Urano è un pianeta di scoperta
abbastanza recente; infatti l’astronomo inglese William Herschel lo
avvistò nel 1781; è il primo dei transaturnini perché l’antica
tradizione astrologica riconosceva solamente sette pianeti: cioè il
Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. Urano è un
pianeta buio e dalla rotazione antioraria; è il governatore del segno
dell’Acquario.
IL MITO DI URANO
Negli antichi racconti mitologici Urano
era figlio di Gea, la terra, che lo aveva concepito senza che ci fosse
nell’Universo un principio maschile; esso andava a trovare ogni
notte la madre e la fecondava; ebbe infatti una lunghissima teoria di
figli, tra cui i Ciclopi (Argi,Sterone, Bronte), gli Ecatonchiri (Briareo,
Cotto, Gie); però odiava i figli che generava con Gea e appena essi
venivano alla luce li nascondeva in una cavità interna terrestre,
chiamata Tartaro, in cui gli incatenava; di tali azioni così malvagie
egli gioiva intensamente (come racconta Esiodo nella sua Teogonia);
quindi Gea, che oltre a Oceano gli aveva partorito anche Ceo, Crio,
Giapeto, Cronos, Iperone, Rea, Mnemosine e Teti, si lamentò con il
figlio Cronos di questo il padre malvagio che nascondeva i suoi figli
nelle viscere della terra; fu allora che Cronos, il più giovane di
tutti i figli partoriti, decise di vendicare sua madre. Gea nascose
Cronos in un luogo buio, gli diede una falce affilatissima costruita
appositamente e gli spiegò che cosa doveva farne: quando, come al
solito, Urano venne di notte e abbracciò Gea coprendola, il figlio
uscì dal suo nascondiglio, con molta destrezza prese la falce e
recise i genitali del padre che gettò subito in mare; quelli
fecondarono la spuma da cui nacque Afrodite. Dopo questa azione
sanguinosa di Cronos, Urano non si unì più alla Terra –Gea: cessò
per sempre questa procreazione dei primordi e con essa il dominio di
Urano; seguì poi, come abbiamo visto a proposito di Saturno, la
signoria di Cronos. Mutilato dunque Urano, dal suo ultimo sangue
sgocciolato sulla terra nacquero i Giganti e le Erinni, cioè Aletto,
Megera e Tisifone, e poi nacquero anche le ninfe dei frassini. Cronos
diventò così signore dell’Universo, ma gli fu predetto dalla
stessa Gea e da Urano che uno dei suoi figli (Zeus) lo avrebbe a sua
volta spodestato dal regno. Da questa narrazione mitologica si evince
che Urano è un pianeta violento, e rappresenta il cielo primordiale,
rappresenta anche l’allontanamento che c’è stato tra l’uomo e
Dio, cioè una separazione brusca, come un taglio netto.
Urano è quindi per gli astrologi il
pianeta della decisione, ma per molte sue caratteristiche e per la
rapidità ricorda il pianeta Marte, anche se è molto più forte per
energia e per incisività. Il suo giro si compie in ottantaquattro
anni; la sua forza si manifesta con una rapidità impressionante, e
anche il fatto che sia un pianeta buio e dalla rotazione in senso
antiorario se indica, in senso positivo, la rapidità e la fermezza
della volontà, al negativo invece può segnalare la durezza e la
mancanza assoluta di pietà e di comprensione (Urano, appena nascevano
i suoi figli, li imprigionava nelle viscere della terra, incatenandoli
nel Tartaro); anche la brutalità con cui abbraccia Gea ne fa un
essere dagli impulsi ciechi, assoluti, che aggredisce con forza
distruttrice: infatti si manifesta anche astrologicamente come un
pianeta violento, estremamente energico, drastico. È il pianeta delle
persone geniali: inventori, esperti di elettronica, di cibernetica e
di informatica e anche astrologi. Il suo elemento è naturalmente il
Fuoco e c’è anche un elemento radioattivo, l’uranio, che riguarda
questo pianeta; è elemento con i quale si costruiscono le bombe
atomiche che possono distruggere l’umanità (valenza negativa ), ma
che utilizzano nei reattori, conduce l’uomo nell’Universo, alla
scoperta degli altri pianeti (valenza positiva). Il suo colore è il
blu pavone; governa l’attività elettrica cerebrale, il sistema
nervoso, il midollo spinale e tutti i fenomeni pressori fisiologici.
Se positivo, in un tema natale indica
la capacità di decidere all’istante, l’ideazione originale, la
sintesi, e a volte perfino la genialità. Se negativo, segnala la
durezza, la mancanza di pietà e di comprensione, un grande orgoglio e
talvolta un'irritazione nervosa con sintomatologia che rivela violenti
conflitti interni: quindi un carattere esplosivo, collerico,
imprevedibile. Il segno grafico è composto da due semicerchi separati
da una croce, la cui estremità inferiore cade su un cerchio; si può
interpretare questo complesso geroglifico di Urano come due semicerchi
opposti, due metà di un ciclo rotte da un’impulsività, da un
cerchio che cade proprio sotto la croce. La croce, però, unifica le
due parentesi contrapposte, come se due personalità distinte si
fondessero in una soltanto per la croce che le unisce, mentre il
cerchio sottostante rappresenterebbe ancora una volta la terra in cui
l’uomo si incarna e si innalza attraverso la Croce che lega i due
emisferi contrapposti e ne fa un solo essere teso verso Dio. Molti
astrologi vedono nell’H, simbolo di Urano, la stessa iniziale
dell’astronomo Herscehel che lo scoprì, altri vedono addirittura
una antenna televisiva; si può anche vedere semplicemente un
individuo in conflitto tra due distinte tendenze, una positiva e una
negativa, che risultano dalle due parentesi contrapposte e che può
unificare soltanto protendendosi verso la Croce con tutto il proprio
essere; riesce così a ricomporre l’unità spezzata delle due
parentesi e a ricondurre nella sua giusta misura l’eccessiva forza
dinamica di Urano.
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