Di nuovo in cammino
 
Uno studio fa intravedere una possibilità di riparazione per i neuroni danneggiati.
di Cesare Peccarisi
(Pubblicato dal Corriere Salute il 11/02/2001)
 

«Mio padre non può più camminare, nè gio­care con me come prima. Però, riesce ancora a sorridere». Lo racconta Will, il figlio di 5 anni dell’attore Christopher Reeve, famoso per aver interpretato Superman. Ma per Reeve, costretto dal ‘94 sulla sedia a rotelle dopo una caduta da cavallo, come per i 250.000 americani e 75.000 italiani paralizzati come lui, ora si apre un nuovo spiraglio di speranza.

La ricerca
Il 18 gennaio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature i risultati dello studio di neurobiologi americani della Yale School of Medicine stando ai quali sembra possibile ripristinare il funzionamento delle cellule nervose del midollo spinale dopo lesione che hanno provocato paralisi. 
I ricercatori hanno individuata sugli assoni (i prolungamenti lungo i quali corrono gli impulsi) delle cellule nervose il recettore battezzato Nogo-66, al quale si lega la proteina inibitoria Nogo, che gli stessi studiosi avevano scoperto nel gennaio dello scorso anno. Questa proteina, quando si verifica una lesione, si attiva e inibisce i processi di rigenerazione dei neuroni danneggiati. Ma in laboratorio, una volta bloccata la proteina con anticorpi )sostanze specifiche che le si legano strettamente, le cellule nervose sono tornate a interconnettersi e a funzionare.
Restava da capire come utilizzare questa scoperta nell’uomo. Ora, trovato il recettore cui la proteina Nogo va a legarsi, dovrebbe bastare sbarrarle la strada con un apposito anticorpo per impedirle di entrare in azione. Per un anno abbiamo avuto la chiave — ha dichiarato Stephen Strittmatter, principale ricercatore dello studio —, ma soltanto adesso abbiamo trovato anche la serratura”.
Ma cerchiamo di capire meglio il meccanismo. Dopo una lesione, tutti i tessuti hanno la capaci­tà di rigenerarsi, ma stranamente nel cervello e nel midollo spinale (che formano il sistema ner­voso centrale) questa proprietà è minima duran­te l’infanzia, per scomparire del tutto in età adulta. Il perché è stato compreso con la scoperta del gene battezzato Nogo (una sigla che in inglese esplicita la funzione di stop alla rigenerazione: no go, cioè non andare) che comanda la produzione della proteina Nogo-A, localizzata nella mielina, la guaina che riveste le fibre ner­vose un po’ come la copertura in plastica dei fili elettrici.
La proteina ha forse il compito di impedire la migrazione dei neuroni che si formano nel feto, stabilizzandoli fermamente laddove avrà origine
il midollo spinale. La natura non ha però previsto che, in caso di lesione, tale proteina, invece di attivarsi, restasse disattiva non impedendo così la rigenerazione neuronale. Questo, forse perché un trauma spinale grave sarebbe biologicamente incompatibile con la vita, se non fossero intervenuti grandi progressi terapeutici: d’altronde fino al secolo scorso questi malati sopravvivevano al massimo pochi mesi.
Sono state, comunque, già individuate sostanze capaci di impedire l’aggancio della proteina al suo recettore, ad esempio quella chiamata IN-1, messa a punto da Martin Schwab del Brain Research Institute di Zurigo, che ha cosi guarito topi paralizzati da due mesi dopo una lesione del midollo spinale, e presto ne saranno individuate altre.
 
Le prospettive
“E’ importante non dare false speranze — dice Ben Baires, della Stanford University —, ma penso che ci sia spazio per un cauto ottimismo”.
“Certamente siamo di fronte ad una scoperta rilevante — commenta Stefano Di Donata, di­rettore scientifico dell’Istituto Nazionale Neurologico Besta di Milano — che, dopo l’individuazione delle “cellule staminali” nel cervello, capaci di rigenerare vari tipi di cellule nervose, infrange un altro dogma classico: i neuroni non solo possono riprodursi, ma sono anche capaci di riallacciare contatti con quelli residui, ripristinando la funzione perduta... “Adesso — dice il neurologo — possiamo guardare a queste due scoperte come a due tasselli complementari per la soluzione del mistero della rigenerazione del sistema nervoso.
 

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Ultima modifica: martedì 31 maggio 2005 17.32

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