Casella di testo: UN PRESEPE IN RIMA
Il nostro presepe è divertente
costruito da noi per tutta la gente.
Con le matite e i pennarelli
abbiamo creato i pastorelli,
con la gomma il bel faccino
del nostro caro Gesù Bambino
e per mantenere l’atmosfera 
c’è il pozzo coi pastelli a cera.
Nella capanna il bue e l’asinello
hanno il naso dipinto ad acquerello,
mentre i Re Magi per regalino
portano a Gesù un bel temperino.
C’è uno steccato con le pecorelle
e le punte di matita forman le stelle,
con le graffette c’è la cometa 
che in cielo risplende lieta,
un abete poi ha frutti fantastici
sono tantissimi pezzetti di elastici.
E’ tutta roba recuperata
da noi non più utilizzata,
l’abbiam donata con tutto il cuore
per un presepe che ci insegni l’amore
e porti a tutti un augurio di serenità
per oggi, domani e il tempo che verrà!
 
Auguri dalla III A Matteotti
 
                        

SCUOLA ELEMENTARE “G.MATTEOTTI”

Laboratorio finanziato dal Comune

LO SCHIACCIANOCI

Noi delle classi seconde con l'esperto di musica della cooperativa 3e60 abbiamo preso parte ad un laboratorio nel corso del quale abbiamo cantato, danzato, suonato strumenti e...raccontato la meravigliosa storia de "Lo schiaccianoci" che, a lavoro ultimato, abbiamo rappresentato davanti ai nostri genitori.

Ecco il nostro lavoro!

Tutti gli anni la vigilia di Natale, in casa di Maria si teneva un magnifico ricevimento.

I servitori portarono grosse scatole dalle quali uscirono soldatini di metallo che un signore caricò per farli danzare.

NOI CI SIAMO ALZATI DA TERRA E ABBIAMO BALLATO L'OUVERTURE

Il signore regalò a Maria un pupazzo schiaccianoci, la bambina andò a letto e prima di addormentarsi gli cantò la ninna nanna.

ABBIAMO CANTATO AI NINNORA NINNORA 

La bambina si svegliò di soprassalto cercando il suo pupazzo.

NOI ABBIAMO FATTO DEI RUMORI COI PIEDI E POI ABBIAMO MUSICATO LA SUCCESSIVA PARTE DELLA STORIA

Quando aprì la porta, una folata di vento (OVETTI) fece aprire la finestra (TRIANGOLO) e la corrente d'aria riaccese il fuoco nel camino (LEGNETTI).

Di colpo un rumore graffiante pervase la stanza (SONAGLI) la quale si ingigantì. Sembrava che un esercito di topi stesse rosicchiando il pavimento (SQUIT SQUIT).

Un topo gigantesco era a capo di tutti!

NOI ABBIAMO CANTATO GNAM GNAM

Dalle scatole uscirono i soldatini di piombo e il loro capo era proprio lo schiaccianoci!

NOI ABBIAMO MARCIATO

Lo schiaccianoci si trasformò in un bellissimo principe e portò Maria nel suo castello.

NOI ABBIAMO CANTATO "CASTELLO NATURA"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Primo premio concorso "Un presepe in vetrina" Classe 3^A

 

GingerBread Man

secondo la ricetta tipicamente inglese

 

 

 

 

C’era una volta una vecchina che un bel giorno decise di cucinare un biscotto di pan di zenzero a forma di omino. Quando però la cottura era quasi terminata la vecchina sentì una vocetta arrivare dalle profondità del forno: “Mamma mia che caldo che fa qui…Fammi uscire!” La vecchina incuriosita aprì il forno e vide un biscotto a forma di omino scappare gridando: “Corri pure, tanto non mi prendi, sono l’omino di pan di zenzero!” Tutte le urla della vecchina al suo indirizzo furono inutili.

 

Nella sua fuga l’omino di pan di zenzero incontrò un cane che, non appena lo vide, cercò di mangiarlo, ma lui continuò a fuggire, dicendo con un tono quasi cantilenante “Corri pure tanto non mi prendi, sono l’omino di pan di zenzero.” Ben presto alla rincorsa dell’omino di pan di zenzero c’erano non solo la vecchina e il cane, ma anche un gatto, tutti con l’acquolina alla bocca. E l’omino canticchiava correndo “Correte più che potete, tanto non mi prendete, sono l’omino di pan di zenzero!

 

Ad un certo punto si trovò davanti ad un fiume ed una volpe si avvicinò e si offrì di aiutarlo a fuggire, trasportandolo sul suo dorso fin sull’altra sponda. L’omino di pan di zenzero tutto felice saltellando e ringraziando la volpe le montò sul dorso. Arrivati a metà del fiume la volpe disse al biscotto: “L'acqua sta diventando un po’ profonda e tu ti scioglierai se ti bagni, arrampicati sul mio naso così sarai al sicuro.L’omino di pan di zenzero fece come gli aveva detto la volpe e quest’ultima se lo pappò in un sol boccone.


Questa è la triste storia dell’omino di pan di zenzero, conosciuto nei paesi anglosassoni come GingerBread Man . Con il solito impasto è possibile realizzare omini, animali, e biscotti di varie forme, con la gioia dei vostri bambini che possono sbizzarrirsi nel prepararli. Il “pan pepato” o “pan zenzero” è un impasto per biscotti a base di spezie, che dopo essere cotto può essere decorato con glassa di zucchero, pezzetti di cioccolato e confetti colorati.

 

PAN DI ZENZERO (Ingredienti)
Preparazione: fate sciogliere il burro e il miele e mescolateli allo zucchero, le spezie e il pizzico di sale. Amalgamatevi anche la farina ed il lievito per poi aggiungere anche l’uovo. Una volta lavorato bene l’impasto dovrebbe riposare almeno un paio d’ore in frigorifero.

 

Stendete l’impasto con il mattarello, dategli la forma che volete (potete usare delle formine) e decorate i biscotti dopo averli cotti in forno a 180°. Buon divertimento!

Classe 3^ A

 

Il nostro favoloso Jurassik Park

 

   

 

 

 

I dinosauri sono stati realizzati con anima di fil di ferro e das dai bambini della classe terza

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Viaggio virtuale in Italia

Scuola Matteotti – A.S.2009-10 – Classe 5B

 

CCarissimi ragazzi, alunni della 5B,

Più volte mi sono chiesto come fare affinché la geografia, così importante perché da essa dipende tutta la storia dell’umanità e la storia personale di ciascuno di noi, potesse piacervi almeno un po’; devo proprio dire che questa materia non è MAI stata al centro dei vostri interessi, almeno in generale. Anche a me nel mio passato scolastico la geo non mi andava molto giù e così ho provato a capire perché ad un certo punto ho cominciato a trovare interessante questa materia che da tempo mi piace molto. La risposta che ho dato è questa: mi piacciono i viaggi e la geografia mi permette di spostarmi “virtualmente”, prima, per poter viaggiare meglio “realmente”; se poi non posso fare il viaggio nella realtà, pazienza, avrò comunque scoperto delle cose interessanti su luoghi a me sconosciuti. Quando preparo un viaggio, prima di tutto faccio una sua simulazione “virtuale”; detto con altre parole, studio la geografia.

Ecco, a voi ho proposto di fare la stessa cosa: viaggiare restando fermi ma con il desiderio di realizzare un giorno l’itinerario progettato. Devo fare a tutti voi molti complimenti intanto per l’entusiasmo dimostrato per questo lavoro e poi perché siete stati molto “professionali” nella scelta degli itinerari, nella ricerca della documentazione, nella preparazione originale delle presentazioni Power Point e infine nell’esposizione a tutti i compagni riuscendo a dosare molto bene le vostre spiegazioni con le diapositive di supporto.

Sono stato molto contento e anche sorpreso in positivo dalla cura con cui avete preparato tecnicamente le vostre presentazioni e, oltre alle competenze geografiche, avete dimostrato di avere molta familiarità con il computer e Internet. Spero che anche nel futuro continuerete a utilizzare e a perfezionare quello che avete imparato in questi anni di scuola elementare.

Bravi, continuate così. Con grande affetto vi auguro ogni bene.

Franco, il vostro maestro

Casella di testo: 11.Liguria da scoprire (Mna).pdf
Cartina fisica dell'italiaCasella di testo: 2

NNote tecniche.

Fornisco la scaletta di programmazione del lavoro nel caso possa essere eventualmente utile a qualche Collega nel proporre attività simili alle loro classi.

1.     Studio in generale delle regioni italiane (ottobre-febbraio)

2.     Esempio di viaggio virtuale con utilizzo di Power Point (precisazioni tecniche sul funzionamento del software; prerequisito: saper utilizzare agevolmente Word e Internet)

3.     Scelta degli itinerari e decisione dei gruppi di lavoro (il lavoro poteva anche essere svolto singolarmente)

4.     Preparazione collettiva della “scaletta” dei contenuti della presentazione Power Point (presentazione generale della/e regione/i; itinerario di viaggio con supporto fotografico; decisione dei mezzi di trasporto e costi; ricerca di informazioni sui siti da visitare; ricerca di specificità: prodotti tipici, tradizioni, artigianato, …; ricerca di hotel e ristoranti e costi; calcolo dei costi (max € 3000 per 4 persone, 10 giorni di viaggio)

5.     Scelta di un nome e di un logo per “l’agenzia di viaggi”

6.     Assemblaggio delle informazioni in diapositive Power Point (tempi per i punti 4. e 5., da marzo a maggio). Durante questo periodo ho dedicato due ore settimanali nel fornire assistenza tecnico-didattica ai gruppi, a rotazione, sia rispetto all’uso di Power Point, sia rispetto ai contenuti geografici. Preciso che “il grosso” del lavoro è stato condotto dai ragazzi stessi in autonomia anche con la collaborazione dei loro familiari.

7.     Presentazione “ufficiale” in classe dei vari elaborati Power Point (fine maggio). Per questa attività è importante che gli alunni si allenino a interagire alternandosi nell’esposizione imparando anche a dosare le spiegazioni orali con le diapositive di supporto. Per questa attività è opportuno preparare in classe: computer portatile con tutti i files delle presentazioni, proiettore collegato al PC e schermo.

8.     Durante la presentazione alla classe gli altri compagni hanno parte attiva rispetto a domande di precisazione e valutazione del lavoro secondo questo schema: interesse suscitato, chiarezza nell’esposizione, costruzione del programma di diapositive, contenuti (voti a disposizione: da 6 a 10). I voti dati dai compagni fanno media con il voto dell’insegnante.

 

 

 

 

                                   

 

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