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Pisanino il 24 sabato o il 25 domenica...? Comunque a me va bene,
ci risentiamo. Bene, per il 168 prima o poi andrò in esplorazione, e
per il 153 intendevo dire sì il 173 (ora rinominato 153/173), e la
traccia inizia da dove questo sbuca sul crinale, nel punto dove girando a
sinistra si va alla foce di Rasori.
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/03/14 00:02
By: pisanino
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Scalatore
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Quello che decide per il gran giorno,sara il GranCapo (Guido )io
ho fatto una proposta,poi Lui in base ai suoi molteplici
impegni,decidera' si o....un'altro giorno.Uno di noi puo' anche essere
assente e non succede nulla ,ma Lui deve essere li sul posto è il
piu'competente,esperto e responsabile di tutto cio'. Ti saluto
Pisanino
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/03/14 12:52
By: Marco di AS
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Spero proprio di esserci anch'io, assieme a Fiorenzo!
Marco
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/03/21 18:11
By: Marco di AS
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Ci sono idee sulla data dell'esplorazione? Io sono fuori gioco
sabato 31, non fatemi brutti scherzi!
Marco
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/03/22 14:37
By: guido
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vediamo questo we potrei anche esserci...domani vi dico... Guido
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/03/26 01:53
By: bergame
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Rocciatore
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L'ipotesi sul sentiero della libertà di cui avevo parlato in un
post precedente era questa : volevo verificare l'esistenza di un
sentiero sul crinale di conifere che avevo adocchiato durante la prima
esplorazione. Quest'ipotesi era scaturita da una considerazione: mi
sembrava poco probabile che un sentiero di collegamento tra la Tecchia e
la Polla passasse prima per il passo del Pitone e poi scendesse sotto
il passo della Focoraccia per andare a immettersi sul sentiero in
corrispondenza del tornantone. Il percorso più logico mi sembrava la
discesa diretta dal passo del Pitone verso la valle del Serra senza
spostarsi verso il passo della Focoraccia.
A rafforzare questa
idea è venuto poi un documento reperito successivamente presso una
libreria antiquaria: una vecchia tavoletta IGM riguardante la zona
dell'altissimo. Sulla tavoletta non c'erano date ma secondo il venditore
si trattava di una mappa dei primi del secolo (circa 1905) in quanto
faceva parte di un lotto di documenti di quell'epoca. Per pochi euro
l'ho acquistata e quando l'ho avuta in mano ho visto che riportava un
sentiero (linea tratteggiata) che attraverso la località Campiglia
arrivava al passo del Pitone per poi scendere direttamente verso la
valle del Serra. Questa linea tratteggiata nelle tavole IGM più recenti è
scomparsa e idem dalle carte multigraphic a 25000.
Alla luce di tutto ciò
non rimaneva che andare a verificare l'ipotesi sul campo e ieri si è
presentata l'occasione giusta. Al mattino avevo altri impegni , ma in
tarda mattinata mi sono liberato e vista la giornata niente male, parto
alla volta della Polla. Prendo il sentiero intagliato e lo seguo oltre
il tornantone. Dopo il tornantone il sentiero prosegue con tratti
scoperti intagliati nella roccia.
Questa parte dovrebbe
corrispondere approssimativamente al crinale delle conifere. Vado un po'
oltre fino a trovare un punto di attacco per poter risalire i ripidi
pendii alla mia sx. Quando il sentiero rientra in bosco trovo una
costola rocciosa caratterizzata da alcune querce annerite.
Rimontato un roccione
trovo un'esile traccia da seguire.
Più avanti la traccia
migliora e diventa più evidente che si tratta di un sentiero, benché
invaso di vegetazione e alberi abbattuti.
Una rampa ascendente mi
porta alla sommità di un crinale affilato dove campeggiano parecchie
conifere.
Eccomi
arrivato al punto che cercavo. Il sentiero seguito fin qui prosegue
proprio lungo il crinale come avevo immaginato. Anzi sul crinale
diventa piuttosto largo e pulito grazie alle conifere che impediscono la
crescita di vegetazione infestante.
Continuo quindi a seguire
queste tracce mantenendomi più o meno in prossimità del crinale. Il
sentiero si tiene un po' sulla destra e un po' sulla sinistra senza
discostarsi troppo dal crinale.
Arrivato ad un piccolo
intaglio (la foto seguente è presa all'indietro dopo aver superato
l'intaglio)
il
sentiero prosegue sulla sx in traversata leggermente ascendente (più o
meno direzione passo focoraccia) e quindi abbandona la linea di massima
pendenza.
Arrivato
ad un valloncello sono costretto a decidere tra due tracce. Provo a
seguire quella di dx ma questa si perde nella macchia di stipa
diventando troppo animalesca. Ritorno indietro e seguo quella di sx.
Questa sembra migliore ma
anche qui la festa dura poco: si deve comunque attraversare una
macchia di stipa e vegetazione bassa. Purtroppo i pendii sotto il passo
del Pitone sono invasi da questa vegetazione e non si scappa. Prima di
entrare nella macchia più fitta adocchio sopra di me il passo del Pitone
e questo mi dà la direzione giusta.
La traversata è breve. Con
qualche passaggio cinghialesco riesco a portarmi in una zona più sgombra
dove riesco a vedere dove sono : il passo del pitone è lì davanti a me e
una traccia abbastanza evidente mi indica la strada.
Arrivato a un piccolo
risalto la macchia finisce e in breve sono al passo del Pitone.
Nota per chi volesse
ripercorrere la traccia seguita da me provenendo dal versante massese :
una volta arrivati al passo del Pitone la traccia si trova abbassandosi
in direzione delle cervaiole (sullo sfondo).
Questa è la panoramica del
percorso effettuato
In conclusione l'esistenza di un sentiero diretto
dalla Polla al passo del pitone sembra provata. Rimarrebbe da indagare
se è possibile salire direttamente dal canale della griffaia (magari
lungo la traccia individuata da Ponticelli) senza andare al tornantone.
Poi si tratta di capire se questo sia il sentiero della libertà cercato
da pisanino e altri.
Per ripercorrere a ritroso il sentiero
fatto in salita ho impiegato pochissimo tempo e questo mi ha permesso di
verificare la brevità e la ragionevolezza di questo percorso. Allo
stato attuale la traccia non è di facile individuazione, soprattutto nei
suoi punti di innesto provenendo dalla Polla o dal passo del Pitone.
Provenendo dalla Polla è più facile perché le querce annerite si trovano
facilmente e una volta arrivati sul crinale di conifere è abbastanza
facile arrivare fino alla macchia di stipe. Poi a quel punto il passo
del Pitone è in vista e poco distante.
Ieri avevo poco tempo e
sono dovuto rientrare rapidamente anche perché cominciava a tuonare e
minacciava grandine. Non ho lasciato ometti né mi sono preoccupato di
ripulire alcuni passaggi dalla vegetazione. Anche il gps non lo uso e
non intendo usarlo almeno finché potrò vedere dove metto i piedi Non so se avrò altre occasioni a breve per
ritornare su quelle tracce, perché da pasqua fino ad ottobre, causa
impegni di lavoro, non potrò più muovermi. Se nel frattempo qualcuno
volesse cimentarsi nella ripetizione del percorso sono disponibile per
fornire tutte le indicazioni. Intanto un consiglio: portare un bel
machete, pantaloni lunghi robusti e maniche lunghe
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