Parrocchia"DIVINO CUORE DI GESU'" Mirto-Crosia (CS) Archidiocesi Rossano-Cariati

MONS. PIETRO DE SIMONE IL 17 MAGGIO 2012 E' TORNATO ALLA CASA DEL PADRE ...

LO SALUTIAMO CON AFFETTO E RINGRAZIAMO IL SIGNORE PER AVERLO INVIATO COME PASTORE DELLA NOSTRA COMUNITA' PER OLTRE 40 ANNI.

CON LE NOSTRE PREGHIERE LO AFFIDIAMO A DIO PERCHE' POSSA ANCORA VEGLIARE SU TUTTI NOI.

PARTECIPAZIONE INTENSA E GENERALE CORDOGLIO PER LA MORTE DI  MONS. DE SIMONE

 

Mons. Pietro De Simone, parroco emerito della Comunità del “Divino Cuore di Gesù” in Mirto,  il 17 maggio 2012 è tornato alla casa del Padre.

La notizia della sua scomparsa improvvisa ha lasciato tutti sbigottiti, perchè senza premonizioni di gravissime infermità, se n’è andato verso l’eternità mentre stava riposando.

Attorno al feretro, esposto nella chiesa del “Divino Cuore di Gesù” di Mirto, abbiamo assistito al “pellegrinaggio” dell’intera Comunità parrocchiale, del clero diocesano, di tante persone di Cropalati, sua città natale e di altri paesi della Diocesi. Quelli che lo conoscevano, hanno voluto onorarlo e rendergli omaggio, visibilmente rattristati e commossi.  I parrocchiani, i conoscenti, le Suore ASC di Mirto, sue collaboratrici per tanti anni, i ragazzi e i giovani  dell’ Azione cattolica, i ministranti,  i confratelli sacerdoti, i familiari e gli amici non hanno voluto mancare per una preghiera e un saluto fraterno a don Pietro, che ha retto per ben quarantaquattro anni la nostra Comunità ! Ma non solo i “praticanti”, ma tutti, appartenenti a qualsiasi ceto sociale e fascia d’età hanno voluto salutarlo e riconoscere che con lui va via “un pezzo di storia” della moderna Mirto !  Le esequie sono state presiedute sabato 19 maggio alle ore 10,30 nella sua Parrocchia da S.E. Mons. Santo Marcianò Arcivescovo di Rossano-Cariati, concelebranti principali Mons. Luigi Renzo Vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea e Mons.  Francesco Milito neo Vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, vescovi originari della Diocesi e già alunni di Don Pietro nel Seminario Arcivescovile di Rossano e tantissimi sacerdoti della Diocesi. Presenti anche Don Francesco Liporace, Educatore del Seminario Teologico regionale “S. Pio X” di Catanzaro e Don Serafino Parisi, Docente nell’Istituto Teologico Calabro di quella Città, dove già da tanti anni opera il nipote di Don Pietro, Don Giuseppe De Simone. Presenti anche diverse autorità civili, tra cui il Sindaco di Cropalati, Fabrizio Grillo e di Crosia, Gerardo Aiello, con i rappresentanti della locale stazione dei Carabinieri, della Polizia municipale locale e lo stendardo comunale, quasi a rappresentare il lutto cittadino.

Ma chi era don Pietro?

Nato a Cropalati il 10/8/1930, aveva ricevuto l’Ordinazione sacerdotale nel suo paese natio il 1/8/1954 da Mons. Rizzo. Aveva conseguito i seguenti gradi Accademici: Licenza in Teologia Dogmatica,  Corso di Studi con tutti gli esami in Lettere Moderne, Equipollenza dei titoli nello stato italiano. Nel corso degli anni aveva ricevuto i seguenti incarichi : Vice Assistente diocesano delle  ACLI, Amministratore parrocchiale  di S. Michele Arc. in Crosia e Rettore della Chiesa della Pietà a Crosia (1991-1992), Presidente della Commissione “Fenomeni mariani” di Crosia, Cappellano di Sua Santità (1991) e Commendatore Ordine ‘S. Maria di Betlemme’ (durante l’esposizione della salma in chiesa prima dei funerali, i “Cavalieri  Betlemiti” della Diocesi gli hanno reso l’omaggio, sostando vicino al feretro). Aveva iniziato il suo ministero nell’Aprile 1955 come Vicario-parrocchiale nella Chiesa cattedrale M. SS. Achiropita e l’anno dopo nella chiesa di San Bartolomeo a Rossano e come primo Parroco si era fortemente interessato della costruzione della nuova Chiesa parrocchiale dedicata a S. Bartolomeo; nel 1961 è stato Parroco di S. Domenico a Longobucco, paese di origine della sua antica famiglia e collaboratore solerte dell’ Arciprete Don Angelo Bennardis che in quegli anni accompagnava l’ Arcivescovo Mons. Giovanni Rizzo al Concilio Vaticano II (1962-1965). Annunciato come Arciprete della stessa Comunità, avendone ricevuto biglietto di nomina, solo per qualche mese guidava quella chiesa Matrice S. M. Assunta e  lasciandone subito dopo la guida pastorale, assunta da Don Francesco Godino. Dal 1966 è stato nominato di Mirto, dove era sceso per guidare la giovane comunità che stava sorgendo in quegli anni, “provvisoriamente” (come raccontava sempre lui) , ma poi vi ha svolto il suo servizio ministeriale come pastore dell’unica Parrocchia (allora) dedicata al “Divino Cuore di Gesù”, fino al suo pensionamento nell’agosto del 2010, quando abbiamo festeggiato anche il giubileo del 50° anniversario della fondazione della nostra chiesa. È stato Insegnante di Lettere e Religione, prima nel Seminario Arcivescovile di Rossano e poi a Longobucco e Mirto presso le Scuole Medie e superiori. Direttore della Sede distaccata, dipendente da Oriolo Calabro, dell’ Istituto Professionale di Mirto, oggi dedicato a “Don Lorenzo Milani”, proprio grazie alla sua forte e instancabile iniziativa. Non c’ è settore della vita sociale, culturale ed economica di Mirto che non l’hanno visto protagonista, evidenziando il suo interessamento, in particolare, per l’istituzione della locale Stazione dei Carabinieri, per la realizzazione della strada Verdesca che conduce all’ Asilo e alla Casa della Suore della Parrocchia (prima quelle dell’ Assunzione e attualmente le Adoratrici del Sangue dei Cristo), per l’intitolazione di tante strade a uomini del mondo cattolico e della cultura, per l’istituzione del locale Centro culturale ricreativo, di cui è stato uno dei soci fondatori nel 1965, per l’apertura di una Banca di Credito cooperativo, intitolata a “Carlo De Cardona” a Mirto e per altre piccole o grandi iniziative nel campo religioso e sociale.

Nel 2004 avevamo festeggiato il cinquantenario della sua ordinazione sacerdotale e anche in quella occasione erano presenti Mons. Renzo e Mons. Milito, allora vicari episcopali, che avevano preparato spiritualmente la Parrocchia in un Triduo sul Sacerdozio e sul ruolo del sacerdote nella Chiesa e nella società. Quella solenne e indimenticabile celebrazione era stata presieduta dal Card. Michele Arcivescovo di Napoli, già suo compagno di formazione e di studi presso il Seminario campano di Posillipo e Napoli e nella stessa Facoltà teologica “S. Luigi”. In quella occasione il Card. Giordano aveva anche benedetto l’altare e la statua della Madonna di Fatima nella piazzetta “Regina Pacis”, attigua alle Scuole Elementari di Via dell’Arte in Mirto.

Don Pietro ha visto crescere Mirto, l’ha vista espandersi territorialmente ed è stato il fautore della nascente chiesa di “San Giovanni Battista”, quando per primo, insieme all’allora Arcivescovo Serafino Sprovieri, aveva capito la necessità di far sorgere una seconda casa di Dio per accogliere le numerose famiglie che stavano popolando, in maniera massiccia, la zona di Mirto chiamata Sottoferrovia. Si può dire che lui ha assistito all’evolversi della nostra storia e tutti gli siamo riconoscenti per tutto ciò che ha fatto di buono nella nostra cittadina…

Ed è stato commuovente vedere la numerosa partecipazione della popolazione, accorrere alle sue esequie nel giorno dei suoi funerali. Il nostro Padre Arcivescovo ha iniziato la Santa Messa, ricordandoci che si stava celebrando una liturgia pasquale per don Pietro che, come tutti i sacerdoti, ha vissuto un fedele servizio per far essere manifesta la presenza di Dio, per far  realizzare nel tempo il perdono dei peccatori, per proclamare con la sua vita che Dio stesso è la nostra vita, che la morte non è la fine, ma l’inizio della vera vita.

L’omelia è stata tenuta da S.E. Mons. Francesco Milito, Ordinato Vescovo nella nostra Diocesi da pochissimo tempo, che è stato suo alunno, insieme a Mons. Luigi Renzo, legati a don Pietro da  affetto profondo. Mons. Milito ha tracciato la figura di don Pietro e i tre luoghi che ne caratterizzavano la personalità: la Chiesa, la Scuola, la Casa.

Lui ha dato tutto per la sua Chiesa, sia per l’edificio sacro che per la cura delle anime. Parroco che non si concedeva assenze, la chiesa per lui era la prima preoccupazione, era tutto, l’ha resa preziosa arricchendola di artistici mosaici ed ha innalzato opere scultoree ai santi per diffondere la devozione e la gratitudine al Signore, come in una “piccola cattedrale”. Ma soprattutto aveva una visione, ampia, cosmica, cattolica della Chiesa e valorizzava il laicato e favoriva con intelligenza le tradizioni religiose.

 Da sempre è stato un uomo di profonda ed apprezzata cultura storica, teologica, umanistica, classica, nella sua Biblioteca personale numerose opere testimoniano tale sensibilità e formazione culturale, attenta anche alle correnti contemporanee; docente per passione e padronanza della materia, sapeva coinvolgere i ragazzi e avvicinarli allo studio letterario con un metodo attivo e coinvolgente.

Una umanità, la sua, speculare tra l'amore alla chiesa e alla sua famiglia e l’unione ha sempre caratterizzato la famiglia De Simone. Ha amato la sua famiglia ed in particolare don Pino De Simone, il nipote che come lui ha ricevuto la vocazione al sacerdozio ed è stato ordinato sacerdote nel 1984 nella chiesa del “Divino Cuore di Gesù”, dove per la prima volta avveniva una ordinazione sacerdotale.

È stato un sacerdote, afferma Mons. Milito, che ha reso visibile la Grazia della Pasqua e se anche qualche ombra di umana fragilità era presente in lui, come negli altri sacerdoti, dobbiamo  ricordare che Dio li sceglie persone deboli, così che possano capire la nostra debolezza e realizzare attraverso la debolezza le sue meravigliose opere. È il giorno dell’Ascensione del Signore, ci ha ricordato il vescovo suo amico, e “don Pietro come Gesù scompare fisicamente ma vive col suo mandato ancora in mezzo a noi”.

Il sindaco di Crosia, Gerardo Aiello, visibilmente commosso, si è rivolto direttamente a don Pietro facendosi portavoce del saluto di tutti i cittadini, esprimendo riconoscenza per l’ opera svolta a Mirto, cittadina che è cresciuta con lui e anche grazie a lui.

Mons. Renzo ha dimostrato l’affetto per don Pietro, ricordando come quell’insegnamento del docente ha segnato la sua vita ed anche le sincere parole di augurio, a lui personalmente rivolte da Don Pietro per l’ Ordinazione episcopale (“Ama i sacerdoti”).

Don Pino, a nome di tutta la famiglia De Simone, ha espresso riconoscenza per tutti, perché sono stati loro vicini e per i sentimenti di partecipazione e cordoglio dimostrati da tutta la popolazione.

Il Padre Arcivescovo ha infine sottolineato la particolare obbedienza di don Pietro verso il Vescovo e come l’amicizia e l’unione tra i presbiteri siano alla base della comunione ecclesiale. Ha poi ringraziato l’intera comunità che ha amato don Pietro.

Altro momento commovente è stato vedere i sacerdoti attorno al feretro e portarlo sulle spalle, verso l’uscita della Chiesa.

Lo salutiamo con affetto e ringraziamo il Signore per avercelo inviato come pastore per oltre i 44 anni  nella nostra Comunità. Con le nostre preghiere lo affidiamo al Dio della vita e della  misericordia, perché possa ancora continuare a vegliare su tutti noi !

Angela Marino

 

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