Parrocchia"DIVINO CUORE DI GESU'" Mirto-Crosia (CS) Archidiocesi Rossano-Cariati

Apertura Visita Pastorale nella Vicaria di Longobucco

10.10.2010

APERTURA VISITA PASTORALE VICARIA LONGOBUCCO

          La Comunità ecclesiale della Vicaria di Longobucco, domenica 10 ottobre, ha accolto il suo Pastore, S. E. Rev.ma Mons. Santo Marcianò, in Piazza Dante a Mirto-Crosia, per l’apertura della Visita Pastorale. Hanno dato il benvenuto al nostro Pastore presbiteri, diaconi, ministranti, religiose, fedeli di tutte le parrocchie della Vicaria e rappresentanti del laicato impegnato (Consigli Pastorali, Operatori pastorali e Associazioni). Erano presenti anche autorità civili e militari dei Comuni del territorio: i sindaci di Calopezzati, Gennaro Bianco, di Caloveto, Francesco Pirillo, di Cropalati, Fabrizio Grillo, di Longobucco, Luigi Stasi, di Pietrapaola, Giandomenico Ventura, di Crosia, Gerardo Aiello, i rappresentanti della Polizia municipale e delle Forze dell’Ordine.

          Toccante è stato il rito iniziale: il Clero in vesti liturgiche e tutti i fedeli, in processione penitenziale, preceduti dal crocifisso e cantando le litanie dei Santi, sono arrivati alla chiesa del ”Divino Cuore di Gesù” dove è stata solennemente concelebrata l’Eucarestia.

          Per l’apertura della Visita pastorale è stata scelta la chiesa del “Divino Cuore di Gesù”, guidata dai parroci don Umberto Pirillo e don Pino De Simone, per la centralità della Vicaria.

          Il Vicario foraneo, don Giuseppe Madeo, il sindaco della cittadina ospitante, Gerardo Aiello,  ed il rappresentante del Consiglio pastorale vicariale, Angela Teresa Marino, nel porgere i loro saluti al Padre Arcivescovo, hanno evidenziato la realtà civile ed ecclesiale della zona pastorale che comprende i cosiddetti Comuni della Valle del Trionto ed hanno posto le loro aspettative nella presenza del Padre Arcivescovo nelle nostre comunità, in termini di promozione dei valori umani e sociali e di segno di comunione, per guardare al futuro con fiducia e speranza.

          Rispondendo ai saluti, l’Arcivescovo, ci ha già dato tante indicazioni pastorali pratiche per camminare secondo l’insegnamento evangelico: è fondamentale per i laici la testimonianza della loro fede con parresìa, libertà e verità, per essere incisiva insieme alla voce del Vescovo e dei presbiteri; è necessario creare centri di ascolto e mense per i poveri anche a Mirto, come quelli già presenti in altri centri della Diocesi, fondati sulla solidarietà e sulla condivisione da parte di tutti, perché “i poveri ci accoglieranno nel Paradiso”;  è importante che le chiese siano sempre aperte ai fedeli che vogliono sostare in preghiera con il Signore Gesù Eucarestia nei vari momenti della giornata, e perchè ciò sia possibile è necessaria la disponibilità dei sacerdoti e soprattutto la collaborazione dei laici della parrocchia…

          Tanti saranno gli incontri di Vicaria in cui il nostro Pastore avrà ancora modo di interloquire e conoscere i Catechisti, i membri dei Consigli Pastorali Parrocchiali, degli Affari Economici, della Caritas, e dei Gruppi associativi e di volontariato.

          La visita pastorale proseguirà in tutte le Parrocchie dove saranno privilegiati momenti di preghiera, di incontro, di ascolto, di conoscenza reciproca e di comunione, per poi concludersi prima delle festività natalizie.

ANGELA TERESA MARINO

Saluti Vicario foraneo, Sindaco, Rappresentante Consiglio Pastorale Zonale
 

Apertura della visita pastorale nella vicaria di Longobucco
Saluto a Sua Eccellemza M. Santo Marcianò

Nel porgere il mio saluto deferente e filiale a Lei Eccellenza Reverendissima al Signor Sindaco G. Aiello, ai confratelli della vicaria e al nostri amati fedeli presenti, penso, in questo momento in cui Lei, amatissimo Padre Arcivescovo, apre la visita pastorale nella nostra vicaria di Longobucco, a quell'immagine biblica carica di tanta attesa e speranza . È tratta del profeta Isaia: "Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annuncia la pace, messaggero di bene che annuncia la salvezza" (Is. 53,7).

La lettera pastorale "1 laici, Regno di Dio nel Mondo" illumina ulteriormente il cammino già intrapreso nella vicaria di Cariati. Già, puntualmente la quinta Lettera; grazie per questo ulteriore atto magisteriale, frutto di tanto lavoro ma soprattutto di quell' amore leale e concreto e profondo verso la Sua Diocesi, la nostra Diocesi di Rossano-Cariati. Si registra naturalmente anche l'apprezzamento di tante altre diocesi che ormai ne fanno regolarmente richiesta.

Amatissimo Padre la nostra Vicaria è composta da undici parrocchie collocate in sette comuni estesi dal mare fino alla Sila passando tra colline ricche di uliveti genuflessi su poggi scoscesi. La nostra gente è buona e generosa attaccata al lavoro e alla famiglia. Valori che la che nostra Chiesa Locale ha tutelato e continua ancor di più a tutelare in una costante promozione umana e cristiana. Va riconosciuto anche il ruolo che come Chiesa l'Azione Cattolica, presente in tutte la parrocchie della vicaria, sta svolgendo come supporto alla vita ecclesiale.

Ed eccoci qui, Lei in mezzo a Noi e Noi intorno a Lei in una comunione vera e Sacramentale. Il papa ha affermato, parlando della "Chiesa comunità sempre in cammino" che il Vescovo rappresenta nei riguardi della Chiesa locale la Chiesa universale, e nei riguardi della Chiesa universale la Chiesa locale. Un duplice compito finalizzato all'unità del popolo di Dio.

Nella Sua preghiera per la visita pastorale che abbiamo da subito fatto nostra vi è contenuta l'affermazione che è il Signore a visitarci attraverso di Lei. Certo il Signore è venuto e verrà alla fine dei tempi; per questo siamo consapevoli di essere posti nel "frattempo". viviamo nell' inter tempora, tra la storia e l'eternità e abbiamo bisogno di essere spronati nella speranza, confermati nella verità e animati dallo Spirito. Lei ci ha dato e continua a darci tuttora tutto ciò.

Per questo dal profondo del nostro cuore Le diciamo "Benedetto colui che viene nel nome del Signore" (Lc 19,38), benedetto colui che ci porta verso il Signore e il Suo Regno.

Mirto-Crosia, 10.10.2010

Sac. Giuseppe Madeo.

Saluto del Sindaco Gerardo Aiello

Eccellenza Rev.ma,
l'accoglienza che la nostra comunità offre a Lei ed a tutti gli operatori della Visita Pastorale nella valle del Trionto è sentita e ricca di attese. Il momento storico del nostro territorio, onorato dalla sua presenza coinvolgente, necessita di stimoli e riflessioni alla vigilia di mutamenti significativi voluti dal legislatore che a tutti chiede, oltre che sacrifici, assunzioni di nuove responsabilità, quali disoccupazione e lavoratori, ospiti comunitari ed extracomunitari, giovani ed anziani, studenti. Tutti attendono certezze che nessuno sa e può dare. Il messaggio di pace e solidarietà che sarà diffuso durante la Visita Pastorale, contribuirà a favorire un atteggiamento di cittadinanza nel contempo di un federalismo possibile che modifichi il senso civico della partecipazione e superi l'atteggiamento cronico dei l'assistenzialismo. La Sua presenza su tutto il basso ionio ha prodotto attenzione e riconoscenza per l'azione pastorale incisiva. Sono sicuro che le future giornate della Visita Pastorale consolideranno tante impressioni di speranza per le istituzioni, per gli operatori del commercio, come per tutti coloro che sono privi di punti di riferimento. I messaggi che Lei ha trasmesso aiuteranno a rendere possibile una migliore convivenza ed integrazione nel vivere quotidiano. Per i più deboli ed incerti l'attesa è maggiore rispetto a coloro che dovranno ammorbidire i toni della pretesa e delle superbe e posizioni, accogliendo il messaggio di semplicità che la fede impone. Eccellenza, le siamo grati per quanto la Visita Pastorale produrrà e per l'insegnamento che saprà promuovere in termini d'amore e convivenza civile, nelle diversità ed identità di tutti i nostri cittadini.

Gerardo Aiello

ARCIDIOCESI ROSSANO-CARIATI
APERTURA VISITA PASTORALE VICARIA DI LONGOBUCCO10.10.2010
SALUTO A S.E. ARCIVESCOVO MONS. SANTO MARCIANO'.

Amatissimo Padre,
Benvenuto in mezzo a noi.
Le porgo i più sinceri e cari saluti, in rappresentanza del Consiglio Pastorale della Vicaria di Longobucco e a nome di tutta la Comunità. Oggi Lei viene per la prima volta in Visita Pastorale come Buon Pastore ad ascoltare le nostre incertezze e le nostre speranze, le nostre difficoltà e le nostre ricchezze…, a guidare il cammino di questo Suo piccolo gregge e noi La accogliamo con grande gioia, cuore docile all’ascolto e affetto di figli, ricordando ciò che ci ha detto nella sua precedente lettera pastorale: il Vescovo visita la “sua” Chiesa e la Chiesa accoglie il “suo” Signore.

Il territorio della Vicaria abbraccia un vasto territorio che va dall’entroterra montuoso della nostra bella Sila al litorale ionico e presenta caratteristiche di tradizioni, usi e costumi, molto variegate. Comunque c’è da sottolineare che le radici d’identità e di fede in alcuni paesi sono in comune, poiché quelli relativamente giovani, come ad es. Mirto, sono stati fondati e popolati da chi scendeva alla marina per la raccolta delle olive e vi è restato essendoci condizioni di vita più buone, che ancora oggi, però hanno tanto bisogno di essere migliorate.

L’ambiente socio-culturale è medio-basso, è carente di sbocchi lavorativi, di servizi pubblici, come per es. gli ospedali, e non sempre valorizza le capacità e le competenze professionali, le qualità umane e culturali della nostra gente. Inoltre alcuni comuni della Vicaria non sono nè facilmente né velocemente raggiungibili per l’inefficienza delle vie di comunicazione e perciò sono scarse le possibilità di sviluppo. Non mancano, tuttavia, libere iniziative imprenditoriali che sono piccoli semi di speranza, soprattutto nel settore terziario. Nel mondo della Scuola, che mi sta particolarmente a cuore, si evidenzia una normale scolarizzazione dei discenti e un riconoscimento da parte della società civile dell’importanza dell’istruzione, per cui si delega ad essa il compito fondamentale della formazione delle giovanissime generazioni, in un mondo, purtroppo, sempre più povero di valori. Altre agenzie educative aiutano la scuola nel suo compito educativo: si sottolinea la riqualificazione della presenza degli oratori parrocchiali come luoghi educativi privilegiati di ritrovo.

L’incidenza turistica estiva è composta per lo più dai nostri emigrati che ritornano nel loro paese natio per le vacanze. Si rilevano, altresì, preoccupanti disoccupazione e indigenza e si evidenzia una forte emigrazione per motivi di lavoro verso il Nord Italia; nel contempo si assiste al fenomeno dell’immigrazione irregolare di cittadini provenienti soprattutto da paesi dell’Est Europeo ed extraeuropei. È un fenomeno che necessita maggior attenzione da parte di tutti per poter affrontare il processo dell’integrazione con incisività. Per noi cristiani non è importante tanto la tolleranza  (che colgo come una negatività), ma un dialogo e una collaborazione, a fondamento di un rapporto interpersonale che non esclude l’importanza della propria identità culturale. Soprattutto è fondamentale andare incontro a questi nostri fratelli con spirito di fraternità e solidarietà.

Inoltre, l’insufficienza di centri associativi e strutture ricreative per il tempo libero e per attività socializzanti e culturali, e le molteplici problematiche di disagio sociale per incertezze finanziarie e lavorative future, evidenziano il problema della micro-criminalità, del bullismo, della tossicodipendenza e della dispersione scolastica. Purtroppo ci sono famiglie le cui “fondamenta non poggiano sulla roccia” e si sgretolano e famiglie che non si formano, perché oggi i giovani anche dalle nostre parti preferiscono rimandare il matrimonio per mancanza di lavoro e di sicurezza economica per poter vivere il loro amore senza difficoltà.

Oltre a ciò, però, si deve riconoscere e valorizzare nella comunità ecclesiale tutto il patrimonio di esperienza culturale, civile e religiosa, di cui è ricca la realtà popolare e che si esprime con tradizioni che coinvolgono, per altro, svariati ambiti della vita sociale.

Riflettendo proprio sui bisogni e sulle risorse del territorio, i Consigli Pastorali Parrocchiali possono programmare le loro attività a servizio di tutta la Chiesa, lavorando uniti ai nostri sacerdoti e al nostro Vescovo.

Considerevole è l’apporto qualificante di tanti laici che a fianco dei propri parroci sostengono le attività pastorali. Si evidenzia lo zelo delle nostre religiose e dei nostri presbiteri, che con grande generosità, trasmettono la gioia di servire Cristo e continuano a spendere la loro vita per la salvezza delle nostre anime.

Noi laici siamo felici di mostrarLe che anche se non siamo credenti maturi per le tante infedeltà, in noi c’è tanto bene, tanta fede, tanta generosità, tanto cammino di conversione e tanto desiderio di essere partecipi con il nostro Pastore nella missione di cercare e costruire il Regno di Dio.

Nel Suo giovane ma intenso apostolato, Lei ha già avuto modo di conoscere le nostre realtà parrocchiali, essendo stato nelle nostre Comunità per tante occasioni di ricorrenze e festeggiamenti. Nella Vicaria ha portato, se mi posso permettere, una ventata di gioventù e di entusiasmo e una scossa di vitalità ecclesiale che è stata avvertita da tutti. In un primo momento ci siamo sentiti spaesati di fronte al cambiamento che ci veniva chiesto, ma grazie al suo aiuto, attraverso la sua determinazione, il suo sorriso e soprattutto il suo carisma, abbiamo accettato e non subìto quelle scelte che Lei, guidato dallo Spirito Santo ha ritenuto giuste, e le abbiamo accolte come doni di Dio, portatrici della Sua Grazia.

Tanto ancora ci aspettiamo dal nostro Vescovo, non perché Lei debba risolvere tutti i nostri “guai”, ma per rappresentare per noi un importante punto di riferimento e di comunione, per sentirci raccolti attorno a Lei, e ai nostri sacerdoti, come famiglia che vive la solidarietà vicendevole, per percepire la presenza di nostro Signore che conosce e ama noi, suo piccolo Gregge.

Le chiediamo chiarimenti, indicazioni, consigli, correzioni dei nostri passi che non sono stati compiuti secondo il Vangelo e accompagniamo la Sua visita con la preghiera,  affidandoLa alla protezione della Vergine Maria Achiropita, Celeste Patrona della nostra Diocesi, affinchè guidi le sue parole e le sue opere.

Le siamo riconoscenti per l’affetto che nutre per tutta la Chiesa diocesana e per le sue lettere pastorali che aprono il nostro cuore alla riflessione e scuotono la nostra coscienza ad una testimonianza più coerente. Auspichiamo che in questo anno dedicato al laicato scopriamo la nostra vocazione alla carità e alla gratuità come Lei ci ha indicato. Speriamo che la Sua visita alla nostra comunità, rimanga segno indelebile dell’Amore di Cristo e faccia crescere quei semi di santità e ravvivare quella scintilla di luce divina che abbiamo ricevuto in dono con il Battesimo.

Personalmente Le rinnovo l’augurio <<Che la Sua presenza nelle nostre comunità parrocchiali sia vissuta come tempo di grazia irradiato di ricchezza spirituale, di solidarietà sociale e di comunione fraterna>> e vivamente La ringrazio di essere qui.

ANGELA TERESA MARINO

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