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CANCRO

SEGNO ZODIACALE CANCRO
      (22 giugno - 22 luglio) SEGNO CARDINALE DI ACQUA

 

Il segno zodiacale del Cancro rappresenta simbolicamente la madre che ha appena dato alla luce il proprio figlio ed è piena ed appagata dalla completezza di tale esperienza. Il Sole entra nel segno del Cancro al solstizio d'estate, quando il giorno più lungo incontra la notte più breve, la natura è al culmine della sua produttività, i frutti maturano lentamente ed il grano cresce florido nei campi. In questa fase stagionale c'è quasi un piacere narcisistico nella natura che mette orgogliosamente in mostra i suoi frutti, pieni e carnosi, ma nello stesso tempo c'è la malinconica consapevolezza che non resteranno così in eterno, verrà il tempo in cui pesanti e maturi cadranno a terra e saranno raccolti o mangiati dagli animali. Nel segno del Cancro è racchiuso il senso di tutto l'arco vitale: c'è la nascita, ma anche il divenire ed il consumarsi dell'esistenza, come ci insegna il ciclo della Luna che nasce, cresce, decresce e muore per rinascere ancora. In questa fase diveniamo coscienti che la vita è indissolubilmente legata alla morte: entriamo nella vita attraverso la nascita e torniamo fatalmente al nulla originario attraverso la morte.

Dinanzi al mistero profondo della vita e della morte cresce dentro di noi l'esigenza di dare un significato alla nostra esistenza, comprendiamo che le risposte ai nostri "perché" non possono essere cercate all'esterno, ma nel profondo di noi stessi: è l'inconscio che ci chiama e ci chiede di ritornare a perderci nel suo grande grembo, nel quale tutto ebbe inzio. Il desiderio di regressione al grembo materno, tipica della fase cancerina, non riguarda però solo il desiderio di sentirsi protetti, curati, inglobati, ma riflette il bisogno molto più profondo di una ricerca interiore. Proprio come il feto, che è nutrito dalla madre attraverso il cordone ombelicale da cui ricava il sostentamento necessario al suo sviluppo, noi ricerchiamo nel nostro ambiente familiare il supporto psicologico indispensabile alla nostra crescita interiore. L'energia del Cancro è quindi tutta rivolta all'interno, la coscienza si ripiega su se stessa, l'estrema sensibilità e percettività, proprie del segno, ci consentono di entrare in contatto con il mondo esterno, ma solo ed esclusivamente attraverso la nostra soggettività, con il risultato che possiamo accogliere solo quello che il nostro mondo interiore può sopportare. La tendenza a percepire la realtà in modo soprattutto soggettivo è senza dubbio il maggior pericolo che corriamo, se non riusciamo a padroneggiare con saggezza l'energia del Cancro: assecondando infatti la tendenza a proiettare, senza alcuna oggettività, le nostre crisi e le nostre angosce sul mondo che ci circonda, ci sentiremo sempre vittime di aggressioni e provocazioni, e per difenderci da questi ipotetici attacchi, saremo portati a cristallizzarci in un immobilismo esteriore e a rifugiarci in un mondo immaginario, alimentato da un'intensa attività inconscia, isolandoci sempre di più dal mondo reale.

Il quesito di fondo è: resteremo attaccati al mondo sognante ed immaginario dell'infanzia, trincerandoci, logorandoci, morendo nel passato o saremo in grado di nascere al nuovo, di aprirci all'ignoto e di andare incontro alla vita, pur consapevoli della sua precarietà e dell'inevitabilità di dover affrontare, soli, le sue insidie? In questa fase ci si prepara al processo di individuazione attraverso il quale diventeremo individui separati, esso ci costringerà a vivere l'esperienza del distacco. Se l'energia del Cancro è ben integrata raggiungeremo la nostra individualità affrontando la paura dell'isolamento e della separazione e riusciremo a realizzare i valori materni nell'autonomia di una persona adulta.

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Ultima modifica: domenica 14 ottobre 2007 01.12
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