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In occasione della prossima Assemblea Generale dei Soci, convocata per il 18 aprile 2010 a Firenze è inserita nell’ordine del giorno la presentazione del bilancio chiuso al 31.12.2009. In coincidenza con il prossimo rinnovo degli amministratori, la presentazione di questo bilancio riveste un ruolo molto importante, in quando si tratta di un “bilancio di trapasso” da una gestione all’altra e quindi del trasferimento delle responsabilità dei conti (e delle “obbligazioni”) da un gruppo di persone ad un altro. L’importanza del trasferimento di responsabilità è cosa da tenere in buona considerazione, soprattutto se si ha ben presente come recita il nostro codice civile, essendo il Club un’associazione non riconosciuta come persona giuridica infatti, per quanto riguarda le obbligazioni verso terzi, si applica l’art. 38: “Per le obbligazioni assunte dalle persone che rappresentano l’associazione i terzi possono fare valere i loro diritti sul fondo comune. Delle obbligazioni stesse rispondono anche personalmente e solidalmente le persone che hanno agito in nome e per conto dell’associazione.” E' bene precisare che trattasi di risposta personale e solidale per le obbligazioni assunte nel periodo di esercizio della carica. Penso di non aver evidenziato nulla di nuovo, sono certo che tutti gli amministratori, vecchi e nuovi, siano a conoscenza di questo onere che grava sul loro capo dal momento che si sono assunti, o si assumeranno, la responsabilità di amministrare il Club. Detto questo, siccome ho avuto occasione di visionare il bilancio presentato a chiusura dell’esercizio al 31.12.2008 nel quale mancavano diversi dati importanti, con la presente volevo sintetizzare i documenti che dovrebbero essere presentati in occasione della prossima Assemblea:
Nelle attività dello stato patrimoniale andranno iscritti i saldi dei c/c bancari o postali, i crediti, i cespiti e le rimanenze di magazzino, mentre nelle passività andranno iscritti i debiti. La differenza fra la somma delle attività e delle passività indicherà il valore del capitale netto, ovvero sia, il risultato delle operazioni registrate nel corso di tutta la vita del Club. Il saldo che ne risulterà rappresenterà il fondo di riserva o per dirla con l’art. 38 del c.c. il “fondo comune” la cui responsabilità viene trasferita ai nuovi amministratori.
Facciamo un esempio. Come sono stati conteggiati gli incassi dei soci (100? numero a caso) che hanno versato i 25 €, di quota nel mese di dicembre 2009? Negli ricavi del 2009?, oppure sono stati rinviati all’esercizio 2010 come dovrebbe essere?, considerato che la totalità dei costi riferiti a quella quota (costo 4 riviste + vademecum) saranno sostenuti nel 2010. Tra l’altro i benefici goduti dal bilancio 2009, per effetto delle molte adesioni a seguito della campagna elettorale, se non sono ben ponderati corrono il rischio di spostare la consistenza del risultato di esercizio dal 2009 al 2010.
Sono certo che il bilancio che verrà presentato in Assemblea a Firenze sarà completo di tutto, all’insegna della trasparenza che gli amministratori devono ai propri soci e che i soci devono sempre pretendere. |