SANTA
MARIA DE MATTIAS
Fondatrice della Congregazione
delle suore Adoratrici dei Sangue di Cristo
Vallecorsa 1803 - Roma 1866
Dalle lettere di Santa Maria De Mattias
"Con Gesù pensiamo,
con Gesù parliamo,
con Gesù fatichiamo,
con Gesù riposiamo,
con Gesù lacrimiamo,
con Gesù facciamo silenzio,
con Gesù preghiamo,
con Gesù viviamo,
con Gesù moriamo".
'Parli spesso ai cuori delle fanciulle
della carità di Dio
nell'averci dato il suo Santissimo Figlio,
parli pure della gran bellezza
di Gesù e Maria".
"Faccia conoscere a tutte
l'amore e le tenerezze di Gesù Crocifisso, affinché l'ami con tutto il
cuore".
"Dia spesso uno Sguardo al Crocifisso,
e in specie
alle sue Santissime Piaghe....
Oh! che amore... Oh!
che forza per comunicare con tutti
una perfetta pace,
la quale scaturisce dalle Piaghe amorose
di Gesù...
Amor tenero, Amor tenero,
Amor grande per Gesù
e per salvare anime a Gesù".
PREGHIERA
A SANTA MARIA DE MATTIAS Santa Maria De
Mattias,
donna forte e coraggiosa,
Adoratrice - Apostola
del Sangue di Cristo,
tu seguisti le orme di Gesù
nell'obbedienza a Dio
e nell'amore senza limiti
per il caro prossimo.
Ci affidiamo alla tua intercessione.
Chiedi al Padre,
per mezzo di Cristo
nel suo Santo Spirito
che si compia in noi la sua volontà,
che siano esauditi
i nostri desideri di bene,
e che, per la potenza
del Sangue prezioso di Gesù,
siano concessi a tutti
pace, libertà e amore
Amen.
POSTULAZIONE:
Via B. Maria De Mattias, 10 - 00183 ROMA
Tel. 06.70491766 - 06.70496702
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Cenni biografici
Maria De Mattias nacque il 4 febbraio 1805 a Vallecorsa, provincia
di Frosinone, ultimo paese a sud dello Stato Pontificio.
Ricchezza e cultura non mancavano nella sua famiglia - anche se alle donne
era proibito studiare - come pure una profonda fede cristiana. Attraverso il
dialogo con il papà ella apprese e interiorizzò non solo le verità della
fede, ma soprattutto episodi e figure della Sacra Scrittura che egli le
leggeva sin dalla tenera età, e sviluppò un grande amore a Gesù, Agnello
immolato per la salvezza dell'umanità. Tutto questo avveniva mentre il paese
e i dintorni vivevano il periodo tragico dei brigantaggio: 1810 - 1825.
Nell'anima di Maria, infatti, maturava un confronto tra il sangue umano
versato nell'odio e nella vendetta, e quello di Cristo versato per amore,
Sangue che salva. Senza istruzione, senza contatti con l'esterno a causa del
suo ceto sociale, Maria visse la fanciullezza e prima adolescenza ripiegata
a contemplare la sua bellezza. All'età di 16 - 17 anni cercò un senso per la
propria vita: senti il bisogno di un amore senza confini. Fu sempre
attraverso il dialogo con il papà a cui confidava il suo buio interiore e la
preghiera alla Madonna perché le desse lume, che Dio le fece sperimentare in
modo mistico la bellezza del suo amore che si è manifestato in tutta la sua
pienezza nel Cristo Crocifisso, in Cristo che dona tutto il suo Sangue. Fu
proprio questa esperienza la sorgente, la forza, la motivazione che la portò
sulle strade d'Italiaper far conoscere a tutti l'Amore tenero dei Padre
Celeste, come ella diceva; o l'Amore Crocifisso Gesù. Era convinta, infatti,
che la riforma della società nasce dal cuore della persona e che, questa, si
trasforma se giunge a comprendere quanto preziosa sia agli occhi di Dio, di
quanto amore è stata fatta oggetto: Gesù ha dato tutto il suo Sangue per
riscattarla. Sotto la guida di un compagno di San Gaspare, Venerabile Don
Giovanni Merlini, ella fondò la Congregazione delle Suore Adoratrici dei
Sangue di Cristo in Acuto (Frosinone) il 4 marzo 1834, all'età di 29 anni.
Era stata chiamata per fare scuola alle fanciulle - aveva imparato da sola a
leggere e a scrivere - da Mons. Giuseppe Maria Lais, Vescovo di Ferentino e
Amministratore di Anagni. Maria, però, che si portava dentro il sogno della
riforma della società e del mondo, non si limitò alla scuola, ma radunò
mamme e giovani per catechizzarle, per farle innamorare di Gesù ed educarle
a vivere cristianamente, secondo il proprio stato. Gli uomini a cui non
poteva parlare, secondo il costume del tempo, andavano spontaneamente ad
ascoltarla ed anche di nascosto; i pastori, abbandonati a sé stessi chiesero
di essere istruiti nella fede da lei e per di più dopo il calar dei sole,
cosa nuova in quel tempo; la gente accorreva alle funzioni sacre per
ascoltare la maestra.
Maria così, da ragazza timida e introversa, era diventata una predicatrice
che affascinava le fanciulle, gli adulti, i semplici e le persone colte, i
laici e i sacerdoti perché, quando parlava di Gesù e dei misteri della fede
era come se avesse visto di persona quelle realtà. Il suo desiderio
struggente era infatti che neppure una goccia dei Sangue Divino andasse
perduta; che raggiungesse tutti i peccatori per purificarli e perché, lavati
in quel fiume di misericordia, ritrovassero la via giusta per la pace e la
comunione tra gli uomini. Questo ardore coinvolse molte giovani e,
attraverso di loro, la De Mattias poté aprire circa 70 comunità di cui 3 in
Germania ed una in Inghilterra, quasi tutte in piccoli paesi abbandonati del
Centro Italia. Pio IX richiese la presenza delle sue figlie nell'Ospizio di
San Luigi in Roma e per la Scuola delle fanciulle a Civitavecchia. Quella di
Maria De Mattias fu una esistenza vissuta nel solo desiderio di dar gusto a
Gesù che le aveva rubato il cuore sin dalla giovinezza e nell'impegno
gioioso di salvare il "caro prossimo" dall'ignoranza dei mistero d'amore di
Dio per l'umanità. Tutto questo non le fece risparmiare fatica; non si
abbatté nelle contrarietà; operò sempre in profonda comunione con la Chiesa
locale, ed universale e per amore di Essa. Morta a Roma il 20 agosto 1866,
Maria De Mattias fu sepolta nel Cimitero del Verano per desiderio dello
stesso Pio IX il quale scelse per lei la tomba e vi fece realizzare un
bassorilievo con visione di Ezechiele: Ossa aride, audite verburn Domini. La
sua fama di santità non diminuì dopo la morte e, iniziato il Processo di
Beatificazione a 30 anni da essa, fu Beatificata da Pio XII il I° ottobre
1950. Il Papa Giovanni Paolo II l'ha canonizzata il 18 maggio 2003. |