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ACQUARIO

SEGNO ZODIACALE ACQUARIO
      (20 gennaio - 18 febbraio) SEGNO FISSO DI ARIA

 

Quando il Sole entra nella costellazione dell'Acquario, nuove energie prendono forma e forza nella natura, la luce del sole lentamente allontana le tenebre che, a poco a poco, diventano meno minacciose, le piogge nutrono la terra e i nuovi semi acquistano forza ed energia. Non c'è niente che lasci intravedere un risveglio della natura, c'è solo un'atmosfera particolare, un desiderio di nuovo nell'aria frizzante, piccoli prematuri indizi che fanno presagire l'avvicinarsi della nuova primavera. In modo analogo, nell'individuo, l'energia dell'Acquario si esprime attraverso l'intuizione e la scoperta di nuovi valori e idee, pronte per essere realizzate.

Il segno zodiacale dell'Acquario è rappresentato dall'immagine di un essere umano che versa dell'acqua da un'anfora, l'acqua, simbolicamente legata al mondo dell'inconscio, dell'emotività e del sentimento, nel suo tragitto verso la terra, viene a contatto con l'aria, il regno della idee e del pensiero, c'è perciò un contatto, uno scambio tra pensiero e sentimento: il pensiero dona al sentimento la sua capacità di immaginare e costruire mondi possibili, dove il bene individuale coincide col bene collettivo, e il sentimento dona al pensiero la sua capacità di empatia e di amore, questa è l'acqua che la terra deve accogliere ed assorbire: il portatore d'acqua, simbolo di fertilità e di amore offerti all'umanità, rappresenta il dono di sé che, come dice Barbault: " è un istinto sicuro perché non appartiene all'essere che lo prova ma agli altri che lo ricevono". Nel ciclo evolutivo dell'individuo, l'Acquario, rappresenta la fase di superamento dell'"Io" leonino, centrato nella propria individualità, a favore della conquista di una coscienza collettiva; nell'Acquario l'individuale diventa universale, l'uomo abbatte confini del proprio io e diventa consapevole non solo del posto che occupa nella società-stato, ma soprattutto del profondo ed intimo legame che lo unisce e congiunge a tutti gli altri uomini, all'umanità intera, passata, presente e futura, ed impara a pensare e sentire "l'altro" in una prospettiva universale, in cui le distinzioni di sesso, razza e stato sociale non hanno più alcun significato. Nella tradizione, l'Acquario è associato alla mitica figura di Prometeo, l'eroe che ruba il fuoco a Zeus per donarlo agli uomini. Prometeo, che con il suo gesto altruistico regala la fiamma della conoscenza all'umanità, viola però la legge divina, per questo "peccato" sarà punito da Zeus che lo condannerà ad atroci sofferenze e ad una profonda solitudine.

Come scrive Liz Greene in "Astrologia e Destino": "Siamo di fronte al geloso Dio della Genesi, il quale non desidera che il Suo Creato condivida i frutti dell'Albero della conoscenza e della Vita per paura che l'uomo possa diventare come Dio. l'uomo che ha conquistato la nuova conoscenza subisce una trasformazione ovvero un ampliamento della coscienza la quale non assomiglia più a quella dei suoi simili. Egli ha elevato se stesso al di sopra del livello umano della sua epoca ma così facendo si è allontanato dalla razza umana. Il dolore derivante da questa solitudine è la vendetta degli dei, poiché egli non potrà più far ritorno tra gli uomini. Tutti i tradizionali campi di ingegno acquariani (scienza, invenzioni, benessere collettivo, psicologia e persino l'astrologia) sono inficiati da questa solitudine che è il prezzo da pagare per aver offeso Zeus. Essa costituisce quel segreto impulso-ombra che c'è dietro chi - deve - aiutare gli altri, poiché è attraverso questa disponibilità ad aiutare che risulta alleviata, anche se di poco, quell'intensa solitudine derivante dalla conoscenza".

E così colui che è sensibile all'energia acquariana è solitario e autonomo nelle sue scelte, eccentrico e ribelle, non può o non vuole essere come gli altri, evita le vie già battute, non si lascia condizionare da pregiudizi e tradizioni, detesta le convenzioni e lotta contro i dogmi e i principi imposti dalla morale e dalla società, diventare il paladino e il portavoce dei valori dell'Uomo, con la maiuscola, è ciò che riconosce come suo compito. La voce che ascolta è solo ed esclusivamente quella del gruppo, della moltitudine poiché non si fida né di se stesso, né delle rigide strutture politiche e economiche, costruite sui concetti di potere e di controllo del Capricorno. La sfida che l'acquario ci propone è la capacità di andare oltre i confini del nostro piccolo mondo, chiuso, ottuso, cristallizzato, costruito in cima alla vetta faticosamente conquistata nel Capricorno, e che presuntuosamente pensavamo fosse l'unico mondo possibile, eterno ed incrollabile.

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Ultima modifica: domenica 14 ottobre 2007 01.05
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