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SCORPIONE

SEGNO ZODIACALE SCORPIONE
       (23 ottobre - 21 novembre) SEGNO FISSO DI ACQUA

 

Il segno zodiacale dello Scorpione coincide con la fase culminante dell'autunno, i giorni si fanno sempre più corti, i colori della natura sono ormai spenti e cupi, gli animali si ritirano nelle loro tane o in altri rifugi, tutto tace. Le forze disgregatrici della natura sono all'opera, svolgono il loro compito, le foglie morte coprono la terra mischiandosi al fango delle piogge, si disfano e decompongono, diventando il ricco e fecondante humus della terra; nello Scorpione, infatti, niente scompare, ogni cosa che muore si trasforma e rinasce in una nuova forma. Come scrive Sicuteri, lo Scorpione ci riporta al "mistero del bruco, il baco da seta, che si racchiude nell'oscurità, nel silenzio e nell'immobilità assoluta del bozzolo e lì si evolve in crisalide dove la sostanza si fa amorfa, informale, apparentemente priva di vita per un periodo assai lungo". In questa fase c'è una notevole tendenza all'introversione, siamo spinti a scendere nei meandri più profondi di noi stessi ed affrontare i terribili mostri che abitano nell'oscurità della nostra anima, la paura della morte, del distacco, l'incapacità di accettare serenamente il fluire della vita e quindi il desiderio di controllo, di sicurezza e di possesso. Questi demoni vivono in noi e fuori di noi, li incontriamo nella vita di tutti i giorni, hanno l'aspetto del Male e il volto della Sofferenza, non possiamo sconfiggerli, poiché fanno parte della vita, ma possiamo trasformarli in un potente strumento di purificazione sia di noi stessi, sia degli altri. In questa capacità di trasformazione e rigenerazione risiede la ricchezza e il potere dello Scorpione.

La sfida che questo segno ci propone è morire per "essere di più", morire per "superare noi stessi"; nella tradizione sono ben quattro i simboli legati allo Scorpione, il serpente e lo scorpione che strisciano sulla terra e rappresentano la dimensione terrena del segno, l'aquila e la fenice che volano alte nel cielo e ne rappresentano la dimensione spirituale, terra e cielo, materia e spirito quindi, e la morte è il ponte che le unisce. Se nella Bilancia l'incontro con l'"altro" è un'aspirazione, un'ideale da raggiungere, nello Scorpione quest'unione diventa reale, concreta: morire a noi stessi significa, infatti, annullare i propri confini per fonderci con l'"altro" nel corpo e nell'anima. Il sesso, in questo senso, non è altro che l'abbattimento totale delle nostre difese e l'abbandono completo e fiducioso al potere dell'altro, solo l'amore incondizionato per l'altro, infatti, può sgretolare le barriere del nostro orgoglio, dell'egoismo, della gelosia e del desiderio di manipolazione, questi, sono i demoni che dobbiamo affrontare per rinascere ad una nuova esistenza dove i nostri desideri e bisogni individuali possano trasformarsi in desideri e bisogni sociali.

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Ultima modifica: domenica 14 ottobre 2007 01.24
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