Quando il
Sole entra nella costellazione dell'Acquario,
nuove energie prendono forma e forza nella natura,
la luce del sole lentamente allontana le tenebre
che, a poco a poco, diventano meno minacciose, le
piogge nutrono la terra e i nuovi semi acquistano
forza ed energia. Non c'è niente che lasci
intravedere un risveglio della natura, c'è solo
un'atmosfera particolare, un desiderio di nuovo
nell'aria frizzante, piccoli prematuri indizi che
fanno presagire l'avvicinarsi della nuova
primavera. In modo analogo, nell'individuo,
l'energia dell'Acquario si esprime attraverso
l'intuizione e la scoperta di nuovi valori e idee,
pronte per essere realizzate.
Il segno
zodiacale dell'Acquario è rappresentato
dall'immagine di un essere umano che versa
dell'acqua da un'anfora, l'acqua, simbolicamente
legata al mondo dell'inconscio, dell'emotività e
del sentimento, nel suo tragitto verso la terra,
viene a contatto con l'aria, il regno della idee e
del pensiero, c'è perciò un contatto, uno scambio
tra pensiero e sentimento: il pensiero dona al
sentimento la sua capacità di immaginare e
costruire mondi possibili, dove il bene
individuale coincide col bene collettivo, e il
sentimento dona al pensiero la sua capacità di
empatia e di amore, questa è l'acqua che la terra
deve accogliere ed assorbire: il portatore
d'acqua, simbolo di fertilità e di amore offerti
all'umanità, rappresenta il dono di sé che, come
dice Barbault: " è un istinto sicuro perché non
appartiene all'essere che lo prova ma agli altri
che lo ricevono". Nel ciclo evolutivo
dell'individuo, l'Acquario, rappresenta la fase di
superamento dell'"Io" leonino, centrato nella
propria individualità, a favore della conquista di
una coscienza collettiva; nell'Acquario
l'individuale diventa universale, l'uomo abbatte
confini del proprio io e diventa consapevole non
solo del posto che occupa nella società-stato, ma
soprattutto del profondo ed intimo legame che lo
unisce e congiunge a tutti gli altri uomini,
all'umanità intera, passata, presente e futura, ed
impara a pensare e sentire "l'altro" in una
prospettiva universale, in cui le distinzioni di
sesso, razza e stato sociale non hanno più alcun
significato. Nella tradizione, l'Acquario è
associato alla mitica figura di Prometeo, l'eroe
che ruba il fuoco a Zeus per donarlo agli uomini.
Prometeo, che con il suo gesto altruistico regala
la fiamma della conoscenza all'umanità, viola però
la legge divina, per questo "peccato" sarà punito
da Zeus che lo condannerà ad atroci sofferenze e
ad una profonda solitudine.
Come scrive
Liz Greene in "Astrologia e Destino": "Siamo di
fronte al geloso Dio della Genesi, il quale non
desidera che il Suo Creato condivida i frutti
dell'Albero della conoscenza e della Vita per
paura che l'uomo possa diventare come Dio. l'uomo
che ha conquistato la nuova conoscenza subisce una
trasformazione ovvero un ampliamento della
coscienza la quale non assomiglia più a quella dei
suoi simili. Egli ha elevato se stesso al di sopra
del livello umano della sua epoca ma così facendo
si è allontanato dalla razza umana. Il dolore
derivante da questa solitudine è la vendetta degli
dei, poiché egli non potrà più far ritorno tra gli
uomini. Tutti i tradizionali campi di ingegno
acquariani (scienza, invenzioni, benessere
collettivo, psicologia e persino l'astrologia)
sono inficiati da questa solitudine che è il
prezzo da pagare per aver offeso Zeus. Essa
costituisce quel segreto impulso-ombra che c'è
dietro chi - deve - aiutare gli altri, poiché è
attraverso questa disponibilità ad aiutare che
risulta alleviata, anche se di poco, quell'intensa
solitudine derivante dalla conoscenza".
E
così colui che è sensibile all'energia acquariana
è solitario e autonomo nelle sue scelte,
eccentrico e ribelle, non può o non vuole essere
come gli altri, evita le vie già battute, non si
lascia condizionare da pregiudizi e tradizioni,
detesta le convenzioni e lotta contro i dogmi e i
principi imposti dalla morale e dalla società,
diventare il paladino e il portavoce dei valori
dell'Uomo, con la maiuscola, è ciò che riconosce
come suo compito. La voce che ascolta è solo ed
esclusivamente quella del gruppo, della
moltitudine poiché non si fida né di se stesso, né
delle rigide strutture politiche e economiche,
costruite sui concetti di potere e di controllo
del Capricorno. La sfida che l'acquario ci propone
è la capacità di andare oltre i confini del nostro
piccolo mondo, chiuso, ottuso, cristallizzato,
costruito in cima alla vetta faticosamente
conquistata nel Capricorno, e che presuntuosamente
pensavamo fosse l'unico mondo possibile, eterno ed
incrollabile.
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