Parrocchia"DIVINO CUORE DI GESU'" Mirto-Crosia (CS) Archidiocesi Rossano-Cariati

 MARIA DE MATTIAS
(Vallecorsa 4.2.1805 - Roma 20.8.1866)

APOSTOLA DEL SANGUE DI CRISTO

(A CURA DELLE SUORE ASC)

PROFILO SPIRITUALE
DI
SANTA MARIA DE MATTIAS

Sua devozione fondamentale
Adorazione del Preziosissimo Sangue

Soggetto preferito di contemplazione
La bontà e la misericordia di Dio
La Passione di Gesù e i dolori di Maria SS.ma

Sua giaculatoria preferita
Soccorri i tuoi figli, Signore,
che hai redento col tuo prezioso Sangue.

Eterno Padre, ti offro il Sangue
preziosissimo di Gesù Cristo
in espiazione dei miei peccati,
in suffragio delle anime del Purgatorio,
per i bisogni della Santa Chiesa

Suo atteggiamento nelle contrarietà e persecuzioni
Silenzio, gioia di essere assimilata a Cristo

Motivo della sua "influenza contagiosa"
Santità personale, zelo instancabile,
parola semplice e appassionata

Virtù inculcate
Umiltà, carità, preghiera, obbedienza

Sua ambizione dominante
Far conoscere Gesù e
Salvare le anime che gli "costano sangue"

Sua insistente esortazione
Amare Gesù, farsi sante, faticare per il caro prossimo.
Far sì che il Sangue di Cristo non sia sparso invano

Sua missione
Collaborare con Gesù all'opera della Redenzione.
Promuovere la donna in tutte le fasi della vita.
Crescita integrale della persona in tutte le età

Suoi prediletti
I poveri e gli emarginati

Suo più grande timore
Perdere Gesù a causa del peccato

Atteggiamento verso le suore
Amore e fermezza nell'esigere
generosa dedizione alle anime

Suo profondo desiderio
Morire sulla Croce con Gesù (e vi morì)

"L'unico nostro pensiero sia di far conoscere a tutti per quanto ci sarà possibile l'amore Crocifisso Gesù"
Maria de Mattias Lett.814

Sua regola di vita
Dio in vista
Gesù in pratica
La vita in sacrificio

Suo luogo di rifugio
Il Crocifisso

Sua forza e sostegno
Il Sangue di Gesù e Maria SS.ma

Suo più ardente desiderio
Piacere a Gesù in tutte le cose

Fiducia nella Divina Provvidenza
Abbandono al piano di Dio
Pace nel cuore

Santi Patroni e avvocati
Maria Santissima,
S. Giuseppe,
S. Francesco Saverio,
S. Gaspare del Bufalo,
S. Caterina da Siena,
S. Teresa d'Avila

Sue caratteristiche spiccate
Amore alla Croce

 

SANTA
MARIA DE MATTIAS

Fondatrice della Congregazione
delle suore Adoratrici dei Sangue di Cristo
Vallecorsa 1803 - Roma 1866

Dalle lettere di Santa Maria De Mattias

"Con Gesù pensiamo,
con Gesù parliamo,
con Gesù fatichiamo,
con Gesù riposiamo,
con Gesù lacrimiamo,
con Gesù facciamo silenzio,
 con Gesù preghiamo,
con Gesù viviamo,
con Gesù moriamo".

'Parli spesso ai cuori delle fanciulle
della carità di Dio
nell'averci dato il suo Santissimo Figlio,
parli pure della gran bellezza
di Gesù e Maria".

"Faccia conoscere a tutte
l'amore e le tenerezze di Gesù Crocifisso, affinché l'ami con tutto il cuore".

"Dia spesso uno Sguardo al Crocifisso,
e in specie
alle sue Santissime Piaghe....
Oh! che amore... Oh!
che forza per comunicare con tutti
una perfetta pace,
la quale scaturisce dalle Piaghe amorose
di Gesù...
Amor tenero, Amor tenero,
Amor grande per Gesù
e per salvare anime a Gesù".

 

PREGHIERA
A SANTA MARIA DE MATTIAS

Santa Maria De Mattias,
donna forte e coraggiosa,
Adoratrice - Apostola
del Sangue di Cristo,
tu seguisti le orme di Gesù
nell'obbedienza a Dio
e nell'amore senza limiti
per il caro prossimo.
Ci affidiamo alla tua intercessione.
Chiedi al Padre,
per mezzo di Cristo
nel suo Santo Spirito
che si compia in noi la sua volontà,
che siano esauditi
i nostri desideri di bene,
e che, per la potenza
del Sangue prezioso di Gesù,
siano concessi a tutti
pace, libertà e amore

Amen.

POSTULAZIONE:
Via B. Maria De Mattias, 10 - 00183 ROMA
Tel. 06.70491766 - 06.70496702
e maii: postulazioneasc@pcn.net

                                 Cenni biografici
Maria De Mattias nacque il 4 febbraio 1805 a Vallecorsa, provincia di Frosinone, ultimo paese a sud dello Stato Pontificio.
Ricchezza e cultura non mancavano nella sua famiglia - anche se alle donne era proibito studiare - come pure una profonda fede cristiana. Attraverso il dialogo con il papà ella apprese e interiorizzò non solo le verità della fede, ma soprattutto episodi e figure della Sacra Scrittura che egli le leggeva sin dalla tenera età, e sviluppò un grande amore a Gesù, Agnello immolato per la salvezza dell'umanità. Tutto questo avveniva mentre il paese e i dintorni vivevano il periodo tragico dei brigantaggio: 1810 - 1825. Nell'anima di Maria, infatti, maturava un confronto tra il sangue umano versato nell'odio e nella vendetta, e quello di Cristo versato per amore, Sangue che salva. Senza istruzione, senza contatti con l'esterno a causa del suo ceto sociale, Maria visse la fanciullezza e prima adolescenza ripiegata a contemplare la sua bellezza. All'età di 16 - 17 anni cercò un senso per la propria vita: senti il bisogno di un amore senza confini. Fu sempre attraverso il dialogo con il papà a cui confidava il suo buio interiore e la preghiera alla Madonna perché le desse lume, che Dio le fece sperimentare in modo mistico la bellezza del suo amore che si è manifestato in tutta la sua pienezza nel Cristo Crocifisso, in Cristo che dona tutto il suo Sangue. Fu proprio questa esperienza la sorgente, la forza, la motivazione che la portò sulle strade d'Italiaper far conoscere a tutti l'Amore tenero dei Padre Celeste, come ella diceva; o l'Amore Crocifisso Gesù. Era convinta, infatti, che la riforma della società nasce dal cuore della persona e che, questa, si trasforma se giunge a comprendere quanto preziosa sia agli occhi di Dio, di quanto amore è stata fatta oggetto: Gesù ha dato tutto il suo Sangue per riscattarla. Sotto la guida di un compagno di San Gaspare, Venerabile Don Giovanni Merlini, ella fondò la Congregazione delle Suore Adoratrici dei Sangue di Cristo in Acuto (Frosinone) il 4 marzo 1834, all'età di 29 anni. Era stata chiamata per fare scuola alle fanciulle - aveva imparato da sola a leggere e a scrivere - da Mons. Giuseppe Maria Lais, Vescovo di Ferentino e Amministratore di Anagni. Maria, però, che si portava dentro il sogno della riforma della società e del mondo, non si limitò alla scuola, ma radunò mamme e giovani per catechizzarle, per farle innamorare di Gesù ed educarle a vivere cristianamente, secondo il proprio stato. Gli uomini a cui non poteva parlare, secondo il costume del tempo, andavano spontaneamente ad ascoltarla ed anche di nascosto; i pastori, abbandonati a sé stessi chiesero di essere istruiti nella fede da lei e per di più dopo il calar dei sole, cosa nuova in quel tempo; la gente accorreva alle funzioni sacre per ascoltare la maestra.
Maria così, da ragazza timida e introversa, era diventata una predicatrice che affascinava le fanciulle, gli adulti, i semplici e le persone colte, i laici e i sacerdoti perché, quando parlava di Gesù e dei misteri della fede era come se avesse visto di persona quelle realtà. Il suo desiderio struggente era infatti che neppure una goccia dei Sangue Divino andasse perduta; che raggiungesse tutti i peccatori per purificarli e perché, lavati in quel fiume di misericordia, ritrovassero la via giusta per la pace e la comunione tra gli uomini. Questo ardore coinvolse molte giovani e, attraverso di loro, la De Mattias poté aprire circa 70 comunità di cui 3 in Germania ed una in Inghilterra, quasi tutte in piccoli paesi abbandonati del Centro Italia. Pio IX richiese la presenza delle sue figlie nell'Ospizio di San Luigi in Roma e per la Scuola delle fanciulle a Civitavecchia. Quella di Maria De Mattias fu una esistenza vissuta nel solo desiderio di dar gusto a Gesù che le aveva rubato il cuore sin dalla giovinezza e nell'impegno gioioso di salvare il "caro prossimo" dall'ignoranza dei mistero d'amore di Dio per l'umanità. Tutto questo non le fece risparmiare fatica; non si abbatté nelle contrarietà; operò sempre in profonda comunione con la Chiesa locale, ed universale e per amore di Essa. Morta a Roma il 20 agosto 1866, Maria De Mattias fu sepolta nel Cimitero del Verano per desiderio dello stesso Pio IX il quale scelse per lei la tomba e vi fece realizzare un bassorilievo con visione di Ezechiele: Ossa aride, audite verburn Domini. La sua fama di santità non diminuì dopo la morte e, iniziato il Processo di Beatificazione a 30 anni da essa, fu Beatificata da Pio XII il I° ottobre 1950. Il Papa Giovanni Paolo II l'ha canonizzata il 18 maggio 2003.

 

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