sua fine o solo alla prima parte (carrareccia) e
infine perché finisce nel nulla alla base del canale sotto il passo
della greppia. Tutto questo ammesso che queste informazioni non siano
riservate e protette da copyright o in via di esserlo. Però visto che il
forum è utile a tutti e spesso è comodo per tutti attingervi .... .
Io per non sbagliare e per non usare informazioni
di cui non son certo, chiamerò nel seguito questo sentiero nella sua
interezza “il sentiero del tornantone” anche perché mi richiama alla
mente il “tormentone” che gli ruota attorno
Questione passo del pitone/passo della focoraccia :
nel seguito continuerò a riferirmi alla mia interpretazione come
illustrata nella foto di qualche post precedente. Ovvero quelo della
croce con lapide per me è il passo della focoraccia e quello del pitone è
quello dove sono arrivato nella seconda esplorazioine una settimana fa
(e dove sono tornato ieri).
Fosso della griffaia : purtroppo non
sapevo come chiamare il canale dove ho fotografato la vecchia lizza e
dove parte il sentiero avvistato da ponticelli, poi sulla Carta Tecnica
regionale ho letto questo nome riferito al canale. Probabilmente, come
in altri casi , la CTR è un po' approssimativa nei nomi anzi a volte fa
proprio grossolani errori
Canale del
prato di greppia: secondo le carte multigraphic (quindi IGM) è il fosso
che scende dal passo della focoraccia, sulla CTR è indicato come Canale
del Prato. A rigor di logica il canale del prato della greppia dovrebbe
essere il canale che scende dal passo della greppia verso la valle del
Serra, però su nessuna delle carte che ho visto io il nome è rierito a
questo canale ma sempre all’altro sotto il passo della focoraccia. (x
luca: non mi pare che il Nerli parli di dx orografica, io ho citato
esattamente il testo della guida ) )
Veniamo
all’esplorazione di ieri.
Partito dalla Polla prendo la
carrareccia intagliata o sentiero del tornantone
e lo seguo fino
all'incrocio col fosso che ho chiamato della Griffaia . Sulla base delle
indicazioni di Ponticelli ho cercato le tracce di sentiero che
risalgono la dx orografica del canale. Ho notato qualche vecchio muro a
secco
e
poi sono passato presso un primo riparo (la grotta di Celé ?) . Poi in
alto le tracce di sentiero diventano meno evidenti e si sale per
un pendio erboso con pezzi di filo elicoidale sparso.
Sono passato vicino ad
un secondo riparo roccioso (credo quello di cui parla Luca) e poi prima
di un terzo riparo (grosso roccione)
ho deviato a sx .
Salendo in quella direzione ho avvistato altri tratti di muretto a
secco.
Seguendo
questa traccia sono arrivato sul sentiero proveniente dalla Polla circa
a metà tra il tornantone e la sua fine nel nulla. Qui sono risalito
direttamente sopra il sentiero puntando verso il crinale di conifere su
tracce abbastanza definite
Così sono arrivato sul
crinale di conifere a monte della grossa fania di cui parla anche luca
(la volta scorsa avevo seguito una traccia leggermente più bassa ed ero
arrivato alla fania dal basso)
Ho proseguito sul sentiero di crinale ripercorrendo
esattamente lo stesso tragitto di una settimana fa. Per agevolare
eventuali future ripetizioni ho lasciato qualche ometto nei punti di
maggior dubbio. In breve sono arrivato alla base della macchia di stipe.
Ho
cercato di farmi largo tra le stipe a colpi di machete ma dopo un
quarto d'ora di lotta impari ho desistito e sono
passato al cinghialismo spinto. Così facendo, sono sbucato rapidamente
fuori dalla macchia in vista del passo del pitone.
A questo punto mi
aspettava la seconda parte dell'esplorazione. Dovevo trovare il sentiero
che scende verso Campiglia come riportato sulla carta del 1905. Secondo
questa carta scendendo sulla dx orografica del canale sotto il passo
del pitone si dovrebbe trovare una traccia.
Infatti scendendo in
direzione della costa rocciosa di dx si nota una traccia abbastanza
marcata.
Scendo per circa 150
metri ma poi la macchia di stipa e felci la fa da padrona e la traccia
si perde. Indeciso sul da farsi scavalco il crinale roccioso e prendo a
scendere a vista in un ripido canalone erboso privo di tracce
Dopo una lunga e
rognosa discesa, in corrispondenza di un canalaccio bagnato, incrocio il
sentiero poveniente da Campiglia diretto al passo della Focoraccia. Lo
riconosco per la presenza di ometti e nastri bianchi-rossi
presumibilmente messi dalla ditta pisanino e co. (a proposito: bel
lavoro
Mi incammino verso il passo della Focoraccia. Poco
dopo arrivo ai famosi scalini intagliati.
Proseguo ancora un po' e
arrivo a un piccolo risalto, una specie di selletta al di là della
quale il sentiero fa una leggera discesa. Arrivato alla sommità della
selletta, guardando alla mia sx (verso il crinale principale) noto una
traccia che sale verso uno scuro costone roccioso che si innalza di
fronte a me.
Potrebbe essere la
traccia che sto cercando. La seguo ed effettivamente poco più in alto mi
trovo su un'altra selletta alla base dello scuro contrafforte roccioso
(che poi è quello che scende dal passo del pitone dove ho iniziato poco
prima la mia discesa a valle). Aggirato il costone alla sua base verso
dx mi dirigo verso il solco-canale che scende dal passo del Pitone.
Attraverso tratti di
stipa e felci dove la traccia si perde, ma con un po' di intuito la
ritrovo quasi subito.
Continuo
così fino alle praterie sotto il passo del Pitone e qui , deviando
nettamente a sx, dopo aver attraversato un breve tratto di stipa, mi
ritrovo sul costone roccioso dove sono sceso prima e dove la traccia
ritorna evidente Da qui al passo del pitone il cammino è breve.
Per
tornare alla polla decido di passare dal passo della focoraccia: seguo
il 33 fino al passo e poi scendo nel canale del prato e qui seguendo i
segni gialli/arancioni ritorno all’imboco del canale umido dove pisanino
ha messo gli ometti. Qui ho davanti a me , poco più in alto, il crinale
di conifere. Invece di scendere nel canale umido decido di
attraversarlo presso un grosso tronco abbattuto
subito oltre mi trovo
su un bel sentiero che in pochi metri mi porta sul crinale di conifere.
Quindi anche questo collegamento è possibile e piuttosto evidente (a
casa leggerò le note di luca dove ne parla esplicitamente). Dal crinale
di conifere riprendo la discesa sull’itnerario di salita del mattino,
ovvero verso il fosso della griffaia seguendo le vaghe tracce avvistate
salendo.
Sulla CTR ho disegnato il percorso effettuato (andata e
ritorno) a partire dal fosso della griffaia.
In
conclusione: il collegamento diretto dal fosso della griffaia al passo
del pitone (come evidenziato dalle carte dle 1905 e del 1922) è
percorribile anche se la parte bassa è poco evidente. Che questo sia il
percorso giusto me lo conferma anche l’ultimo post di luca (che leggo al
mio ritorno dopo l’esplorazione). Da quello che sono riuscito a capire,
credo di aver percorso esattamente quello che anche lui ritiene essere
il percorso più fedele alla carte antiche. Tuttavia, mentre il tratto
che va dalla parte alta del sentiero del tornantone al passo del pitone è
sporco ma ben marcato (solo per un breve tratto nella stipa è quasi
invisibile) la parte bassa (dal canale della griffaia al sentiero del
tornantone) è poco evidente e mal definita, per cui bisogna procedere
parecchio a intuito.
Anche il secondo obiettivo
dell’esplorazione a questo punto sembra raggiunto: ovvero il
collegamento tra il passo del pitone e il sentiero proveniente da
campiglia esiste ed è parzialmente in buono stato. La traccia è evidente
all’inizio e alla fine, mentre il tratto intermedio percorre un canale
di felci e pendii coperti dalla macchia con stipa e arbusti. Qui la
traccia a tratti scompare ma con un po’ di pazienza si ritrova, e
comunque è facile procedere a vista perché la vegetazione è bassa e si
domina tutto il percorso.
X ponticelli: sabato non hai visto le
tracce forse perché sei salito dal basso lungo una linea diversa e ti
sei mantenuto troppo sotto il passo, invece dovevi spostarti alla tua sx
x
luca: sei una miniera di informazioni. Citi un sacco di nomi e
fonti (libri, convegni, persone , carte, documenti e testimionianze) .
Purtroppo non conosco la maggior parte di quelle fonti e quindi per la
maggior parte delle cose che dici non ho niente da replicare né da
aggiungere. Mi limito a parlare delle cose che vedo sul terreno o che ho
visto sulle antiche carte (peraltro da me qui pubblicate). Se vorrai
fornirmi altre indicazioni bibliografiche per approfondire ne sarò più
che felice. Se invece vuoi contattarmi personalmente per chiarimenti o
approfondimenti hai a disposizione il mio numero mobile che ho messo
nel post predcedente.
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/02 12:07
By: ponticelli
Status: Utente
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Escursionista
Posts: 13
<<sabato non hai visto le tracce forse perché sei salito dal
basso lungo una linea diversa e ti sei mantenuto troppo sotto il passo,
invece dovevi spostarti alla tua sx>> Infatti io e l'amico
Maurizio siamo arrivati, sul sentiero da Campiglia alla Focoraccia, fino
al canaletto al di là del quale c'è la corda fissa, e da lì siamo
saliti direttamente su paleo fino ad arrivare in cresta, da dove sei
sceso tu sulla traccia abbastanza marcata che poi si perde. In pratica
quindi il percorso che hai fatto tu poi in salita dopo aver ritrovato il
sentiero da Campiglia, lo si prende salendo a sx ben prima della corda
fissa, dove dici: <<Proseguo ancora un po' e arrivo a un piccolo
risalto, una specie di selletta al di là della quale il sentiero fa una
leggera discesa. Arrivato alla sommità della selletta, guardando alla
mia sx (verso il crinale principale) noto una traccia che sale verso uno
scuro costone roccioso che si innalza di fronte a me.>> Bel
lavoro comunque Bergame...e non resterebbe altro che "eccitare" la
pregiata ditta pisanino per un'opportuna segnatura, sempre che non vi
sia prima da prendere accordi con CAI e ANPI. PS: Se tu sei su
Facebook mi trovi come Paolo Ponticelli (foto con cordino rosso al
collo...) Saluti apuanici
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/02 13:36
By: pisanino
Status: Utente
Karma: 3
Scalatore
Posts: 88
Ponticelli...hai detto bene" per un'opportuna segnatura ed io
aggiungo nuova,nel caso il sentiero Campiglia-Polla prenda una nuova
deviazione,perche' da Campiglia ci sono gia' i vecchi segni rossi
sbiaditi fino al passo del Pitone diciamo storico dei Massesi,bisogna
essere autorizzati dal personale Competente......cioè Cai
(Barbieri-Spera)e d'accordo con l'Anpi (Del Giudice) per il percorso
nuovo o vecchio che sia.......Voglio fare una proposta,per gli utenti
del forum......so che sulla carta topografica del luogo,(il sentiero che
dal Passo del Pitone -arriva alla Polla )non ci sara' posto per il suo
nome..............ma noi del Forum lo potremmo considerare come una sua
scoperta per l'impegno,la costanza,il sacrificio,l'intuito e il rischio
che ha messo eeeeeee.......chiamarlo........ QUEL TRATTO-SENTIERO-
BERGAME............SAREBBE UN PICCOLO RICONOSCIMENTO AD UN GRANDE
PERSONAGGIO. Vi saluto Pisanino
L´administrator ha disattivato l´accesso pubblico in
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/02 14:58
By: ponticelli
Status: Utente
Karma: 1
Escursionista
Posts: 13
Personalmente io non sarei felice se mi dedicassero un sentiero o
una via di arrampicata...immaginati perchè...!!!!! )))))
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