La riproduzione |
I funghi, come la magior parte dei vegetali, hanno due forme di riproduzione: La sessuata e l'asessuata, la prima subordinata alla formazione di spore, la seconda di carattere vegetativo. Tutti e due, a seconda dei diversi tipi di funghi, possono avvenire con varie modalità, tute piuttosto complesse.
Accenniamo solo e semplicemente alla riproduzione dei funghi che più di frequente raccogliamo, i Basidiomiceti. La maggior parte delle specie di questa classe ha l'apparato fertile che produce le spore, o imenoforo, formato da lamelle disposte a raggiera, ma esso può assumere anche forme diverse. Nel genere Boletus è costituito da tubuli, nel genere Hydnum da aculei o idni.
Le spore, il "seme" su cui, all'inizio del 1700, aveva effettuato studi e osservazioniil botanico Pier Antonio Micheli, sono piccolissime cellule di dimensioni comprese fra i 3 e i 15 micron (millesimi di millimetro).
Prodotte in milioni, vengono diffuse dal fungo adulto, per giorni ininterrottamente, utilizzando come mezzo di trasporto il vento, più raramente l'acqua o altro ancora. Una spora di un determinato sesso, se cade in un luogo adatto e trova le condizioni ideali di umidità e temperatura, germina producendo un lungo e stretto filamento di cellule, l' ifa, che si accresce nel substrato (terreno, legno, sterco...) ramificandosi.
Si costituisce così un micelio primario. Per continuare il processo riproduttivo questo micelio deve venire a contatto, entro determinati limiti di tempo, con un altro micelio primario di sesso opposto. Dall'unione casuale di due miceli primari di sesso opposto può avere origine un micelio secondario, cioè una nuova pianta fungo, capace attraverso l'emissione di carpofori, di continuare la propagazione della specie.
Il numero elevatisimo di spore prodotte serve a sopperire alle scarsissime probabilità che esse hanno di compiere la loro missione.
Anche la riproduzione asessuata di carattere vegetativo provvede ad ovviare alle serie difficoltà e ai limiti della riproduzione sessuale, un sistema è simile a quello che si riscontra spesso nelle piante superiori, chiamato "per talea" e avviene per segmentazione del micelio.