Uno dei fenomeni piu dannosi e al tempo stesso molto diffuso è il fenomeno del
bracconaggio.
Il fenomeno si manifesta in diversi modi che vado ad elencare e spiegare;
Ricerca senza la prevista autorizzazione;
Ricerca nei periodi di chiusura;
Ricerca con metodi non consentiti.
Per ricercare tartufi occorre munirsi della prevista autorizzazione rilasciata
dall'Amministrazione Provinciale dopo aver sostenuto un esame e aver pagato la relativa
tassa che al momento ammonta a £ 180.000 annuali. Ci sono troppi cercatori che non sono
in possesso neanche di questi requisiti minimi.
Il bracconiere è colui che non rispetta le regole, pertanto cercare tartufo nel
periodo di chiusura diventa la cosa piu naturale di questo mondo. La gravità della
ricerca nei periodi di chiusura, dipende dal fatto che i periodi di chiusura coincidono
con i tempi di riproduzione del tartufo, pertanto scavare i cosiddetti FIORONI
contribuisce alla inevitabile distruzione di questo nostro patrimonio.
Altro metodo pericolosamente usato è la ricerca senza l'ausilio del cane, e cioe
la ricerca con la zappa. Per fortuna questo è un sistema che non puo essere utilizzato
nella cerca del tartufo bianco, ma viene largamente utilizzato per la cerca dello scorzone
estivo ed anche per il bianchetto di pineta. Consiste nell'individuare una probabile
tartufaia e intervenire con la zappa estirpando il tartufo non maturo e distruggendo la
Rizosfera, con questo sistema vengono distrutte ogni anno migliaia di tartufaie che pur
continuando la produzione, danno un prodotto scadente sia come qualità che come
quantità.
Possono essere considerati atti di bracconaggio tutte quelle situazioni in cui non
vengono rispettate le regole dettate dalla legge quali:
Uscire il sabato;
Uscire con più di due cani;
Raccogliere più tartufo di quanto consentito dalla legge;
Usare la zappa al posto del vanghetto.
Naturalmente tale fenomenonon conosce restrizioni
perchè i controlli sono molto scarsi, sia perchè i controllori sono pochi e sia perchè
il controllo è davvero difficile. Pensare di riuscire a controllorare il vasto ed
impervio territorio è impresa davvero ardua.
Si deve pensare ad un controllo alternativo, quale l'autocontrollo fatto dagli
stessi cercatori dopo che gli stessi abbiano frequentato un corso di formazione che dia le
nozioni di base su come prevenire e anche come reprimere il fenomeno del bracconaggio.
Si spera in una classe politica che riesca realmente a recepire quelle che sono le
grandi potenzialità del tartufo sia a livello culturale e sia a livello turistico e che
possa finalmente impegnarsi per dare la giusta visibilità e caratterizzazione al nostro
prodotto.