VOCI VERSO L’ALTO, DI FRANCO PONTIERI

È con vivo apprezzamento che segnalo un interessante lavoro del nostro carissimo Franco Pontieri, un libro di poesie dal titolo “Voci verso l’alto”: tutti noi abbiamo avuto il piacere di stimarlo, in tanti anni, come coordinatore e corrispondente della Vicaria di Longobucco del nostro mensile diocesano “Camminare insieme”.

E non solo: da ricordare i numerosi articoli a carattere culturale e sociale scritti per quotidiani regionali e nazionali che palesano la sua professionalità nel campo del giornalismo.

Quest’ultima fatica, “Voci verso l’alto”, non è la sua prima opera: numerosi sono i suoi interventi come poeta durante gli incontri a carattere culturale a Mirto, suo paese di residenza, e nelle cittadine limitrofe, e molteplici sono le sue pubblicazioni in prosa e in versi.

“Voci verso l’alto”. Sono una serie di poesie dai toni delicati e dal contenuto importante, che fanno pensare, che sono lo specchio dell’animo dell’autore, ma nelle quali ognuno di noi può rispecchiarsi e riflettere sulla realtà, alla luce della fede in Dio Amore.

Per chi ha il piacere di leggere queste liriche, può apprezzare la vena poetica di Franco Pontieri che è intercalata nella realtà culturale quotidiana, che spazia in diversi ambiti, che varia dall’aspetto antropologico a quello religioso…

Lo scrittore ha dedicato una poesia anche al nostro Padre Arcivescovo, Mons. Santo Marcianò, definendolo “testimone della speranza”.

Mi fermo, sperando a augurando a chi legge questi versi di assaporarne a fondo l’interiorità, “…traendone – come dice Vincenzo Domanico nella presentazione – fonte di riflessione e d’insegnamento oltre che balsamo e lenimento per gli affanni della propria anima”.

Angela Teresa Marino

VESCOVO TESTIMONE DELLA SPERANZA

In seguito a dovute dimissioni
del santo uomo, monsignor Cassone,
per raggiunti limiti di età,
diocesi Rossano-Cariati
viene affidata a un giovane prelato
di nome Santo, nato nel sessanta.
Anch'egli, come suo predecessore,
da terra nostra calabra proviene,
dove nacque il grande Gioacchino,
"di spirito profetico dotato"
al dir di Dante, sommo vate nostro.
Ventuno giugno duemilasei
nel duomo di Reggio viene ordinato,
un mese dopo a Rossano sale
quale sede a lui destinata,
trionfalmente accolto da bizantina città,
patria di santi e di papi,
tra cui San Nilo e San Bartolomeo,
testimoni di Cristo e del vangelo.
Arcivescovo Santo Marcianò
ridesta tutta stampa calabrese
non solo per sua arte oratoria,
ma per i contenuti alti e genuini
con parole popolari espressi,
nel contempo toccanti menti e cuori,
ragione, coscienza e l'uomo tutto,
che solo Cristo e i suoi insegnamenti
portano sulla strada dell'amore,
di quello vero, frutto della croce,
della giustizia e del perdono,
del sacrificio e del dolore,
destinato a giusta risurrezione
dopo aver conseguiti libertà
e pace con Dio e con sè stessi,
non trascurando quella coi fratelli.
A così tante voci mie unisco
dopo averti ascoltato per due volte,
a Mirto e a Crosia dove ti han chiamato,
dispensando cultura cristiana,
che riflettere fa ascoltatori,
fedeli a Cristo o senza credo
o da falsi paradisi deviati.
Augurio mio e che tu diffonder possa
evangelo che non tradisce mai,
conduce sempre sulla retta via,
anima sempre candida mantiene,
addolcisce asperità di vita,
infondendo letizia e speranza
per vivere sereni sulla terra
e poi raggiunger felicità eterna.

Franco Pontieri